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Insetti sospetti fra la vegetazione a Pantelleria: non è processionaria

Insetti sospetti fra la vegetazione a Pantelleria: non è processionaria, l’Ente Parco raccomanda semplici accorgimenti

L’Ente Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria ha avvia­to velo­ce­men­te un moni­to­rag­gio a segui­to di segna­la­zio­ni su inset­ti sospet­ti fra la vegetazione.

Si esclu­de uffi­cial­men­te che si trat­ti di pro­ces­sio­na­ria; il bru­co in que­stio­ne è da rife­ri­re ad una fale­na nota come Orgy­ia tri­go­te­ph­ras, già pre­sen­te nel­l’an­no pas­sa­to, in par­ti­co­la­re nel­la zona del Gibe­le. Si trat­ta di una spe­cie poli­fa­ga che si nutre su nume­ro­se spe­cie vege­ta­li, tra cui quer­cia o lec­cio, cor­bez­zo­lo, len­ti­sco, ecc. Dif­fe­ren­te­men­te dal 2023 e in rispo­sta ad un ulte­rio­re boom demo­gra­fi­co, l’Orgy­ia si è mos­sa anche ver­so i cam­pi col­ti­va­ti, ciban­do­si di qual­sia­si cosa che tro­vi lun­go il suo cam­mi­no. Le ragio­ni di que­sta esplo­sio­ne sono da ricon­dur­re a mol­te­pli­ci fat­to­ri fra i qua­li la man­can­za dei pre­da­to­ri e il cli­ma umi­do che sta carat­te­riz­zan­do il mese di giu­gno sia nel­l’an­no pas­sa­to che in questo.

La situa­zio­ne è stret­ta­men­te moni­to­ra­ta dal­l’En­te Par­co in col­la­bo­ra­zio­ne con la Prof. Gabriel­la Lo Ver­de (Univ. Paler­mo – Dip. SAAF), refe­ren­te del Par­co per gli stu­di sul­la distri­bu­zio­ne degli inset­ti impol­li­na­to­ri. A tal pro­po­si­to saran­no effet­tua­ti inter­ven­ti di con­trol­lo bio­lo­gi­co con l’utilizzo di un pro­dot­to a base di Bacil­lus thu­rin­gien­sis sub­sp. kur­sta­ki (il cep­po atti­vo con­tro i lepi­dot­te­ri), da appli­ca­re irro­ran­do esclu­si­va­men­te le pian­te con pre­sen­za di bru­chi e quel­le limi­tro­fe, così da mini­miz­za­re l’impatto sul­la fau­na di lepi­dot­te­ri del­le aree coin­vol­te nel fenomeno.

Le aree a vege­ta­zio­ne arbu­sti­va e arbo­rea a Pan­tel­le­ria pos­so­no esse­re fre­quen­ta­te adot­tan­do alcu­ni sem­pli­ci accor­gi­men­ti, al fine di evi­ta­re il con­tat­to con le seto­le urti­can­ti che carat­te­riz­za­no i bru­chi di que­ste spe­cie. Nel perio­do di pre­sen­za dei bru­chi, il per­so­na­le adi­bi­to alla cura dei boschi deve obbli­ga­to­ria­men­te indos­sa­re pan­ta­lo­ni lun­ghi e magliet­te che copra­no le brac­cia al fine di evi­ta­re il con­tat­to con la pel­le. Gli escur­sio­ni­sti devo­no segui­re le stes­se indi­ca­zio­ni, evi­tan­do di por­ta­re con sé bam­bi­ni ed ani­ma­li da com­pa­gnia in aree dove è sta­ta segna­la­ta la pre­sen­za dei lepi­dot­te­ri. Inol­tre, deve esse­re evi­ta­to l’ingresso in aree den­sa­men­te bosca­te e cespu­glio­se dove non vi sia un sen­tie­ro per la nor­ma­le frui­zio­ne del bosco.

 

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