Con Pantelleria l’Unesco afferma nel mondo il valore culturale dell’agricoltura.
Le celebrazioni del decennale arricchite dalla presenza del sottosegretario di Stato Barbaro e dal messaggio del Ministro Lollobrigida
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Una giornata storica quella di sabato 14 settembre per Pantelleria quando alla presenza dei massimi rappresentanti Unesco, delle istituzioni e di tutta la comunità sono state ricordate le principali tappe dei dieci anni dell’inserimento della pratica della vite ad alberello nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità.
Il commissario straordinario Italo Cucci e la direttrice Sonia Anelli dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, il sindaco Fabrizio D’Ancona e l’amministrazione comunale, il presidente del Consorzio dei Vini Doc Pantelleria, Benedetto Renda, hanno accolto gli ospiti per la scopertura di una targa celebrativa, collocata nella principale piazza del paese, in segno di ringraziamento e omaggio agricoltori eroici di Pantelleria.
Il mondo agricolo pantesco è stato al centro dell’evento principale nella settimana di celebrazioni del decennale Unesco a patrimonio immateriale dell’umanità, che si è tenuto presso il circolo Trieste di Khamma, con la serata istituzionale “10 anni di patrimonio Unesco” durante la quale sono state presentate le esperienze di valorizzazione della vite ad alberello con gli interventi di Emanuela Bonomo, Filippo De Nunzio, Francesco Ferreri, in rappresentanza dei viticoltori eroici di Pantelleria. Dal racconto della loro quotidianità fatta di contatto diretto con la pianta, di saperi e competenze che si tramandano nel tempo, delle sfide che portano a preservare la pratica agricola patrimonio dell’Umanità, è emerso il valore dell’essere umano che è il motivo per cui l’Unesco ha inserito nel 2004, per la prima volta, questa antica tradizione nella Lista del patrimonio immateriale dell’Umanità, ufficializzandone l’alto valore culturale.
Nel corso della serata sono state consegnate le sculture raffiguranti l’alberello pantesco per l’impegno nella valorizzazione del riconoscimento Unesco. Il produttore Salvatore Murana e l’agronoma Graziella Pavia hanno ricevuto l’omaggio in ricordo del lavoro iniziale svolto per la realizzazione del report che avviò il percorso con l’Unesco; con loro, anche gli ospiti istituzionali, per l’impegno nella valorizzazione dei patrimoni Unesco.
La segretaria Fumiko Ohinata si è detta stupita delle attività portate avanti in questi dieci anni ed emozionata per i racconti del lavoro agricolo di Pantelleria che le hanno permesso di toccare l’essenza del patrimonio immateriale dell’umanità.
Dopo l’evento a Parigi nel Palazzo Unesco di Parigi, l’ambasciatore Stellino ha voluto personalmente rendere grazie alla comunità pantesca per l’evoluzione, i progressi e gli sviluppi positivi che sono stati condotti. Per la seconda volta presente a Pantelleria, nel giro di pochi mesi, il sottosegretario di Stato Barbaro ha comunicato gli impegni del Ministero volti allo snellimento della burocrazia nei Parchi per consentire un’attività di gestione del territorio più veloce e all’adeguamento della normativa in materia di aree protette per prestare loro adeguata tutela. Pierluigi Petrillo, Direttore della Cattedra UNESCO dell’Università Unitelma Sapienza, fautore del percorso di riconoscimento Unesco per Pantelleria, ha ricordato le tappe di questo traguardo per proiettarsi al futuro.
Un valore aggiunto alla serata è stato dato dalla lettera del ministro all’agricoltura Lollobrigida, assente alla ricorrenza per altri impegni istituzionali, nella quale ha parlato della pratica agricola dell’alberello come emblema di conservazione della biodiversità e di riduzione del rischio idrogeologico; un elemento simbolo di straordinaria eredità che il governo prende come spunto per raccogliere altrettanti esempi, come il percorso di promozione della candidatura della cucina italiana e rilancia la ricchezza del Made in Italy protagonista al G7 sull’agricoltura che si svolgerà la prossima settimana a Siracusa.
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