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Speciale siccità in Sicilia: parte lo sciopero della sete dei siciliani

“Diamo un segnale forte ai nostri concittadini siciliani facciamo sentire a Roma così come a Palermo, la nostra rabbia e la nostra indignazione. Oggi l’ignavia e l’indifferenza del centrodestra al governo ha colpito la Sicilia. E domani?”

Par­te oggi la pro­te­sta con­tro l’inerzia del gover­no nazio­na­le e regio­na­le nell’affrontare e risol­ve­re la gra­ve cri­si idri­ca che sta atta­na­glian­do la Sici­lia in que­sta tor­ri­da esta­te 2024.
Una vera e pro­pria leva­ta di scu­di che inten­de chia­ma­re a rac­col­ta tut­ti i cit­ta­di­ni, nes­su­no esclu­so, ad uno scio­pe­ro del­la sete a staf­fet­ta. In pra­ti­ca si chie­de ad ogni abi­tan­te di que­sta peni­so­la di sce­glie­re un gior­no, da oggi e fino al pros­si­mo 31 luglio, e di rinun­cia­re a bere per 10 ore.
A capeg­gia­re la mobi­li­ta­zio­ne il sena­to­re Anto­nio Nici­ta e il depu­ta­to regio­na­le sici­lia­no Dario Safi­na, entram­bi del Par­ti­to Democratico.
“Non si trat­ta di un’emergenza o di una cala­mi­tà – dice il depu­ta­to tra­pa­ne­se Dario Safi­na – Sono mesi che sol­le­ci­tia­mo in Assem­blea regio­na­le sici­lia­na inter­ven­ti del gover­no Schi­fa­ni per alle­via­re la sete di cit­ta­di­ni e agri­col­to­ri. Non abbia­mo otte­nu­to alcu­na rispo­sta per­ché nul­la è sta­to fat­to. For­se Schi­fa­ni atten­de­va che pio­ves­se? Beh, non ha pio­vu­to! A metà luglio sia­mo alle pre­se col razio­na­men­to idri­co nel­le cit­tà, men­tre gli agri­col­to­ri vedo­no ina­ri­di­re le loro col­ti­va­zio­ni e gli alle­va­to­ri assi­sto­no iner­mi alla mor­te del loro bestia­me, stre­ma­to dal­la fame e dal­la sete. Gli inva­si e i laghi del­la nostra ter­ra sono ormai a sec­co e il turi­smo rischia un col­po fera­le. In mol­ti deci­do­no ormai di non tra­scor­re­re le vacan­ze in Sici­lia per l’acqua non c’è. Manu­ten­zio­ni straor­di­na­rie, nuo­vi poz­zi, dis­sa­la­to­ri, rici­clo del­le acque reflue: tut­to quel­lo che dove­va fare ieri, ad oggi non è anco­ra nean­che in pro­gram­ma. Eppu­re, l’ecosistema del­la nostra iso­la è cam­bia­to, è evi­den­te e sot­to gli occhi di tut­ti, da anni ormai: la Sici­lia è a rischio deser­ti­fi­ca­zio­ne per il 70% del suo ter­ri­to­rio e non è cer­to uno scoop dell’ultima ora”.
I cit­ta­di­ni sici­lia­ni sono costret­ti a subi­re l’indifferenza e a trat­ti la stra­fot­ten­za di que­sto cen­tro­de­stra che fa fin­ta di agi­re nell’interesse dell’intero popo­lo ita­lia­no – con­ti­nua il sena­to­re Anto­nio Nici­taCi ricor­dia­mo tut­ti ed è anco­ra vivi­da nel­le men­te di ogni sici­lia­no l’esternazione del mini­stro Lol­lo­bri­gi­da quan­do in Sena­to, duran­te un Que­stion Time, esor­dì dicen­do che: ‘Per for­tu­na la sic­ci­tà quest’anno ha col­pi­to la Sici­lia’. Non han­no for­se gli stes­si dirit­ti degli abi­tan­ti del Nord, quel­li che vivo­no in Sici­lia? O ser­vo­no solo per anda­re alle urne e vota­re quan­do ser­ve e fa como­do? Pren­de spun­to dall’indignazione e dal­la non ras­se­gna­zio­ne la mobi­li­ta­zio­ne che voglia­mo lan­cia­re oggi: una pro­te­sta for­te con­tro que­sto modo di gover­na­re e un modo per espri­me­re soli­da­rie­tà alla Sici­lia e ai sici­lia­ni. Non si può lascia­re un’intera comu­ni­tà, un inte­ro popo­lo, abban­do­na­to a se stes­so con l’acqua razio­na­ta in alcu­ni casi anche ogni 10 gior­ni, e per di più sen­za alcun con­trol­lo igie­ni­co sani­ta­rio. Nean­che fos­si­mo nel Medioe­vo!”.

COME ADERIRE?

È sta­ta atti­va­ta una piat­ta­for­ma a livel­lo nazio­na­le tra­mi­te la qua­le ogni cit­ta­di­no ita­lia­no potrà, sem­pli­ce­men­te uti­liz­zan­do il seguen­te link: https://forms.gle/6mU97rzArqjXrVcc8, ade­ri­re alla pro­te­sta. Baste­rà scri­ve­re il pro­prio nome e cogno­me e sce­glie­re il gior­no e le ore in cui si deci­de­rà di non bere.

Dia­mo un segna­le for­te ai nostri con­cit­ta­di­ni sici­lia­ni – con­clu­do­no Safi­na e Nici­ta – fac­cia­mo sen­ti­re a Roma così come a Paler­mo, la nostra rab­bia e la nostra indi­gna­zio­ne. Oggi l’ignavia e l’indifferenza del cen­tro­de­stra al gover­no ha col­pi­to la Sici­lia. E doma­ni?

Car­me­la Barbara

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