Un pomeriggio di poesia con Caterina D’Aietti al Giamporcaro

Un pomeriggio di poesia con Caterina D’Aietti al Giamporcaro

07/09/2024 0 Di Lucia Boldi

Un pomeriggio di poesia con Caterina D’Aietti al Centro Culturale Giamporcaro: quando il dialetto pantesco diventa arte

di Lucia Boldi

Pome­rig­gio dedi­ca­to alla poe­sia quel­lo di ieri al Cen­tro Cul­tu­ra­le Vito Giam­por­ca­ro a Pan­tel­le­ria, in cui si è cele­bra­to il pote­re del­le paro­le e del­le emozioni.
Pro­ta­go­ni­sta asso­lu­ta la poe­tes­sa Cate­ri­na D’Aietti e la sua poe­sia in dia­let­to pantesco.
La sua straor­di­na­ria capa­ci­tà di tra­sfor­ma­re l’ordinario in straor­di­na­rio, di dare voce a sen­ti­men­ti com­ples­si con paro­le sem­pli­ci ed imme­dia­te, ha crea­to fra il nume­ro­so pub­bli­co un sen­so di con­nes­sio­ne: la poe­sia uni­sce, aiu­tan­do a sen­tir­si meno soli nel­le pro­prie emozioni.

Cate­ri­na D’Aietti è nata sull’isola, ma ha dovu­to abban­do­nar­la all’età di 13 anni per segui­re la sua fami­glia che si è tra­sfe­ri­ta a Net­tu­no, così la poe­sia è diven­ta­ta per lei un rifu­gio nei momen­ti di dif­fi­col­tà e di tri­stez­za, per­ché la nostal­gia del­la sua Pantiddrarìa non l’ha mai abbandonata.
Poi è arri­va­ta l’amicizia con il noto poe­ta Lil­lo di Bon­sul­ton, le chiac­chie­ra­te tele­fo­ni­che, lo scam­bio di poe­sie. L’apprezzamento di Lil­lo l’ha inco­rag­gia­ta a con­ti­nua­re, per­lo­più uti­liz­zan­do il dol­ce lin­guag­gio del dia­let­to, la lin­gua più vici­na al cuore.

Si sono avvi­cen­da­te nel­la let­tu­ra del­le poe­sie la stes­sa Cate­ri­na, Anna­ri­ta Gabrie­le e la figlia Sere­na, Lau­ra Di Bar­to­lo, Tere­sa Lucio e Lucia Bol­di, accom­pa­gna­te dal­la chi­tar­ra di Gian­fran­co Ferreri.

Fra le poe­sie più apprez­za­te dal pub­bli­co Lu Velu, nata da un’esperienza vis­su­ta, che ha vin­to il Pre­mio inter­na­zio­na­le Apol­lo d’Oro e il Pre­mio Fer­raù, A Fine­stra, Cata­rì, Sciarrìa, ҪiuҪia ven­tu, tut­te pre­sen­ti nel libro, edi­to da Apo­re­ma, “Pantiddrarìa fìgghia di lu me cori”.

Ha dato inve­ce il tito­lo alla sera­ta la sua ulti­ma poe­sia, anco­ra ine­di­ta, Vive­mo un cuc­ci­ted­dru, che ha vin­to ad ago­sto il pre­mio Lil­lo di Bonsulton.