Stefano Ruggeri presenta domani al Castello il suo libro sulla Pantelleria sacra

Stefano Ruggeri presenta domani al Castello il suo libro sulla Pantelleria sacra

04/09/2024 0 Di Francesca Marrucci

Esce un nuovo libro di Stefano Ruggeri che descrive un itinerario tra le chiese e i luoghi religiosi dell’isola. Un importante documento che introduce anche il “Cammino di Pantelleria” che sarà inserito nei Cammini nazionali

di Fran­ce­sca Marrucci

Stefano Ruggeri

Ste­fa­no Ruggeri

Si ter­rà doma­ni, gio­ve­dì 5 set­tem­bre, alle ore 19.00 al Castel­lo la pre­sen­ta­zio­ne del libro di Ste­fa­no Rug­ge­ri dal tito­lo “La Fede nel­le pie­tre – Iti­ne­ra­rio nel­la Pan­tel­le­ria sacra”. Un pro­get­to impor­tan­te, sup­por­ta­to dal Patro­ci­nio del Comu­ne di Pan­tel­le­ria, del Par­co Nazio­na­le ISOLA DI PANTELLERIA, di Ita­lia Nostra, del­la Dio­ce­si di Maza­ra del Val­lo, del Lions Club Pan­tel­le­ria e del­l’A­gen­zia Gira l’Isola.

Per capi­re di cosa trat­ta il libro e per­ché sia così impor­tan­te que­sto pro­get­to non solo dal pun­to di vista sto­ri­co-docu­men­ta­le per l’i­so­la, ma anche dal pun­to di vista turi­sti­co, abbia­mo inter­vi­sta­to il suo auto­re, Ste­fa­no Rug­ge­ri.

Sig. Ruggeri, come nasce l’idea di questo libro?

Dicia­mo che l’i­dea è nata duran­te il Covid. C’e­ra una voglia vera­men­te di fare tan­to per l’i­so­la, nono­stan­te que­sta pre­ca­rie­tà che il mon­do ci ave­va impo­sto. Se voglia­mo que­sto libro è un po’ il figlio del­la resi­lien­za. Si è pen­sa­to che man­ca­va qual­co­sa in quel­la che è la vasta biblio­gra­fia iso­la­na. Il tema reli­gio­so è sta­to poco toc­ca­to e quin­di l’i­dea è pro­prio quel­la di crea­re un libro appo­si­to esclu­si­va­men­te per tut­to quel­lo che riguar­da il mon­do reli­gio­so lega­to all’i­so­la. Quin­di come filo con­dut­to­re abbia­mo avu­to il famo­so libri­ci­no di Mar­co Fra­go­na­ra, quel­lo del 2004.

Però questo certo non si può considerare un ‘libricino’…

Noi ovvia­men­te dopo ven­t’an­ni abbia­mo svi­lup­pa­to un’i­dea mol­to più ampia e quin­di il libro è di qua­si 280 pagine.

È for­ma­to da die­ci capi­to­li, ini­zia con una cro­no­sto­ria del­l’i­so­la reli­gio­sa dai popo­li che si sono suc­ce­du­ti in pas­sa­to fino ovvia­men­te ai tem­pi lega­ti alla Secon­da Guer­ra Mon­dia­le. Poi c’è un capi­to­lo lega­to alle chie­se del capo­luo­go, lì abbia­mo appro­fon­di­to anche tut­ta una serie di cir­co­stan­ze lega­te al fat­to che que­ste chie­se poi sia­no anda­te per­du­te negli anni.

C’è un capi­to­lo lega­to esclu­si­va­men­te alle chie­se rura­li, quin­di ogni chie­sa ha alme­no 4–5 pagi­ne con bel­lis­si­me foto­gra­fie, dove è spie­ga­ta bene l’o­ri­gi­ne, il per­ché, i san­ti… ogni chie­sa rura­le ha una sua sche­da, com­pre­so anche il posto a sede­re all’in­ter­no del­le chiese!

Un lavoro meticoloso, dove si scoprono storie, vicende, tradizioni e non solo, da quanto ci fa capire…

C’è un capi­to­lo dove par­lia­mo del­le edi­co­le voti­ve che sono spar­se sul­l’i­so­la. Ne abbia­mo cen­si­te cir­ca una ses­san­ti­na, quin­di abbia­mo fat­to vera­men­te un lavo­ro immane.

C’è un capi­to­lo lega­to alle curio­si­tà, con tut­ta una serie di chic­che che sia­mo anda­ti a tro­va­re e che ovvia­men­te il let­to­re sco­pri­rà poi mano a mano leg­gen­do il libro.

Poi c’è un capi­to­lo sugli even­ti reli­gio­si, quin­di anche lì abbia­mo descrit­to tut­te le feste reli­gio­se che ci sono qui sul­l’i­so­la, tut­te docu­men­ta­te, fotografate.

Sacro e profano: i dolci a Pantelleria vanno a braccetto con le celebrazioni religiose da sempre, no?

Sì, e ovvia­men­te c’è un capi­to­lo lega­to anche ai dol­ci, le famo­se “dol­cez­ze del­la fede”. Si trat­ta di tut­ti i dol­ci che sono lega­ti ai momen­ti del­le festi­vi­tà reli­gio­se iso­la­ne. E poi tra le tan­te cose c’è anche un capi­to­lo lega­to alle inter­vi­ste rea­liz­za­te alle don­ne che ten­go­no le chie­se, anche lì abbia­mo sco­per­to tan­te cose.

Si tratta di un libro prezioso, quindi, che documenta una parte importante della storia e delle tradizioni religiose isolane. Una testimonianza per i panteschi senz’altro, ma può avere anche un fine turistico?

Asso­lu­ta­men­te sì. L’ul­ti­mo capi­to­lo è un per­cor­so, il famo­so “Cam­mi­no” che abbia­mo idea­to e che final­men­te ci sarà anche a Pan­tel­le­ria. Sare­mo inse­ri­ti all’in­ter­no di quel­li che sono i cam­mi­ni nazio­na­li e Pan­tel­le­ria avrà anche il suo cam­mi­no trek­king, gra­zie al qua­le toc­che­re­mo tut­te le famo­se chie­se iso­la­ne in cin­que tappe.

Un’opera completa e di diversa utilità, chi deve ringraziare per questo lavoro?

Un libro stu­dia­to vera­men­te ad hoc e su cui abbia­mo lavo­ra­to tan­to, ma appun­to non sono l’u­ni­co ad aver­lo fat­to. Io sim­bo­li­ca­men­te sono l’au­to­re a tut­ti gli effet­ti, ma con me ovvia­men­te ho avu­to uno staff, un team che mi ha vera­men­te sup­por­ta­to in tut­ta una serie di pas­sag­gi che nel­la pre­sen­ta­zio­ne di doma­ni, alla qua­le invi­to tut­ti i cit­ta­di­ni e i turi­sti, spie­ghe­re­mo nel dettaglio.