Speciale Report Isole Minori di Legambiente: i dati di Pantelleria

Speciale Report Isole Minori di Legambiente: i dati di Pantelleria

21/06/2024 0 Di Francesca Marrucci
L’avanzamento del­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca nel­le pic­co­le iso­le rac­con­ta­to nel VI rap­por­to “Iso­le Soste­ni­bi­li 2024” a cura di Legam­bien­te e Cnr-Iia 

La sostenibilità nelle isole minori è una sfida ancora da vincere: con un indice medio di performance del 46% il percorso verso il green prosegue a rilento 

Sono più avanti nel percorso di sostenibilità l’isola di Capri, con un indice di sostenibilità del 62%, l’isola del Giglio, le isole Tremiti e Ustica, che si collocano oltre il 50%,  mentre Ischia, le Eolie e La Maddalena sono sotto al 40% 

Novità di quest’anno l’analisi sulla gestione dei rifiuti: nel 2022 la produzione ha segnato  un aumento del 3% rispetto al 2019, con situazioni che variano da isola a isola 

“Fare rete mettendo a sistema le buone pratiche ambientali. Quattro le proposte avanzate  dall’Osservatorio Isole Sostenibili dell’associazione ambientalista e dell’ente di ricerca” 

 
di Fran­ce­sca Marrucci
 

Alcuni risultati di Pantelleria

CONTRO:
  • la secon­da iso­la più traf­fi­ca­ta dopo Pro­ci­da, con 90 auto ogni 100 abi­tan­ti, di cui solo il 26% EURO 5 e 6
  • la ter­za iso­la con più disper­sio­ne idri­ca (53%)
  • la secon­da iso­la per vit­ti­me per dan­ni lega­ti al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co (2 vit­ti­me a cau­sa del­la trom­ba d’a­ria del 2021)
  • Anco­ra bas­so l’in­di­ce di soste­ni­bi­li­tà, fer­mo al 41%
PRO:
  • tra le 4 iso­le in cui la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta supe­ra l’80% (in det­ta­glio l’81%)
  • tra le 8 iso­le più col­la­bo­ra­ti­ve nel for­ni­re i dati
  • ter­za tra le iso­le con miglio­re per­cen­tua­le di rag­giun­gi­men­to obiet­ti­vo DM 2017 Iso­le Mino­ri Sola­re Ter­mi­co (20,36%)
  • TPL 100% elet­tri­co in progress

Nei pros­si­mi gior­ni pub­bli­che­re­mo una disa­mi­na det­ta­glia­ta dei risul­ta­ti di Pan­tel­le­ria, con­fron­ta­ti con le altre isole

  
La soste­ni­bi­li­tà nel­le iso­le mino­ri è una sfi­da anco­ra da vin­ce­re. L’indi­ce medio di per­for­man­ce al 46%, che l’Osser­va­to­rio Iso­le Soste­ni­bi­li di Legam­bien­te e dell’Istituto sull’inquinamento atmo­sfe­ri­co del Con­si­glio nazio­na­le del­le ricer­che (CNR-IIA) ha cal­co­la­to sul­la base dei dati rela­ti­vi a con­su­mo di suo­lo, gestio­ne dei rifiu­ti e del­la risor­sa idri­ca, svi­lup­po del­le rin­no­va­bi­li, mobi­li­tà e aree natu­ra­li pro­tet­te nel­le pic­co­le iso­le, foto­gra­fa il len­to pro­gre­di­re del­la loro tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca. Il tut­to è rias­sun­to nel VI rap­por­to “Iso­le Soste­ni­bi­li 2024”, redat­to da Legam­bien­te e CNR-IIA e pre­sen­ta­to oggi a Paler­mo, in cui si offre una pano­ra­mi­ca det­ta­glia­ta sul­la per­for­man­ce del­le 26 iso­le mino­ri pre­se in esa­me ma anche, novi­tà di quest’anno, una let­tu­ra sul­la gestio­ne dei rifiu­ti dal 2019 al 2022 con una pro­du­zio­ne sali­ta del 3% nel perio­do ana­liz­za­to.  

L’indice di sostenibilità: Pantelleria ancora al 41%

In ter­mi­ni di indi­ce di soste­ni­bi­li­tà, le iso­le più avan­ti nel per­cor­so sono Capri e l’iso­la di Sant’Antioco in Sar­de­gna, rispet­ti­va­men­te al 62% e al 60%. Oltre il 50% si col­lo­ca­no l’iso­la del Giglio (57%), le iso­le Tre­mi­ti (55%), l’iso­la sar­da di San Pie­tro (54%) e Usti­ca al 53%. Al 41% Pantelleria.
Al di sot­to del 40% le per­for­man­ce di Ischia, iso­le Eolie e La Mad­da­le­na.  L’iso­la di Sali­na che, trat­ta­ta a par­te rispet­to agli altri ter­ri­to­ri insu­la­ri che for­ma­no l’Arcipelago del­le Eolie, si pre­sen­ta con un indi­ce com­ples­si­vo di soste­ni­bi­li­tà sot­to al 20%.  

Raccolta differenziata: Pantelleria tra le migliori con l’81%, ma ancora tra le peggiori per dispersione idrica e mobilità

Rispet­to alla pano­ra­mi­ca dei temi ambien­ta­li, nel 2022 il valo­re medio del­la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, cal­co­la­to sul­la base di dati Ispra e rela­ti­vo ai 33 comu­ni affe­ren­ti alle 26 iso­le mino­ri ana­liz­za­te, si atte­sta al 56%, al di sot­to dell’obiettivo euro­peo del 65%. Pan­tel­le­ria la secon­da miglio­re con l’81%.
Secon­do i dati Istat rela­ti­vi al 2018 sul tema del­la disper­sio­ne idri­ca, la per­di­ta di rete media sul­le iso­le mino­ri è del 40%, men­tre a Pan­tel­le­ria rag­giun­ge pic­chi pre­oc­cu­pan­ti del 53%.
Per quan­to riguar­da il tema ener­ge­ti­co, i dati GSE del 2021 indi­ca­no la neces­si­tà di un cam­bio di pas­so del­le iso­le mino­ri: le zone insu­la­ri non inter­con­nes­se rag­giun­go­no poco più del tar­get per il sola­re foto­vol­tai­co indi­ca­to nel decre­to mini­ste­ria­le del 2017 sul­lo svi­lup­po del­le rin­no­va­bi­li nel­le pic­co­le iso­le. Sul sola­re ter­mi­co gli obiet­ti­vi fis­sa­ti dal mede­si­mo DM sono inve­ce mol­to lon­ta­ni: la media è il 16,21%, ma Pan­tel­le­ria si col­lo­ca tra le tre più vir­tuo­se con un 20,36%.
Sul lato del­la mobi­li­tà, i dati ACI 2022 dimo­stra­no che anche nel­le iso­le mino­ri per­ma­ne una pre­va­len­za di uti­liz­zo dell’auto pri­va­ta per ogni tipo di spo­sta­men­to: 63 auto ogni 100 abi­tan­ti e anche qui Pan­tel­le­ria è in cima alla lista del­le ‘peco­re nere’, secon­da solo dopo le Iso­le Pela­gie con ben 90 auto ogni 100 abi­tan­ti.

Le azioni proposte dall’Osservatorio Isole Sostenibili

Per acce­le­ra­re il pas­so del­la soste­ni­bi­li­tà nel­le iso­le mino­ri, l’Osservatorio Iso­le Soste­ni­bi­li di Legam­bien­te e CNR-IIA pro­po­ne quat­tro azio­ni. 1) Isti­tu­zio­ne di una cabi­na di regia uni­ca pres­so il mini­ste­ro dell’Ambiente e del­la Sicu­rez­za ener­ge­ti­ca per dare sup­por­to e indi­riz­zo a chi ammi­ni­stra i ter­ri­to­ri iso­la­ni. 2) Rea­liz­za­zio­ne di una road map che por­ti le pic­co­le iso­le a esse­re 100% rin­no­va­bi­li entro il 2050. 3) Pro­mo­zio­ne di poli­ti­che di adat­ta­men­to alla cri­si cli­ma­ti­ca par­ten­do da un pia­no di azio­ne per la rige­ne­ra­zio­ne urba­na degli spa­zi e degli edi­fi­ci sen­za altro con­su­mo di suo­lo e per evi­ta­re ulte­rio­ri spre­chi e per­di­te di acqua. 4) Coor­di­na­men­to uni­co sul­la gestio­ne dei fon­di del PNRR pun­tan­do prio­ri­ta­ria­men­te sull’efficientamento e raf­for­za­men­to del­la gestio­ne dei rifiu­ti per una miglio­re qua­li­tà del ser­vi­zio e per ridur­re a mon­te la pro­du­zio­ne di scar­ti, par­ten­do dal­le atti­vi­tà com­mer­cia­li e turistiche. 
 
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Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente

“Il ‘poten­zia­le’ soste­ni­bi­le del­le iso­le mino­ri mes­so in evi­den­za nel­la VI edi­zio­ne del rap­por­to ha biso­gno di una nuo­va nar­ra­zio­ne in gra­do di tra­sfor­ma­re le pic­co­le iso­le da luo­ghi di bel­lez­za, di mare puli­to e di vacan­ze esti­ve, in cen­tri cul­tu­ra­li, di ricer­ca e di inno­va­zio­ne, anche in cam­po ambien­ta­le. I diver­si atto­ri coin­vol­ti in que­sto neces­sa­rio pro­ces­so di cam­bia­men­to devo­no met­te­re al cen­tro le iso­le mino­ri per far­ne can­tie­ri di soste­ni­bi­li­tà, come sta avve­nen­do in diver­se par­ti di Euro­pa – dichia­ra Andrea Minu­to­lo, respon­sa­bi­le scien­ti­fi­co di Legam­bien­te. La nuo­va chia­ve di let­tu­ra dell’Osservatorio Iso­le Soste­ni­bi­li sug­ge­ri­sce che anche le cri­ti­ci­tà rile­va­te e i ritar­di accu­mu­la­ti su vari temi ambien­ta­li pos­so­no diven­ta­re con­cre­te oppor­tu­ni­tà di svi­lup­po, par­ten­do innan­zi­tut­to dal­la con­di­vi­sio­ne di buo­ne pra­ti­che, su cui pun­ta­re per costrui­re siner­gie ter­ri­to­ria­li che sia­no rife­ri­men­to e sti­mo­lo al miglio­ra­men­to”.  

Francesca Battistelli, tecnologa dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr

“Le Iso­le mino­ri han­no carat­te­ri­sti­che pecu­lia­ri che non sem­pre rap­pre­sen­ta­no un van­tag­gio nel per­cor­so ver­so la soste­ni­bi­li­tà, come per esem­pio i pic­chi turi­sti­ci sta­gio­na­li, per cui esi­sto­no impian­ti sovra­di­men­sio­na­ti per le effet­ti­ve neces­si­tà degli abi­tan­ti duran­te il resto dell’anno. Nono­stan­te ciò – affer­ma Fran­ce­sca Bat­ti­stel­li, tec­no­lo­ga dell’Istituto sull’inquinamento atmo­sfe­ri­co del Cnr – mol­te pic­co­le iso­le stan­no dimo­stran­do di esse­re pro­ta­go­ni­ste del­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca, imple­men­tan­do buo­ne pra­ti­che in tut­ti i set­to­ri ana­liz­za­ti dal Report ‘Iso­le Soste­ni­bi­li’ (acqua, suo­lo, turi­smo, rifiu­ti, ener­gia, mobi­li­tà). Sicu­ra­men­te occor­re par­ti­re dai dati per poter fare del­le scel­te che vada­no nel­la giu­sta dire­zio­ne, dati che a vol­te sono lacu­no­si o man­can­ti. Con il lavo­ro dell’Osservatorio Iso­le Soste­ni­bi­li pro­via­mo a rac­co­glier­li e met­ter­li a con­fron­to, ma soprat­tut­to voglia­mo dimo­stra­re che le iso­le mino­ri sono in mol­ti casi labo­ra­to­ri di soste­ni­bi­li­tà e rap­pre­sen­ta­no il ter­ri­to­rio (l’humus) idea­le per pro­get­ti e inno­va­zio­ni da repli­ca­re poi nel­le altre iso­le più gran­di e nel con­ti­nen­te, anche attra­ver­so stru­men­ti qua­li fon­di e pro­gram­mi nazio­na­li ed euro­pei di inve­sti­men­to. Le iso­le potreb­be­ro sem­bra­re ‘pic­co­le’, ma solo da un pun­to di vista ter­ri­to­ria­le. Se inse­ri­te in un cir­cui­to vir­tuo­so di soste­ni­bi­li­tà pos­so­no dimo­stra­re, anche unen­do­si per fare mas­sa cri­ti­ca, di esse­re ‘gran­di’ poli di attrat­ti­vi­tà e inno­va­zio­ne nel­la stra­da ver­so la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca”.  

Francesco Petracchini, Direttore f.f. del Dipartimento sistema Terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr 

“Le iso­le mino­ri rap­pre­sen­ta­no uno dei ful­cri del­la bio­di­ver­si­tà nel Medi­ter­ra­neo – aggiun­ge Fran­ce­sco Petrac­chi­ni, Diret­to­re f.f. del Dipar­ti­men­to siste­ma Ter­ra e tec­no­lo­gie per l’ambiente del Cnr – attual­men­te que­sti ter­ri­to­ri sono sot­to attac­co a cau­sa degli impat­ti dei cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci e di un uti­liz­zo non vir­tuo­so che ne pena­liz­za le carat­te­ri­sti­che ambien­ta­li. Per distri­car­si nel­la com­ples­si­tà del­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca, per­cor­so non sem­pli­ce ma l’unico in gra­do di pro­teg­ge­re i con­te­sti iso­la­ni, c’è biso­gno di una visio­ne a medio e lun­go ter­mi­ne che inclu­da tut­ti gli atto­ri coin­vol­ti: il mon­do del­le ammi­ni­stra­zio­ni pub­bli­che, quel­lo del­la ricer­ca e del­le isti­tu­zio­ni acca­de­mi­che, il mon­do del­le impre­se e non per ulti­mo la popo­la­zio­ne che su quei ter­ri­to­ri vive e lavo­ra tut­to l’anno. Un approc­cio oli­sti­co che favo­ri­sca uno svi­lup­po soste­ni­bi­le man­te­nen­do come faro la tute­la di con­te­sti ambien­ta­li così par­ti­co­la­ri, attra­ver­so solu­zio­ni inte­gra­te e pro­get­ti avan­za­ti anche di ricer­ca. 
Per quan­to riguar­da il mon­do del­la scien­za e del­la ricer­ca sia­mo pron­ti a fare la nostra par­te, met­ten­do a dispo­si­zio­ne del­le ammi­ni­stra­zio­ni loca­li le nostre com­pe­ten­ze per sup­por­tar­le e tro­va­re insie­me le solu­zio­ni più adat­te per gover­na­re que­sta tran­si­zio­ne e affron­ta­re tema­ti­che così impor­tan­ti qua­li pro­te­zio­ne ambien­ta­le e svi­lup­po soste­ni­bi­le”. 
 

Focus rifiuti: quest’anno il report “Isole Sostenibili 2024” dedica un approfondimento al tema della gestione dei rifiuti, analizzando i dati Ispra dal 2019 al 2022. Pantelleria ancora da migliorare.

Nel 2022 la pro­du­zio­ne di rifiu­ti ha regi­stra­to com­ples­si­va­men­te, nel­le pic­co­le iso­le, un +3% rispet­to al 2019. Un dato che cela una situa­zio­ne anco­ra mol­to diso­mo­ge­nea: infat­ti, men­tre alcu­ne ammi­ni­stra­zio­ni sono riu­sci­te a ridur­re la quan­ti­tà di rifiu­ti pro­dot­ti – come il comu­ne di San­ta Maria Sali­na (iso­la di Sali­na, Sici­lia) che segna la miglio­re per­for­man­ce ridu­cen­do del 18% la quan­ti­tà di rifiu­ti pro­dot­ti nel perio­do ana­liz­za­to - altre mostra­no un incre­men­to, come le iso­le Tre­mi­ti, che rag­giun­go­no un +219% tra il 2019 e il 2022, Ven­to­te­ne (+39%) o Lam­pe­du­sa e Lino­sa (+31%)
Tut­ta­via, le stes­se due real­tà insu­la­ri cita­te, Sali­na e Tre­mi­ti, mostra­no dati ribal­ta­ti sul ver­san­te dei rifiu­ti rac­col­ti in manie­ra dif­fe­ren­zia­ta: le iso­le Tre­mi­ti rag­giun­go­no il +396% di rifiu­ti dif­fe­ren­zia­ti (pas­san­do dal­le 135 ton­nel­la­te del 2019 alle 668 ton­nel­la­te del 2022), men­tre il comu­ne San­ta Maria Sali­na regi­stra un –48% di rifiu­ti rac­col­ti in manie­ra dif­fe­ren­zia­ta nel cor­so degli stes­si anni, pas­san­do da 390 a 202 ton­nel­la­te. Altro para­me­tro pre­so in con­si­de­ra­zio­ne è quel­lo rela­ti­vo alla ridu­zio­ne del­le quan­ti­tà di rifiu­to sec­co pro­dot­to sem­pre nell’arco del qua­drien­nio 2019–2022. Le iso­le Tre­mi­ti ritor­na­no tra le per­for­man­ce peg­gio­ri con un +109% di pro­du­zio­ne di sec­co resi­duo nel perio­do ana­liz­za­to, men­tre il comu­ne di Por­to Azzur­ro (iso­la d’Elba) regi­stra tra il 2019 e il 2022 la con­tra­zio­ne più signi­fi­ca­ti­va con – 61% di sec­co pro­dot­to. Per la pro­du­zio­ne di resi­duo sec­co inve­ce Pan­tel­le­ria regi­stra un ‑29,30%.

Dati su singole tematiche

Le iso­le mino­ri più vir­tuo­se riguar­do alla mobi­li­tà sono le cam­pa­ne Capri (con 31 auto ogni 100 abi­tan­ti) e Pro­ci­da (46/100). Le più traf­fi­ca­te inve­ce sono le sici­lia­ne Pela­gie (94 auto ogni 100 abi­tan­ti) e Pan­tel­le­ria (90/100 abi­tan­ti), insie­me alla tosca­na Capra­ia (73/100). Per il capi­to­lo acqua, in par­ti­co­la­re sul­le per­di­te di rete, i valo­ri più bas­si si regi­stra­no a Capri, Iso­la del Giglio, Pela­gie, Tre­mi­ti, Pro­ci­da e Usti­ca sot­to al 20%, men­tre per­cen­tua­li più ele­va­te riguar­da­no Ven­to­te­ne e La Mad­da­le­na. Sul fron­te del con­su­mo di suo­lo, i dati Ispra al 2022 met­to­no in evi­den­za un’accelerazione del feno­me­no nel­le Eolie, con +1,35 etta­ri di ter­re­no coper­to arti­fi­cial­men­te nel 2022 rispet­to al 2021 e La Mad­da­le­na, dove nel­lo stes­so perio­do si è assi­sti­to a un incre­men­to di suo­lo con­su­ma­to pari a 0,78 etta­ri.
Sul ver­san­te dell’ener­gia, le iso­le Ega­di (142,68%) e Usti­ca (154,51%) supe­ra­no l’obiettivo di foto­vol­tai­co instal­la­to sul­la base del­le indi­ca­zio­ni con­te­nu­te nel DM del 2017 sul­le rin­no­va­bi­li nel­le iso­le mino­ri non inter­con­nes­se alla rete elet­tri­ca nazio­na­le. Le Ega­di, inol­tre, riman­go­no sul podio del­le real­tà insu­la­ri vir­tuo­se anche rela­ti­va­men­te al sola­re ter­mi­co (47%). Con­si­de­ran­do i kW di sola­re foto­vol­tai­co per abi­tan­te, le iso­le inter­con­nes­se pre­sen­ta­no per­for­man­ce leg­ger­men­te miglio­ri rispet­to alle altre, ma con Capri (0,01 kW/ab) e Ischia (0,06 kW/ab) mol­to al di sot­to del­la media, men­tre nel­la clas­si­fi­ca che riguar­da l’ener­gia ter­mi­ca, il Comu­ne di Favi­gna­na (0,13 mq/ab) e quel­lo di Lam­pe­du­sa e Lino­sa (0,10 mq/ab) sono i più̀ vir­tuo­si in ter­mi­ni di mq per abi­tan­te di sola­re ter­mi­co installato.
Oltre l’80% la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta nei comu­ni iso­la­ni di Car­lo­for­te (iso­la di San Pie­tro, Sar­de­gna), Favi­gna­na (iso­le Ega­di, Sici­lia), Sant’Antioco (iso­la di Sant’Antioco, Sar­de­gna) e Pan­tel­le­ria (iso­la di Pan­tel­le­ria, Sici­lia)