Site icon Pantelleria Notizie - Punto a Capo Online

Pantelleria: un giorno nell’Hangar Nervi con Giacomo Policardo

Il nostro Giacomo Policardo ci racconta oggi l’emozionante visita all’Hangar dell’Aeronautica militare di Pantelleria, dell’incontro ravvicinato con un elicottero e della sua passione per i caccia, in una narrazione viva e appassionata

Un editoriale che comprende anche una figura importante per l’Associazione L’Albero Azzurro e per Giacomo stesso: l’operatrice Luigina De Santis, alla quale si devono molte delle fantastiche iniziative portate avanti dall’associazione con la instancabile Presidente Angela Rizzo

https://www.pantellerianotizie.it/wp/wp-content/uploads/2024/07/Hangar-Giacomo-Policardo.mp3?_=1

Buon pome­rig­gio a tut­ti da Pan­tel­le­ria Notizie.

Anco­ra un’e­mo­zio­ne per i ragaz­zi del­l’Al­be­ro Azzurro.

Oggi abbia­mo avu­to l’o­no­re e il pia­ce­re di visi­ta­re l’han­gar del­l’Ae­ro­nau­ti­ca mili­ta­re. È sta­to bel­lo cam­mi­na­re in quel luo­go che non fini­va mai, poter vede­re tan­te cose, foto d’e­po­ca, foto sto­ri­che di quel­lo che è sta­to anche la rico­stru­zio­ne di que­sto han­gar, ma ci sia­mo sof­fer­ma­ti mag­gior­men­te a poter capi­re la sto­ria del Mac­chi C.205 recu­pe­ra­to da poco tem­po fa da un noto sub pan­te­sco, Anto­nel­lo D’A­jet­ti, nei fon­da­li di Pan­tel­le­ria. Gra­zie al pri­mo ritro­va­men­to di un’e­li­ca, si è deci­so di anda­re nei fon­da­li a recu­pe­ra­re gli altri pez­zi e con la bra­vu­ra di Roc­co, che è un costrut­to­re che sta lì in Aero­nau­ti­ca, si è potu­to rico­strui­re più real­men­te possibile.

Io ho avu­to l’o­no­re di fare qual­che doman­da a Roc­co, infat­ti gli ho chie­sto da quan­ti è for­ma­ta l’é­qui­pe per la rico­stru­zio­ne di que­st’ae­reo, lui mi ha det­to: “No, l’ho costrui­to da solo, però gra­zie anche all’a­iu­to di un falegname.”

Il Mac­chi C.205, ahi­mè, è sta­to abbat­tu­to in tem­po di guer­ra, nel 1943. Era in mis­sio­ne, era in par­ten­za da Cata­nia per cer­ca­re di con­tra­sta­re le linee nemi­che, ma pur­trop­po è sta­to abbat­tu­to, anche se il pilo­ta si è sal­va­to. Gra­zie ai social han­no potu­to rico­strui­re que­sta sto­ria per­ché han­no avu­to la for­tu­na, i ricer­ca­to­ri, di poter con­tat­ta­re la fami­glia di que­sto pilo­ta che è sta­to abbat­tu­to con l’ae­reo e gra­zie a diver­se rico­stru­zio­ni si è potu­to fare anche una sor­ta di cro­ni­sto­ria di quel­lo che è successo.

È sta­to bel­lo par­la­re con Roc­co, abbia­mo par­la­to di tan­tis­si­me cose, in que­st’­han­gar c’e­ra­no parec­chi eli­cot­te­ri par­cheg­gia­ti, io ho avu­to il pia­ce­re di toc­car­ne uno, ma poi vi rac­con­te­rò nel­la par­te fina­le di que­sto edi­to­ria­le un’e­mo­zio­ne che voglio lasciar­vi per dopo per­ché è par­ti­co­lar­men­te emozionante.

Quin­di dice­vo bel­lo poter visi­ta­re que­st’­han­gar, luo­go abba­stan­za spa­zio­so, abba­stan­za anche sicu­ro per cam­mi­na­re. Sia­mo sta­ti feli­ci con i ragaz­zi di poter ammi­ra­re quel­lo che c’e­ra lì dentro.

La sto­ria del Mac­chi C.205 sicu­ra­men­te è una sto­ria emo­zio­nan­te, ma ades­so voglio par­lar­vi di una gran­de emo­zio­ne che ho provato.

Ho avu­to la for­tu­na di sali­re sull’NH90 che è un eli­cot­te­ro per il soc­cor­so a mare, infat­ti un eli­cot­te­ro abba­stan­za moder­no, abba­stan­za equi­pag­gia­to per inter­cet­ta­re quel­lo che suc­ce­de nei fon­da­li mari­ni, anche per even­tua­li nau­fra­gi, even­tua­li som­mer­gi­bi­li, pos­so­no visua­liz­za­re con dei radar par­ti­co­la­ri tut­to ciò che suc­ce­de nei fon­da­li marini.

Dice­vo, ho avu­to l’o­no­re di seder­ci sopra, di acco­mo­dar­mi sul sedi­le che c’e­ra, cer­to non mi sono potu­to fare un giro, però sicu­ra­men­te il poter­ci sali­re è sta­to bello.

Alla fine di que­sto edi­to­ria­le, voglio fare un rin­gra­zia­men­to spe­cia­le a una per­so­na che oggi mi ha reso feli­ce, alla caris­si­ma Lui­gi­na, voglio dedi­car­ti que­ste parole.

Cara Lui­gi­na, attra­ver­so le pagi­ne di que­sto gior­na­le voglio dir­ti gra­zie, per­ché oggi ti sei imme­de­si­ma­ta in me, hai capi­to quan­t’e­ra impor­tan­te per me sali­re su quel­l’e­li­cot­te­ro. Tenen­do­mi per mano, mi hai fat­to sali­re que­gli sca­li­ni, anche se in quel momen­to io non vede­vo quel­l’o­sta­co­lo, ma vede­vo il tra­guar­do che era seder­mi su quel sedile.

Quin­di que­gli sca­li­ni era­no tal­men­te leg­ge­ri… poi con l’a­iu­to a mano che mi dava sicu­rez­za abbia­mo fat­to que­sta bel­la impre­sa. Non fini­rò mai di rin­gra­ziar­ti, quin­di appro­fit­to di Pan­tel­le­ria Noti­zie per por­ger­ti i miei rin­gra­zia­men­ti uffi­cia­li, anche se ti ho rin­gra­zia­to di per­so­na, però voglio che tut­ti voi che mi leg­ge­te, che mi ascol­ta­te, capia­te quan­to oggi Lui­gi­na De San­tis, mia cara edu­ca­tri­ce, ha capi­to quan­to ci tenes­si io a sali­re su quell’elicottero.

Bene, for­se più che del­la visi­ta in sé per sé, oggi maga­ri ho par­la­to più del­le mie emo­zio­ni. Dove­te sape­re, cari let­to­ri, cari ascol­ta­to­ri, che io nel­la mia vita ave­vo due sogni. Uno era quel­lo di gui­da­re i caccia.

Io quan­do sen­to pas­sa­re un cac­cia, F‑16, F‑15 sopra Pan­tel­le­ria, quel rom­bo che fa, mi vie­ne una sor­ta di adre­na­li­na, una fib­bril­la­zio­ne adre­na­li­ni­ca, ecco, dicia­mo così. E anche se non li pos­so gui­da­re, ma poter sali­re, anche se non era un cac­cia, era un eli­cot­te­ro, sem­pre di cose mili­ta­ri si trat­ta, è sta­ta vera­men­te una pura emo­zio­ne. Cer­to, que­sti eli­cot­te­ri spes­so ven­go­no usa­ti in tem­po di guer­ra, lo so, lo capi­sco bene.

Oggi stia­mo viven­do vera­men­te tem­pi dif­fi­ci­li, con due guer­re che stan­no fla­gel­lan­do la nostra ter­ra. Ma l’Ae­ro­nau­ti­ca Mili­ta­re non è solo guer­ra, è anche pron­to inter­ven­to in caso di cala­mi­tà natu­ra­le. Han­no aiu­ta­to tan­tis­si­me per­so­ne e con­ti­nua­no ad aiu­tar­le anche con la Pro­te­zio­ne Civile.

Quin­di un gra­zie al cor­po del­l’Ae­ro­nau­ti­ca per quel­lo che fa, per tut­ti quan­ti noi. Bene, io mi fer­mo qui per que­sto edi­to­ria­le, vi rin­gra­zio per la cor­te­sa attenzione.

Da Gia­co­mo Poli­car­lo è tut­to, buon pomeriggio.

Exit mobile version