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Una lettrice ci scrive: perché i gommoni dei migranti rimangono sugli scogli?

Ci scrive una lettrice facendo presente un problema molto sentito sull’isola: i relitti abbandonati sulla costa dopo i vari sbarchi di migranti. Abbiamo chiesto lumi sia alla Capitaneria di Porto, al Comandante Vincenzo De Falco, che al Comune, all’Assessore Minardi, che ci hanno aiutato a capire come stanno effettivamente le cose.

Ecco la lettera della signora:

Buon­gior­no,

si può sape­re per­ché quan­do arri­va­no i migran­ti, Capi­ta­ne­ria, Cara­bi­nie­ri ecc. lascia­no il gom­mo­ne sugli sco­gli anche quan­do fun­zio­na? Non potreb­be esse­re por­ta­to alme­no in por­to? Capi­sco se si infran­ge sugli sco­gli, ma mol­to spes­so non è così.

Anche sta­mat­ti­na c’è sta­to uno sbar­co e il gom­mo­ne è rima­sto a riva. Non è una bel­la vista per i bagnan­ti e non è un bel bigliet­to da visi­ta per Pantelleria.

Vor­rei capi­re come fun­zio­na­no que­ste cose e a chi spet­te­reb­be il com­pi­to di sgom­be­ra­re que­sti relitti.

Gra­zie per l’attenzione.

Anna Rosa Lo Pinto


Su sol­le­ci­ta­zio­ne del­la let­te­ra del­la nostra let­tri­ce, abbia­mo sen­ti­to pri­ma il Coman­dan­te del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to, Vin­cen­zo De Fal­co, soprat­tut­to per­ché negli anni pas­sa­ti la Capi­ta­ne­ria ave­va orga­niz­za­to varie cam­pa­gne di puli­zia dei relit­ti sul­l’i­so­la. Il Coman­dan­te De Fal­co però ha tenu­to a spe­ci­fi­ca­re che quel­le pas­sa­te sono sta­te ini­zia­ti­ve straor­di­na­rie che anda­va­no al di là degli effet­ti­vi com­pi­ti del­la Guar­dia Costie­ra, che si occu­pa solo del sal­va­men­to del­le per­so­ne, non del riti­ro dei rifiuti.

Abbia­mo quin­di sen­ti­to l’As­ses­so­re Adria­no Minar­di che ha la dele­ga ai rifiu­ti, per capi­re se il riti­ro di que­sti relit­ti sia di com­pe­ten­za comu­na­le. L’As­ses­so­re Minar­di ci ha spie­ga­to che il Comu­ne non avreb­be pro­ble­mi a toglie­re que­sti gom­mo­ni, ma non può far­lo per­ché di fat­to sono ‘seque­stra­ti dal­l’Au­to­ri­tà Giu­di­zia­ria e non pos­so­no esse­re toc­ca­ti per per­met­te­re le inda­gi­ni sugli sbarchi.

Una situa­zio­ne che ha del para­dos­sa­le se pen­sia­mo che un gom­mo­ne o una bar­ca resta­no sugli sco­gli per mesi e anni, dopo lo sbar­co, non ven­go­no degna­ti di alcu­na atten­zio­ne da alcu­no e rap­pre­sen­ta­no solo un osta­co­lo e un peri­co­lo per i bagnanti.

Inol­tre, si trat­ta di rifiu­ti spe­cia­li, quin­di van­no smal­ti­ti con appo­si­te dit­te. Di soli­to, se libe­ri dal seque­stro, ven­go­no por­ta­ti pres­so un’a­rea adi­bi­ta all’ex-caser­ma Baro­ne e poi di vol­ta in vol­ta, la Pre­fet­tu­ra fa un ban­do per dare l’ap­pal­to del­lo smal­ti­men­to a dit­te specializzate.

Pur­trop­po, i ‘dis­se­que­stri’ avven­go­no con estre­ma len­tez­za e que­sti relit­ti, come ci con­fer­ma la signo­ra Lo Pin­to, riman­go­no sugli sco­gli abban­do­na­ti a degra­dar­si. Oltre a non esse­re una bel­la vista, sono acces­si­bi­li anche ai ragaz­zi­ni e pos­so­no com­por­ta­re diver­si pericoli.

La situa­zio­ne è quin­di sin­go­la­re: a fron­te del­la dispo­ni­bi­li­tà del Comu­ne di ripu­li­re le coste iso­la­ne, c’è una buro­cra­zia ottu­sa che impe­di­sce di far­lo, sen­za che effet­ti­va­men­te que­sti mez­zi sia­no ogget­to di inda­gi­ni con­ti­nue né posti in sicu­rez­za e iso­la­ti con appo­si­ta segna­la­zio­ne di inda­gi­ni in corso.

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