Antonio Zarra, dopo aver letto la risposta di Mariano Rodo, vuole fare delle precisazioni su quello che voleva essere il suo messaggio
“Accolgo con piacere la considerazione del mio articolo – denuncia da parte del Sig. Mariano Rodo che ringrazio.
Penso che questa sia una buona occasione per portare all’attenzione dei cittadini e delle istituzioni temi come quello della questione giovanile, delle strutture pubbliche dedicate all’attività sportiva e delle associazioni di volontariato che si impegnano a creare esperienze di solidarietà, collaborazione e aggregazione, i quali sono tutti temi fondamentali per migliorare la vita di qualsiasi comunità cittadina e che troppo spesso finiscono nel dimenticatoio.
Temo, però, che non sia stato colto il reale contenuto della mia “denuncia”.
Ciò che con le mie parole volevo dire è che è sotto gli occhi di tutti come a Pantelleria negli ultimi anni (10/15) si stia andando verso un continuo regresso nel garantire alle giovani generazioni la possibilità di praticare sport in strutture scolastiche e, quindi, pubbliche.
I temi in cui si è concentrato il Sig. Mariano Rodo nel proprio scritto, che sono a mio parere pienamente condivisibili e sui quali sicuramente si può instaurare un dialogo che porti questi temi all’attenzione dei cittadini e delle istituzioni, non vanno a rispondere all’esigenza che la comunità pantesca ha di riprendere coscienza della propria situazione sociale e infrastrutturale.
A Pantelleria le nuove generazioni (e mi riferisco soprattutto alla fascia di età 10–17 anni) da quasi un decennio ormai non hanno più a disposizione una palestra scolastica, né alle medie né alle superiori, che permetterebbe loro di svolgere attività fisica con tutti i benefici di benessere mentale, fisico, e di capacità di stare e divertirsi con gli altri che ne conseguirebbero, e di svolgere queste attività GRATUITAMENTE.
Credo che i giovani non debbano essere presi in considerazione dalle istituzioni solo ed esclusivamente a partire dalla maggiore età in poi e solo per fargli svolgere attività volte ad ottenere un beneficio valido soltanto in ambito lavorativo e di “curriculum”.
Credo, piuttosto, che oltre a questo le nuove e giovani generazioni, prima di tutto, debbano avere la possibilità di godere degli stessi diritti delle generazioni che sono state giovani prima di loro.
In pratica, credo che dotare le scuole medie di una palestra sia una questione che meriti di essere riconosciuta come necessaria e urgente al fine di migliorare la vita di tutti i cittadini e di tutte le cittadine pantesche che vivono a Pantelleria oggi e che vivranno a Pantelleria in futuro (i nostri figli, i vostri nipoti).
Credo, inoltre, che così come in passato il campo di calcio a 11 dell’Arenella poteva essere visto come un campo al passo con i tempi ed efficiente, al giorno d’oggi non si può più considerare come tale.
Per questo motivo, credo che debba considerarsi di necessità e urgenza anche la costruzione di un nuovo campo di calcio a 11 al passo con i tempi, efficiente e che sia costruito in una zona dell’isola diversa da quella in cui è stato costruito a suo tempo il campo dell’Arenella.
Concludo dicendo che io considero fondamentale “lamentarsi” e quindi interessarsi per “riprendere coscienza” verso ciò che attorno a me accade, e cercare di descriverlo tramite la scrittura per condividere il mio personale pensiero con le persone che fanno parte della mia stessa comunitá.
Tutto ciò con l’obiettivo di instaurare un dialogo costruttivo all’interno della comunità in cui vivo e cercare di capire insieme che cosa andrebbe effettivamente a migliorare la vita di tutti e di tutte.”
Antonio Zarra
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