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Pd Pantelleria: sulle 5 Vele c’è un disegno dividi et impera

Giuseppe La Francesca Pd Pantelleria

Giuseppe La Francesca Pd Pantelleria

E’ di que­sti gior­ni la noti­zia che Pan­tel­le­ria è sta­ta esclu­sa dal­le 5 vele di Legam­bien­te “a cau­sa di una serie di inter­ven­ti turi­sti­ci discu­ti­bi­li e per un ecces­so di con­su­mo di suolo”.

Que­sta trop­po gene­ri­ca moti­va­zio­ne, non accom­pa­gna­ta da dati, ci fa appa­ri­re chia­ro come stia con­ti­nuan­do quel­la stra­te­gia che da alcu­ni mesi ormai si sta por­tan­do avan­ti per far cre­de­re che Pan­tel­le­ria sia ter­ra di nes­su­no e dove tut­ti pos­so­no fare ciò che voglio­no in spre­gio alle leg­gi e tut­to que­sto per giu­sti­fi­ca­re nor­ma­ti­ve più restrit­ti­ve, urba­ni­sti­che e agri­co­le, che si vor­reb­be­ro por­re in esse­re con il nuo­vo Pia­no di Gestio­ne del Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pantelleria.

Già in pas­sa­to ho avu­to modo di ester­na­re la mia con­vin­zio­ne che l’attuale siste­ma vin­co­li­sti­co che inte­res­sa la nostra iso­la (vin­co­lo pae­sag­gi­sti­co, vin­co­lo idro­geo­lo­gi­co, nor­me sul­le zone SIC – ZPS, nor­me del par­co e nor­me urba­ni­sti­che) già fa sì che i nuo­vi dam­mu­si che anco­ra si pos­so­no rea­liz­za­re in zona agri­co­la non sono asso­lu­ta­men­te decon­te­stua­liz­za­ti dal pae­sag­gio agra­rio e que­sto gra­zie anche alla sen­si­bi­li­tà e pro­fes­sio­na­li­tà dei tec­ni­ci che lavo­ra­no nel­la nostra iso­la. Per quan­to riguar­da inve­ce l’aspetto agri­co­lo, visto che si par­la sem­pre più spes­so di “agri­col­tu­ra eroi­ca”, chi anco­ra oggi con fati­ca con­du­ce i pro­pri ter­re­ni non deve subi­re ves­sa­zio­ni e limi­ta­zio­ni, ma anzi il lavo­ro agri­co­lo, spe­cial­men­te del­la pic­co­la pro­prie­tà fon­dia­ria, va aiu­ta­to e incen­ti­va­to, miran­do al recu­pe­ro del nostro ter­ri­to­rio e alla pro­te­zio­ne dagli incendi.

Si è volu­ta crea­re appo­si­ta­men­te una gra­ve con­trad­di­zio­ne tra chi pen­sa che il Par­co Nazio­na­le sia trop­po per­mis­si­vo e chi inve­ce pen­sa che sia trop­po restrit­ti­vo e da que­sta con­trad­di­zio­ne ne esce fuo­ri che a pagar­ne le spe­se, oltre al ter­ri­to­rio, sono gli attua­li ver­ti­ci del Par­co che ven­go­no mes­si comun­que sul ban­co degli impu­ta­ti. E’ chia­ro quin­di che vi è un dise­gno di “divi­de et impe­ra.

Che l’amministrazione comu­na­le, da ciò che leg­go, si inter­fac­ci con Legam­bien­te per com­pren­de­re i moti­vi che ci han­no fat­to per­de­re due vele poco con­ta in que­sto momen­to. E’ inve­ce di fon­da­men­ta­le impor­tan­za com­pren­de­re se i nostri ammi­ni­stra­to­ri inten­do­no asse­con­da­re gli obiet­ti­vi stra­te­gi­ci di chi mira a divi­de­re per poter tene­re nel­le pro­prie mani un deter­mi­na­to pote­re o se vuo­le rima­ne­re accan­to ai pro­pri con­cit­ta­di­ni che chie­do­no che non ven­ga com­ple­ta­ta l’opera di abban­do­no del­la nostra iso­la e di poter­si riap­pro­pria­re del pro­prio territorio.

Per con­clu­de­re e per oppor­tu­na chia­rez­za, riman­go e rima­nia­mo noi demo­cra­ti­ci asso­lu­ta­men­te con­vin­ti che il Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria pos­sa rap­pre­sen­ta­re un’occasione di svi­lup­po e di tute­la per il nostro ter­ri­to­rio, ma che per far ciò deve rivol­ge­re lo sguar­do e l’attenzione a chi que­sto Par­co lo vive quo­ti­dia­na­men­te non asse­con­dan­do quel­li che pos­so­no esse­re gli inte­res­si dei pochi.

 

Giu­sep­pe La Francesca

Vice Segre­ta­rio Provinciale

del Par­ti­to Democratico

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