Site icon Pantelleria Notizie - Punto a Capo Online

Italo Cucci: storia di un giornalista e di 60 anni di Storia d’Italia

Italo Cucci incanta i partecipanti al Laboratorio di Giornalismo Unipant con il racconto della sua storia professionale che fa il paio con la Storia degli ultimi 60 anni in Italia

GUARDA IL VIDEO

di Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

Ita­lo Cuc­ci con Die­go Arman­do Maradona

Sono sta­te due ore inten­se, segui­te qua­si in reli­gio­so silen­zio, quel­le in cui Ita­lo Cuc­ci ha rac­con­ta­to una pic­co­la par­te del­la sua vita da gior­na­li­sta per l’ul­ti­mo appun­ta­men­to del Labo­ra­to­rio di Gior­na­li­smo del­l’U­NI­PANT.

Una nar­ra­zio­ne ser­ra­ta e mai bana­le quel­la che ha riper­cor­so gli ini­zi del gio­va­ne Ita­lo, che deci­de sin da pic­co­lo di fare il gior­na­li­sta, in bar­ba alle scuo­le, alle tra­di­zio­ni fami­lia­ri, alle pre­oc­cu­pa­zio­ni del­la mamma.

Gio­van­ni Spadolini

Italo Cucci giornalista di cronaca giudiziaria

Con gran­de sor­pre­sa dei pre­sen­ti, Cuc­ci rive­la che non ave­va affat­to pen­sa­to di diven­ta­re gior­na­li­sta spor­ti­vo, infat­ti i suoi ini­zi sono nel­la cro­na­ca nera, nel­la giu­di­zia­ria. E ama tut­to di quel mon­do, non solo la ricer­ca del­le noti­zie, ma anche i rap­por­ti che si intes­so­no con i col­le­ghi, con gli infor­ma­to­ri ‘den­tro’, con chi la noti­zia la vive. È sta­ta que­sta la sua gavet­ta che ini­zia nel 1957, appas­sio­na­ta, moti­va­ta, lan­cia­ta anche da diver­si scoop, tan­to da rag­giun­ge­re in tem­po record, a soli 22 anni, le famo­se ’90 colon­ne’ che ser­vi­va­no da pra­ti­can­ta­to a diven­ta­re ‘pro­fes­sio­ni­sta’.

Una lettera a Spadolini

Rac­con­ta che il suo sogno lo ave­va por­ta­to a scri­ve­re una let­te­ra pro­po­nen­do­si all’al­lo­ra Diret­to­re de Il Resto del Car­li­no, Gio­van­ni Spa­do­li­ni, men­tre era anco­ra alle supe­rio­ri. La rispo­sta arri­vò pro­prio il gior­no degli esa­mi ora­li di matu­ri­tà e lui pre­se un tre­no per Bolo­gna, sen­za dire nien­te alla madre, per inse­gui­re quel suo sogno.

Pier Pao­lo Pasolini

Era­no i tem­pi in cui il gior­na­li­smo era anco­ra con­si­de­ra­to il Quar­to Pote­re,” ini­zia Cuc­ci, sot­to­li­nean­do come ormai il gior­na­li­smo non sia più con­si­de­ra­to tale, dati i nuo­vi com­pen­si mini­mi, quan­do si rie­sce ad esse­re pagati.

Però, il suo pas­sag­gio da ‘abu­si­vo’, quel­li che oggi chia­mia­mo ‘pra­ti­can­ti’, a pro­fes­sio­ni­sta, gli impo­se for­za­ta­men­te di diven­ta­re gior­na­li­sta spor­ti­vo nel 1963. Un inca­ri­co ina­spet­ta­to, ma che nel tem­po è diven­ta­to la fir­ma di Ita­lo Cuc­ci, così come il nome Ita­lo Cuc­ci ha segna­to la Sto­ria del Gior­na­li­smo Italiano.

Eve­rar­do Dal­la Noce

L’esame con Everardo Dalla Noce

Ini­zia un per­cor­so pie­no di gran­di even­ti spor­ti­vi, viag­gi, incon­tri impor­tan­ti con i gran­di per­so­nag­gi del 1900 che oggi ritro­via­mo in mol­ti dei suoi libri, pri­ma con la testa­ta Sta­dio, poi con le altre gran­di testa­te spor­ti­ve nazio­na­li, fino al Gue­rin Spor­ti­vo che con Ita­lo Cuc­ci cam­bia com­ple­ta­men­te pas­so e diven­ta una del­le pri­me testa­te spor­ti­ve italiane.

Eppu­re, quel­la fuga per pas­sio­ne dagli esa­mi di matu­ri­tà per coglie­re l’oc­ca­sio­ne di una vita, dopo tan­ti anni di mestie­re, costò a Cuc­ci l’ob­bli­go di fare un altro esa­me, onde vali­da­re la sua pro­fes­sio­na­li­tà, per­ché nel frat­tem­po era­no cam­bia­te le leg­gi e per esse­re gior­na­li­sta biso­gna­va esse­re diplo­ma­ti. Ad esa­mi­nar­lo ci pen­sò il com­pian­to Eve­rar­do Dal­la Noce, e vi con­si­glia­mo di ascol­ta­re l’e­pi­so­dio che Cuc­ci rac­con­ta con iro­nia sul­l’e­sa­me nel video del­l’U­NI­PANT che vi pro­po­nia­mo qui di seguito.

Ser­gio Zavoli

Pasolini, Zavoli, Biagi e i grandi nomi della vita di Italo Cucci e dell’Italia

Il rac­con­to luci­do di Ita­lo Cuc­ci e le rifles­sio­ni che lo accom­pa­gna­no non lascia­no indif­fe­ren­ti. Nomi, epi­so­di, luo­ghi, pez­zi di Sto­ria che affa­sci­na­no l’a­scol­ta­to­re così come han­no affa­sci­na­to quan­ti han­no avu­to il pri­vi­le­gio di ascol­tar­lo dal vivo. Sono arri­va­te in que­sto flus­so di ricor­di, chic­che inaspettate.

Ad esem­pio, le col­la­bo­ra­zio­ni dei gran­di scrit­to­ri ita­lia­ni negli anni ’70, con i gior­na­li spor­ti­vi per poter gua­da­gna­re qual­co­sa, “Ma solo Paso­li­ni era vera­men­te bra­vo, per­ché era lui stes­so un discre­to gio­ca­to­re e sape­va cosa scri­ve­va”.

Enzo Bia­gi

I gran­di ami­ci, come Ser­gio Zavo­li che lo con­si­glia­va su come muo­ver­si in RAI, e Enzo Bia­gi con cui lavo­rò tan­ti anni e che con­si­de­ra suo mae­stro, sono par­te di un affre­sco viva­ce, pie­no di iro­nia e spun­ti di rifles­sio­ne estre­ma­men­te attua­li, di un pro­fes­sio­ni­sta ben con­scio del­la pro­pria sto­ria e di come il mon­do del gior­na­li­smo è cam­bia­to negli anni e si sta pro­spet­tan­do per il futuro.

Ita­lo Cuc­ci con Enzo Bearzot

L’etica della professione giornalistica raccontata da Italo Cucci

Ita­lo Cuc­ci rac­con­ta l’e­ti­ca del gior­na­li­smo, inse­gna le basi del­la deon­to­lo­gia del mestie­re appli­ca­te alla quo­ti­dia­ni­tà, così come ha inse­gna­to per anni nel­le più impor­tan­ti uni­ver­si­tà ita­lia­ne. Lui che, iro­nia del­la sor­te, era sta­to costret­to a fare un esa­me per pro­va­re la sua pro­fes­sio­na­li­tà dopo anni di mestie­re, per­ché ave­va pre­fe­ri­to rispon­de­re alla chia­ma­ta di Spa­do­li­ni, inve­ce di ter­mi­na­re l’e­sa­me di maturità.

Cuc­ci sot­to­li­nea anche l’im­por­tan­za per un gior­na­li­sta di non mischia­re la pro­pria appar­te­nen­za poli­ti­ca al mestie­re. Dà una gran­de lezio­ne, spie­gan­do, da uomo di destra auto­de­fi­ni­to­si tale, che il gior­na­li­sta è testi­mo­ne e deve scri­ve­re quel­lo che vede, sen­za pre­oc­cu­par­si di accon­ten­ta­re que­sto o quel gover­no. Esem­pla­re il rac­con­to del­l’e­pi­so­dio del­le madri del­la Pla­za de Mayo in Argentina.

Gian­ni Brera

“Mai sottostimare un anziano giornalista”

Sareb­be pos­si­bi­le scri­ve­re un libro da quan­to rac­con­ta­to da Cuc­ci in que­sta ora e mez­za, ma pre­fe­ria­mo lasciar­vi ascol­ta­re diret­ta­men­te le sue paro­le, anche per dar­vi l’op­por­tu­ni­tà di cono­sce­re meglio una per­so­na che su que­st’i­so­la è spes­so con­si­de­ra­ta solo il ‘Com­mis­sa­rio del Par­co’, dimen­ti­can­do qua­le patri­mo­nio Ita­lo Cuc­ci rap­pre­sen­ti nel mon­do del gior­na­li­smo e qua­le testi­mo­ne di più di 60 anni di Sto­ria ita­lia­na.

Mai sot­to­sti­ma­re un anzia­no che è sta­to gior­na­li­sta”, con que­sta scrit­ta su una T‑shirt Cuc­ci si è pre­sen­ta­to al Labo­ra­to­rio. Mai fra­se è sta­ta più azzeccata.

IL VIDEO DELL’INTERVENTO DI ITALO CUCCI:

 

 

Exit mobile version