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Non ci sono maschi? Il laboratorio teatrale dell’Almanza emoziona
09/10/2024Emozioni, riflessioni e tanta commozione per lo spettacolo finale del laboratorio teatrale delle studentesse dell’Almanza sulla differenza di genere
Con le Prof. Siragusa e Di Dio, le ragazze sono state guidate da un’esperta d’eccezione: l’attrice Clara Greco
di Francesca Marrucci
Buona la prima, la seconda e la terza, sarebbe da dire per lo spettacolo teatrale portato oggi in scena in tre repliche presso l’Oratorio di Pantelleria da 13 studentesse dell’Istituto Almanza.
Uno spettacolo toccante, sentito e emotivamente coinvolgente sia per chi lo ha portato in scena che per quanti, tra classi e ospiti, hanno avuto modo di assistervi.
MAI PIU’ COME SE NULLA FOSSE
La performance è stata finanziata con i fondi del Progetto della Regione Siciliana sulle differenze di genere dal titolo ARTE… DI OGNI GENERE al quale ha partecipato anche l’Istituto Almanza di Pantelleria, grazie all’iniziativa della Prof. Angelica Siragusa. Il titolo del progetto portato dall’Almanza è MAI PIU’ “COME SE NULLA FOSSE”.
La prof. Siragusa, in quanto docente tutor, così ci ha descritto la nascita del progetto: “Abbiamo pensato ad un Laboratorio teatrale coreutico che potesse coinvolgere tutte le classi, dalle I alle V, e tutti i ragazzi. In questo percorso ho avuto come docente di supporto la Prof. Giovanna di Dio e come esperto di settore l’attrice Clara Greco. Avevamo solo 30 ore e 13 ragazze, quelle che hanno aderito al laboratorio, nessun maschio, e Clara ha fatto davvero un buon lavoro.”
CLARA GRECO: LA PIU’ BELLA ESPERIENZA DELLA MIA VITA
A questo proposito, proprio Clara Greco non ha nascosto la grande emozione e la grande esperienza umana che questo laboratorio le ha portato: “Non ho timore a dire che questa è stata la più bella esperienza della mia vita, mi ha dato tanto, anzi queste ragazze mi hanno dato tanto. Abbiamo cominciato innanzi tutto parlando del tema della differenza di genere e in base anche a chi si era iscritto al laboratorio, cioè solo ragazze, abbiamo costruito il copione man mano. Trattare questo argomento ribaltando il punto di vista è stata l’idea vincente e anche le ragazze, alcune delle quali erano così timide che a stento aprivano bocca, ora calcano questo palco. Non posso che dirmi soddisfatta.”
La figura di esperto di settore è calzante per Clara che, forte della giovane età e dei recenti successi televisivi, da sempre molto attiva nei temi sociali, ha conquistato la fiducia delle ragazze che hanno cominciato ad aprirsi e a raccontarsi. Ne è uscito uno spettacolo vibrante di azioni, gesti, suoni, parole, emozioni, esperienze non solo delle stesse protagoniste, ma anche e soprattutto delle voci maschili, assenti sì, ma presenti nel portare un punto di vista non troppo diverso da quello delle donne, una sorta di rovescio della medaglia che pone tutti sullo stesso piano: il sentirsi inadeguati come ‘maschi’ o come ‘femmine’ in questa società.
DOVE SONO I MASCHI? NON CI SONO MASCHI. CHE FANNO I MASCHI?
Dove sono i maschi? Non ci sono i maschi. Con questa constatazione che dalla realtà del laboratorio passa alla metafora di uno spazio al femminile, inizia un percorso di considerazione e riflessione che parte dalle differenze e arriverà poi alle similitudini tra i due sessi e il modo di viversi e vedersi nei confronti del resto del mondo.
Dai gesti tipici dei maschi e delle femmine, appunto, con l’uso quasi ossessivo dei termini scientifici di genere invece che ‘ragazzi’ e ‘ragazze’ o ‘uomini’ e ‘donne’, alle azioni più estreme che portano ai femminicidio, il passo è breve. Eppure, un tema così forte e di impatto è stato trattato con una delicatezza e un tatto che nulla tolgono alla forza espressiva della condanna.
“Proprio per le ragazze, abbiamo dovuto studiare un linguaggio delicato, che rispettasse anche le loro sensibilità e che trovasse espressione attraverso le loro capacità e in questo devo ringraziare Angelica e Giovanna, perché non potevo avere squadra migliore per aiutarmi in questo percorso,” continua Clara Greco.
UNA PERFORMANCE CORALE CHE DAL SINGOLO ARRIVA AL GRUPPO
Sì, perché le ragazze, straordinarie nel loro impegno, non hanno solo recitato, non si sono solo confrontate con una telecamera e soprattutto con il pubblico, ma hanno ballato e cantato in una performance che dal singolo arrivava al gruppo, lo stesso gruppo di compagne che, come loro stesse hanno specificato ad inizio spettacolo, con questo laboratorio sono diventate amiche e complici.
I loro nomi vale la pena citarli, per l’impegno, la bravura e il risultato: Maria Lo Giudice, Marisol Lo Rillo, Ginevra Di Malta, Anna Minore, Anna Rosa Fatini, Miriam Culoma, Rebecca Di Malta, Daniela Belvisi, Silvia D’Aietti, Benedetta Gauli, Miriam Consolo, Victoria Rodo e Diana Petrea Ionela.
Tanta la soddisfazione espressa dal Dirigente Scolastico, Fortunato Di Bartolo, che ha assistito in prima persona alla trasformazione di alcune delle ragazze e delle docenti che le hanno seguite. E, come ci ha detto Clara Greco, se ci sarà un bis lei ci sarà, non solo per la bellissima esperienza, ma soprattutto perché è importante continuare a parlare con i ragazzi di queste tematiche che sono proprio quelle che stanno loro più a cuore.
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.