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Pantelleria: il referendum respinto. L’amarezza di Mustacciuoli

Aurelio Mustacciuoli

Aurelio Mustacciuoli

Aure­lio Mustac­ciuo­li ha annun­cia­to nel suo vlog di aver rice­vu­to una mis­si­va dal Comu­ne di Pan­tel­le­ria che lo infor­ma­va, come rap­pre­sen­tan­te del Comi­ta­to per il refe­ren­dum, che que­st’ul­ti­mo è sta­to riget­ta­to dal Comi­ta­to dei Garan­ti. Ecco la tra­scri­zio­ne del­le sue dichiarazioni:

“Qual­che gior­no fa ho rice­vu­to via mes­so comu­na­le la comu­ni­ca­zio­ne del sin­da­co che il Comi­ta­to dei Garan­ti, che ricor­do è for­ma­to dal segre­ta­rio comu­na­le e da due lega­li, uno indi­ca­to dal­la mag­gio­ran­za e uno dal­l’op­po­si­zio­ne, ha dichia­ra­to all’u­na­ni­mi­tà la non ammis­si­bi­li­tà del refe­ren­dum con­sul­ti­vo sul Par­co. La moti­va­zio­ne è che, cito, le ini­zia­ti­ve refe­ren­da­rie devo­no riguar­da­re mate­rie di esclu­si­va com­pe­ten­za locale.

A nul­la è ser­vi­to spe­ci­fi­ca­re nel­la richie­sta di refe­ren­dum che si ritie­ne che il que­si­to refe­ren­da­rio sia pie­na­men­te legit­ti­mo in quan­to pen­sa­to per orien­ta­re le scel­te del Comu­ne, in meri­to a, e cito dal rego­la­men­to comu­na­le, temi, ini­zia­ti­ve, pro­gram­mi e pro­get­ti di com­pe­ten­za del­la Giun­ta Comu­na­le o del Con­si­glio. E quin­di, nel­lo spe­ci­fi­co, le attua­li scel­te in meri­to al docu­men­to pre­sen­ta­to dal­l’En­te, inti­to­la­to ver­so il Pia­no del Par­co, che la stes­sa ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le ha valu­ta­to come rice­vi­bi­le per il qua­le ha invia­to pro­po­ste di cor­re­zio­ne non com­ple­ta­men­te tra­spa­ren­ti ai cit­ta­di­ni. Evi­den­te­men­te, i garan­ti riten­go­no o che i cit­ta­di­ni non pos­sa­no nean­che orien­ta­re tali scel­te comu­na­li, o che il Comu­ne non abbia alcu­na com­pe­ten­za e voce in capi­to­lo nel­l’ap­pro­va­zio­ne del pia­no del Parco.

Nel pri­mo caso, è una tota­le e defi­ni­ti­va dele­git­ti­ma­zio­ne del­lo stru­men­to refe­ren­da­rio. Nel secon­do caso, non si capi­sce per­ché il Comu­ne discu­ta con il Par­co e il Sin­da­co fac­cia par­te del­la Comu­ni­tà del Par­co se non ha alcu­na voce in capi­to­lo nel­le scel­te fina­li del Pia­no. Devo dire che que­sta inter­pre­ta­zio­ne dei garan­ti è deci­sa­men­te mor­ti­fi­can­te per uno stru­men­to demo­cra­ti­co che, ricor­dia­mo­lo, è solo di tipo con­sul­ti­vo, cioè non può deci­de­re nul­la e che comun­que ha un ele­va­to costo socia­le e non avreb­be sen­so usar­lo, che so, per il colo­re dei marciapiedi.

Si trat­ta infat­ti di una pro­ce­du­ra alta­men­te com­ples­sa che pre­ve­de il 7% di fir­me di cit­ta­di­ni auten­ti­ca­te e un quo­rum affin­ché sia vali­do di 50% di voti più uno. La rispo­sta dei garan­ti, inol­tre, pare esse­re peren­to­ria e non con­si­de­ra l’ar­ti­co­lo 5.4 del Rego­la­men­to che affer­ma qua­lo­ra il Comi­ta­to dei Garan­ti valu­ti che il que­si­to difet­ti del requi­si­to di cui al pre­ce­den­te pun­to C, ovve­ro non sia sta­to for­mu­la­to in manie­ra chia­ra, sin­te­ti­ca, uni­vo­ca e cor­ret­ta dal pun­to di vista tec­ni­co-scien­ti­fi­co, con­vo­ca i pro­mo­to­ri, ai qua­li for­mu­la una pro­po­sta di cor­re­zio­ne del que­si­to. Il Comi­ta­to pro­mo­to­re potrà pre­sen­ta­re per una sola vol­ta una nuo­va for­mu­la­zio­ne del que­si­to entro set­te gior­ni dal­la data di con­vo­ca­zio­ne da par­te del Comi­ta­to dei Garan­ti e noi avrem­mo dato ampia dispo­ni­bi­li­tà a modi­fi­ca­re il que­si­to di riferimento.

I garan­ti per­tan­to non con­si­de­ra­no che il que­si­to difet­ti tec­ni­ca­men­te dal pun­to di vista giu­ri­di­co, in quan­to non han­no fat­to alcu­na pro­po­sta di modi­fi­ca, ma esclu­do­no la pos­si­bi­li­tà che i cit­ta­di­ni pos­sa­no indi­riz­za­re le scel­te del­l’am­mi­ni­stra­zio­ne sul par­co e sul­l’op­por­tu­ni­tà di crea­re un’a­rea mari­na pro­tet­ta. Per cui, anco­ra una vol­ta, si nega che i cit­ta­di­ni pos­sa­no espri­me­re il loro desi­de­ra­to e la loro idea di par­co. Vor­rei inol­tre fare pre­sen­te che, tran­ne tra­scu­ra­bi­li ecce­zio­ni, né il Sin­da­co, né i con­si­glie­ri comu­na­li, né le for­ze poli­ti­che han­no sup­por­ta­to la mia richie­sta di inclu­de­re il Comi­ta­to Pro­mo­to­re, che potreb­be rap­pre­sen­ta­re il ter­ri­to­rio, nel­la discus­sio­ne in cor­so tra Comu­ne e Par­co sul tema del piano.”

Aure­lio Mustacciuoli

 

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