Site icon Pantelleria Notizie - Punto a Capo Online

Premio letterario Pantelleria: racconta un membro della Giuria

Premio Letterario Pantelleria: il racconto dell’esperienza di un membro della Giuria

Un’estate all’insegna delle letture per i membri della Giuria della prima edizione del Concorso letterario organizzato dal Comune di Pantelleria

di Tatia­na Brignone

Dome­ni­ca 29 set­tem­bre si è svol­ta la premia­zio­ne del­la pri­ma edi­zio­ne del Pre­mio let­te­ra­rio “Iso­la di Pan­tel­le­ria”. Il Con­cor­so, for­te­men­te volu­to e orga­niz­za­to dall’Asses­so­re alla Cul­tu­ra Ade­le Pine­da, ha visto un’am­pia par­te­ci­pa­zio­ne. Il gran­de even­to ha rega­la­to nume­ro­se emo­zio­ni ed espe­rien­ze a par­te­ci­pan­ti e com­po­nen­ti del­la Giu­ria, con­fer­man­do­si una pre­zio­sa risor­sa per l’isola.

 

L’avvio dei “lavori della Giuria”

14 mem­bri del­la Giu­ria, 129 Ope­re da esa­mi­na­re, 4 Sezio­ni e 7 Pre­mi: un lavo­ro lun­go qua­si quat­tro mesi alla ricer­ca dei Vin­ci­to­ri. È sta­to pos­si­bi­le rag­giun­ge­re un nume­ro così ele­va­to di ela­bo­ra­ti, per­ve­nu­ti nei mesi tra mar­zo e mag­gio, gra­zie alla gran­de pub­bli­ciz­za­zio­ne sui social, anch’essa cura­ta dallAsses­so­re Pine­da. Inol­tre, più di due­mi­la per­so­ne han­no visua­liz­za­to i post con­di­vi­si: un’enorme pub­bli­ci­tà per l’isola.

I futu­ri giu­ra­ti si sono, quin­di, ritro­va­ti in una sala del Comu­ne, in un pome­rig­gio di ini­zio giu­gno, davan­ti ai fogli A2 con­te­nen­ti i tito­li del­le ope­re per­ve­nu­te per deci­de­re, sin da subi­to, moda­lità e cri­te­ri di giu­di­zio e dare ini­zio ai “lavo­ri del­la Giu­ria”, ovve­ro… i nostri “lavo­ri”.

Dove tutto è iniziato

Ma… fac­cia­mo un pas­so indie­tro: che cosa mi ha con­dot­ta su quel­la sedia tra gli altri mem­bri del­la Giu­ria? Rispon­de­rei l’amo­re per la let­tu­ra, che por­to nel cuo­re e tra gli scaf­fa­li sin da pic­co­la, tra­smes­so dal­la pri­ma sto­ria let­ta alla futu­ra me da mia sorel­la per ingan­na­re l’attesa del­la mia nasci­ta e dal­le fia­be rac­con­ta­te dal­la mia mam­ma duran­te le sere del­la mia infanzia.

L’Assessore e Vice­sin­da­co Pine­da, pro­fes­so­res­sa di Let­te­ra­tu­ra, ha rite­nu­to fon­da­men­ta­le la pre­sen­za di una rap­pre­sen­tan­za del gusto dei gio­va­nis­si­mi all’interno del­la com­mis­sio­ne giu­di­ca­tri­ce. Ha, dun­que, cer­ca­to fra gli stu­den­ti del­le clas­si del­la scuo­la secon­da­ria di secon­do gra­do chi fos­se dispo­sto a leg­ge­re mol­to duran­te l’e­sta­te. Con entu­sia­smo, abbia­mo rispo­sto alla chia­ma­ta io, una mia com­pa­gna di clas­se (la 4^A L.S. dell’A.S. 2023/2024) e una ragaz­za dell’anno sco­la­sti­co suc­ces­si­vo (5^A L.S.).

Gli altri com­po­nen­ti del­la Giu­ria era­no docen­ti e rap­pre­sen­tan­ti del Cen­tro Cul­tu­ra­le Vito Giam­por­ca­ro E.T.S., biblio­te­ca iso­la­na in cui, peral­tro, tut­te e tre noi gio­va­ni giu­ra­te abbia­mo avu­to l’opportunità di svol­ge­re un bel­lis­si­mo per­cor­so di PCTO (Alter­nan­za Scuola-Lavoro)!

GUARDA IL VIDEO DELLA PREMIAZIONE

Il viaggio della lettura

Comin­cia­ta subi­to la pri­ma distri­bu­zio­ne dei volu­mi, è ini­zia­ta la mia atten­ta let­tu­ra. Con mati­ta e righel­lo, ho segna­to i pas­sag­gi più emo­zio­nan­ti. Per cia­scu­na ope­ra, ho pre­so appun­ti sul cel­lu­la­re e goo­gla­to le pos­si­bi­li inter­pre­ta­zio­ni di ogni ter­mi­ne “auli­co” o lega­to a tra­di­zio­ni cul­tu­ra­li differenti.

Ho avu­to la pos­si­bi­li­tà di leg­ge­re ope­re dei più dispa­ra­ti gene­ri let­te­ra­ri: sto­ri­co, gial­lo e noir, attua­li­tà, azio­ne, nar­ra­ti­va per ragaz­zi, rac­col­te di rac­con­ti, fan­ta­sy, disto­pi­co – apo­ca­lit­ti­co, inchie­ste, memo­rie, psi­co­lo­gi­co, comi­co, ami­ci­zia, amo­re (e ven­det­te), sag­gi e, addi­rit­tu­ra, hor­ror e roman­zo epistolare.

Per giun­ta, tra i libri per­ve­nu­ti, di car­ta e in for­ma­to digi­ta­le, era­no pre­sen­ti anche ela­bo­ra­ti mol­to par­ti­co­la­ri: dia­ri di viag­gi, pro­get­ti foto­gra­fi­ci, un libro sui taroc­chi e… ope­re che muta­va­no di gene­re nel cor­so del­la narrazione!

Gli scrit­ti, arri­va­ti da ogni par­te d’Italia, han­no tra­spor­ta­to noi let­to­ri nel­le descri­zio­ni di cit­tà e real­tà del­la nostra peni­so­la, anche attra­ver­so i dia­let­ti. Diver­si era­no ambien­ta­ti in Sici­lia, spes­so cor­re­da­ti di note o appen­di­ci per la tra­du­zio­ne di espres­sio­ni tipi­che. Ogni pagi­na è sta­ta un’occa­sio­ne di cono­scen­za, di viag­gio (pur restan­do fer­mi) e di emo­zio­ne: alcu­ni ci han­no anche fat­to pian­ge­re; altri, comi­co – iro­ni­ci, sono riu­sci­ti a far­ci ride­re.

 

I doni del percorso

Una gran­de sor­pre­sa sono sta­ti alcu­ni dei libri edi­ti auto­pub­bli­ca­ti: è una real­tà tut­ta nuo­va, in cui aspi­ran­ti scrit­to­ri, non volen­do o non poten­do legar­si a una casa edi­tri­ce, si affi­da­no ai siti di self-publi­shing, che si occu­pa­no dell’impaginazione e del­la stam­pa del­le ope­re. Que­sti ela­bo­ra­ti pre­sen­ta­va­no una scrit­tu­ra di qua­li­tà e ori­gi­na­li­tà nei con­te­nu­ti.

Poter esa­mi­na­re le Ope­re a tema, sezio­ne aper­ta agli alun­ni del­la scuo­la secon­da­ria di secon­do gra­do, mi ha per­mes­so di con­fron­tar­mi con gli sti­li e il vis­su­to di aspi­ran­ti scrit­to­ri del­la mia generazione.

Duran­te le let­tu­re, mi sono più vol­te doman­da­ta che cosa avreb­be­ro pro­va­to i com­po­nen­ti del­la Giu­ria che aves­se­ro let­to e sot­to­li­nea­to per pri­mi i futu­ri libri vin­ci­to­ri. Oggi, con­di­vi­do con gli altri sco­pri­to­ri l’incre­du­li­tà e l’orgo­glio di aver visto le ope­re pre­di­let­te supe­ra­re, una dopo l’altra e lun­go i mesi esti­vi, le quat­tro fasi del­la sele­zio­ne, venen­do suf­fra­ga­te da tut­ti i mem­bri del­la Giuria!

 

Persone, oltre ai libri

Cia­scun let­to­re ha dato il mas­si­mo, spen­den­do­si nel com­ple­to del­le sue pos­si­bi­li­tà. Mol­ti si sono destreg­gia­ti tra impe­gni lavo­ra­ti­vi, fami­lia­ri e di salu­te, spin­ti dal filo ros­so del­la pas­sio­ne per la let­tu­ra lega­to al polso.

Abbia­mo tra­scor­so die­ci pome­rig­gi insie­me, discu­ten­do di ogni libro esa­mi­na­to, attra­ver­so reso­con­ti e recen­sio­ni. Ho potu­to, così, incon­tra­re per­so­ne dav­ve­ro gen­ti­li e dispo­ni­bi­li e appro­fon­di­re l’a­spet­to uma­no di altre conoscenze.

Inol­tre, ho avu­to l’oc­ca­sio­ne di per­fe­zio­na­re l’arte del­lo scri­ve­re i verbali!

L’in­te­ro pro­ces­so di sele­zio­ne non sareb­be mai potu­to avve­ni­re sen­za la col­la­bo­ra­zio­ne degli Uffi­ci, custo­di di tut­te le Ope­re, del­la stes­sa Asses­so­re Pine­da e di chi ha mes­so a dispo­si­zio­ne un pic­co­lo ango­lo del suo nego­zio per il nostro book­sha­ring, arri­va­to a rit­mi ver­ti­gi­no­si duran­te l’ultima fase del­la selezione. 

Soprat­tut­to, tut­ti noi abbia­mo tro­va­to un sal­do pun­to di riferi­men­to nel­la prof.ssa Danie­la Sil­via, elet­ta nostra coor­di­na­tri­ce, che si è ado­pe­ra­ta per risol­ve­re ogni inca­glio nel­la distri­bu­zio­ne del­le ope­re e per la crea­zio­ne, tra­smis­sio­ne e rac­col­ta del­le gri­glie di valutazio­ne, e nel pre­si­den­te prof. Fran­ce­sco Pavia, che pos­sie­de il dono di coin­vol­ge­re enor­me­men­te duran­te le let­tu­re ad alta voce.

Il traguardo: la Premiazione

La par­te più emo­zio­nan­te del­l’e­spe­rien­za è sta­ta la Pre­mia­zio­ne. Abbia­mo aspet­ta­to tre­pi­dan­ti l’arrivo di vin­ci­to­ri e dele­ga­ti tenen­do tra le mani i fogli con­te­nen­ti le Moti­va­zio­ni del­l’as­se­gna­zio­ne dei Pre­mi. È sta­to un po’ come suo­na­re a un sag­gio musi­ca­le di fine anno, sapen­do che, in pla­tea, sono sedu­ti Paul McCart­ney e Rin­go Starr.

Ascol­ta­re le voci die­tro agli scrit­to­ri è sta­to impa­ga­bi­le. Anco­ra una vol­ta, sono sta­te com­mo­ven­ti le paro­le degli auto­ri non pre­sen­ti nel­le let­te­re con cui han­no accom­pa­gna­to la dele­ga o la rinun­cia al Pre­mio. In par­ti­co­la­re, la dona­zio­ne dell’intera vin­ci­ta del Pre­mio del­la Giu­ria è sta­ta una pia­ce­vo­lis­si­ma sor­pre­sa. La let­tu­ra dei rin­gra­zia­men­ti del­la pre­si­den­te dell’Asso­cia­zio­ne Albe­ro azzur­ro Ange­la Riz­zo è sta­ta la più toc­can­te ed alta dimo­stra­zio­ne di come un even­to nato con un inten­to cul­tu­ra­le pos­sa legar­si al socia­le, acca­rez­zan­do le vite quo­ti­dia­ne di ognu­no di noi.

L’intera ini­zia­ti­va e l’Asses­so­re Pine­da sono riu­sci­ti a dimo­stra­re che si pos­sa ama­re e instau­ra­re un con­tat­to posi­ti­vo con l’isola pur non cono­scen­do­la; e che non “sono solo paro­le” quan­do ven­go­no usa­te per fare del bene.


 

Exit mobile version