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Bella Ciao: chiarimenti del Comune sulle accuse di censura

Fabrizio D'Ancona

Fabrizio D'Ancona

Chiarimenti dell’Amministrazione Comunale sulle accuse di censura

Tra ieri e oggi diver­se testa­te gior­na­li­sti­che han­no pub­bli­ca­to, con tan­to di tito­li, il comu­ni­ca­to dell’ANPI di Pan­tel­le­ria secon­do cui l’Amministrazione Comu­na­le avreb­be cen­su­ra­to quel­lo che vie­ne rite­nu­to l’inno del­la Resi­sten­za ita­lia­na, ossia la can­zo­ne “Bel­la ciao”. Sia­mo pro­fon­da­men­te pre­oc­cu­pa­ti e scon­cer­ta­ti dal modo in cui ven­go­no rac­con­ta­ti i fat­ti lega­ti ad alcu­ne deci­sio­ni dell’Amministrazione Comu­na­le, che, in meri­to al 25 apri­le già da qual­che gior­no ave­va sta­bi­li­to uno spe­ci­fi­co cerimoniale.

Auspi­chia­mo di poter amplia­re la coper­tu­ra media­ti­ca anche su tema­ti­che di rile­van­za per la comu­ni­tà iso­la­na, al fine di garan­ti­re una mag­gio­re con­sa­pe­vo­lez­za e infor­ma­zio­ne su que­stio­ni cruciali.

In meri­to a quan­to affer­ma­to nel comu­ni­ca­to, con for­za ribat­tia­mo che i valo­ri lega­ti alla Resi­sten­za e alla Demo­cra­zia sono total­men­te con­di­vi­si da que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne che non ha sicu­ra­men­te inte­so can­cel­la­re una par­te del­la sto­ria ita­lia­na, né ha mai dimen­ti­ca­to i tan­ti che han­no sacri­fi­ca­to la pro­pria vita lot­tan­do per la liber­tà, l’autonomia, l’indipendenza.

Sono pas­sa­ti mol­ti anni da quel lon­ta­no 25 apri­le del 1945, quan­do ini­ziò un per­cor­so lun­go e tor­tuo­so che ha por­ta­to alla nasci­ta di una nazio­ne libe­ra­le, demo­cra­ti­ca, soli­da­le e for­te. Oggi, gra­zie all’impegno inde­fes­so di tut­te le com­po­nen­ti ter­ri­to­ria­le che han­no segui­to quel per­cor­so, pos­sia­mo affer­ma­re che l’Italia è una nazio­ne moder­na, immu­ne da qual­sia­si rischio autoritario.

Alla luce di tut­to ciò abbia­mo rite­nu­to dove­ro­so ricor­da­re que­sta impor­tan­te ricor­ren­za con un ceri­mo­nia­le che ha coin­vol­to For­ze Arma­te, Isti­tu­zio­ni, ANPI, sot­to­li­nean­do che pur nel­le diver­si­tà insi­te in cia­scu­no di noi sia­mo tut­ti cit­ta­di­ni di un’unica nazio­ne. Tale ceri­mo­nia­le si con­clu­de­rà con l’inno di Mame­li che rite­nia­mo l’unico total­men­te inclu­si­vo e rap­pre­sen­ta­ti­vo dell’unità nazio­na­le e dei valo­ri costi­tu­zio­na­li, con­qui­sta­ti pagan­do un pesan­tis­si­mo prez­zo in ter­mi­ni di sacri­fi­ci e vite umane.

Pan­tel­le­ria, 24 apri­le 2024

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