Inauguriamo una nuova rubrica in cui i nostri collaboratori o i lettori possono pubblicare il loro Punto di Vista.
Il nostro Giacomo Policardo, dice la sua sulla magra figura fatta dalla Nazionale Italiana agli Europei di calcio 2024
di Giacomo Policardo
Buongiorno a tutti da Giacomo Policardo. Si stanno svolgendo in Germania gli Europei di Calcio 2024. Che dire della nostra nazionale? Beh, stendiamo un velo pietoso.
Una nazionale così scadente non la ricordo da anni. Nel calcio si perde e si vince con tutti, ma bisogna vedere come si perde, perché in questa nazionale è mancato tutto: è mancato l’approccio, è mancata la determinazione. I giocatori sembravano avessero la testa a Ibiza piuttosto che a Saint-Tropez, magari stavano già pensando alla loro vacanza.
Ebbene, di chi è la colpa? Dell’allenatore? Dei giocatori? Della Federazione Calcio? Beh, sono delle domande che ci facciamo, ma spesso queste domande ce le facciamo solo quando la nazionale perde. Si ricomincia a parlare del perché succede tutto ciò. Forse è frutto di un sistema sbagliato, pochi investimenti nel vivaio giovanile.
Io mi chiedo perché le nazionali cosiddette minori, dalla under 17 alla under 19, comunque si battono e, come dicevo prima, perdono e vincono con tutti, però con dignità.
Gli stessi giocatori poi si vanno a inceppare a partire dalla nazionale under 21, perché magari iniziano a girare maggiori soldi, i giocatori guadagnano di più e, come si suol dire, non impregnano le loro magliette di sudore.
Come dicevo, di chi è la colpa? Beh, Spalletti si è assunto le sue responsabilità, ha detto che forse doveva fare delle sostituzioni in corso d’opera, doveva cambiare modulo e cambiare schema di gioco.
I giocatori comunque ci sono, perché io ricordo un Europeo del 2016, guidati da Antonio Conte, che aveva giocatori nettamente più scarsi di questi, ma se hai visto l’impegno, se hai visto l’approccio giusto, certo in quell’Europeo non abbiamo vinto, però si vedeva la determinazione.
Che dire delle altre nazionali? Beh, sostanzialmente le cose non è che cambiano più di tanto, perché certi top player, come l’Inghilterra, fanno parlare di sé sulla stampa inglese. L’allenatore Sudgate è sempre nella morsa dai giornalisti inglesi, i network ne parlano sfavorevolmente, però nonostante tutto è riuscito ad accedere ai quarti di finale e affronterà la Svizzera, proprio quella Svizzera che ha eliminato noi agli ottavi.
Come andrà a finire? Beh, lo vedremo in corso d’opera.
Altre squadre? La Germania forse ha fatto qualcosa in più, in quanto è organizzatrice di questi Europei, quindi è normale che deve dare qualche spinta. Ma vorrei sottolineare le cosiddette squadre minori o squadre che una volta venivano chiamate squadre materasso, come la Slovenia, l’Austria, la Slovacchia che hanno fatto vedere i sorci verdi all’Inghilterra, perché addirittura stavano vincendo 1 a 0. Poi, un eterno hurricane ha risolto la situazione e quindi l’Inghilterra, di conseguenza, è passata ai quarti. Questo Europeo però mi ha dato anche una sensazione bella che vi vorrei raccontare.
Alla fine, abbiamo capito che anche Cristiano Ronaldo è umano. In occasione della partita Portogallo-Slovenia eravamo sullo 0 a 0, a un certo punto un calcio di rigore è decretato al Portogallo, chi lo tira? Cristiano Ronaldo. Lo sbaglia ed è crollato in un pianto isterico.
Nessuno poteva pensare che Cristiano Ronaldo, un giocatore così perfetto, una macchina da guerra, eppure anche lui ha espresso un’emozione piangendo. Poi alla fine al Portogallo è andata bene, perché sono andati ai rigori e un eterno Costa, il portiere portoghese, ha parato tutto e il Portogallo è passato ai quarti grazie ai calci di rigore. Aspettiamo la vincente di questi Europei, magari ne parleremo in qualche altro editoriale.
Ho cercato di fare un po’ il riassunto della situazione. Ritornando alla nostra nazionale mi auguro che si possa riprendere. Non dico che deve diventare vincente, perché per carità per diventare vincente ci vuole tempo, ci vogliono meccanismi, ci vogliono progetti, ma quantomeno fatevi venire la voglia di scendere in campo.
Non snobbate un evento così importante, perché comunque dovunque la nazionale è di tutti e per tutti, si soffre insieme, si vince insieme, si perde insieme, si piange e si sorride. Per questo è tutto, grazie per l’attenzione da Giacomo Policardo, ancora buongiorno a tutti.
Giacomo Policardo è un ragazzo pantesco, radioamatore, speaker e dj che ha collaborato per anni con varie radio storiche e occupandosi di sport e sociale. A Pantelleria è membro dell’associazione L’Albero Azzurro che si occupa di ragazzi speciali come lui, che è non vedente e che nella nostra Redazione porterà allegria e temi importanti riguardanti soprattutto il sociale.