Lo scorso 23 maggio si è celebrata a Pantelleria la Giornata contro le mafie e Pantelleria Notizie ha avuto un corrispondente speciale per raccontarcela: Giacomo Policardo
Cari lettori, care lettrici di Pantelleria Notizie, un cordiale saluto da Giacomo Policardo.
Oggi, come tutti saprete, è la giornata della legalità e io ho avuto l’onore e il piacere di partecipare alla manifestazione che si è tenuta oggi con i ragazzi dell’associazione Albero Azzurro. Quando ci è stato chiesto di partecipare, noi siamo stati subito entusiasti di fare un qualcosa, perché credo che la lotta alla mafia appartiene a tutti e anche ai ragazzi disabili.
Dicevo, quando ci è stato chiesto di partecipare siamo stati entusiasti, abbiamo fatto un nostro striscione con le nostre impronte e con gli alberi disegnati con su scritto «seminiamo la legalità», perché la legalità va rispettata tutto l’anno, sempre, bisogna rispettare sempre le leggi.
Allora, come dicevo questa manifestazione è partita stamattina alle 11, siamo partiti da Piazza Cavour, ci siamo incamminati via Napoli, vicino all’istituto superiore. I ragazzi delle scuole hanno fatto un murales, anche loro hanno fatto una sorta di collegamento fra la lotta alla mafia e tutte le guerre che ci sono in questo mondo attualmente.
Ci sono stati tre interventi significativi, prima ha parlato il comandante Cipriani, che rappresentava le Forze dell’Ordine, ha spiegato come lo Stato deve combattere contro la mafia, perché grazie a questi servitori ognuno di noi può e deve avere libertà. Quindi un grazie a questi servitori che hanno combattuto per noi. Poi c’è stato l’intervento di una professoressa, la professoressa Scialanga, che ha ricordato quei momenti.
Lei raccontava che nel 1992 era in giro con amici, dovevano fare una scampagnata, in radio tutti davano le notizie straordinarie, perché quella era la notizia del giorno, e raccontava come lei e i suoi amici si sentivano spaesati nell’affrontare questa notizia. Anche lei cercava di incoraggiare i giovani a parlare sempre di questo argomento e anche lei diceva di combattere sempre per la libertà. C’è stato anche l’intervento della professoressa Adele Pineda, in funzione di vicesindaco e anche in funzione di professoressa.
Ha inaugurato una sorta di scalinata della legalità, le scale che ci sono vicine al negozio. Sono stati deposti dei fiori. L’Assessore Pineda si augurava, si auspicava che questa scala sarebbe stata presto invasa di fiori, perché “un fiore-metti-oggi, un fiore-metti-domani” ha fatto la metafora, giustamente, chissà, “arriveremo in cielo”.
Quindi è stata una bella emozione, una bella sensazione. Dopo aver fatto questo escursus storico, mi permetto di fare una mia considerazione.
La lotta alla mafia. È vero, forse dal 1992 si sono aperte un po’ le coscienze, si sono svegliate un po’ le coscienze, ma vi faccio una domanda che mi sono fatta, la mafia è realmente finita?
Ricordo uno degli ultimi confronti che ci sono stati tra Tommaso Buscetta e Totò Riina.
A un certo punto, a parte che questo era un confronto solitario perché Rina non parlava con Buscetta, era la Corte d’Assise di Palermo, a un certo punto Buscetta dice a Rina: “Tutto ha un inizio e tutto ha una fine, anche la mafia è finita”.
Riina, pur non rispondendo, lo guardò negli occhi e con la sua risata sarcastica fece capire che, ahimè, la mafia non è finita e purtroppo devo dire che a malincuore, devo dargli ragione, perché la mafia si ricicla, la mafia cambia genere, la mafia ha anche innovazioni tecnologiche.
È vero, adesso spara di meno, perché non senti più magari attentati dinamitardi, non senti più il fischio dei proiettili, però appalti truccati, corruzione…
È nata la cosiddetta, o sta nascendo, la cosiddetta mafia del terzo livello.
Una volta lo Stato combatteva contro la mafia, oggi forse la mafia è dentro lo Stato.
Sono parole dure, ma dobbiamo riflettere su questo.
Quindi, ponetevi anche voi questa domanda e questa riflessione.
Continuiamo a salvaguardare, continuiamo a combattere per quelli che hanno combattuto per noi, ma non solo ogni 23 maggio, ma tutti i giorni, rispettando le leggi e cercando di essere più onesti possibili.
Per questo mio audio intervento è tutto, un cordiale saluto da Giacomo Policardo, buon proseguimento.
Giacomo Policardo è un ragazzo pantesco, radioamatore, speaker e dj che ha collaborato per anni con varie radio storiche e occupandosi di sport e sociale. A Pantelleria è membro dell’associazione L’Albero Azzurro che si occupa di ragazzi speciali come lui, che è non vedente e che nella nostra Redazione porterà allegria e temi importanti riguardanti soprattutto il sociale.