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La cicogna nera rimasta a Pantelleria è finalmente in salvo

Dopo due mesi di cure amorevoli, la cicogna nera ferita rimasta a Pantelleria, è stata portata in salvo all’oasi di Palermo.

La soddisfazione del Comandante Landolina delle Guardie Forestali e del Commissario Cucci del Parco Nazionale

di Fran­ce­sca Marrucci

Nel­la mat­ti­na­ta di eri si è con­clu­sa feli­ce­men­te “l’av­ven­tu­ra” pan­te­sca di un raro esem­pla­re di “Cico­gna Nigra”, così chia­ma­ta per il carat­te­ri­sti­co e raro piu­mag­gio nero,  rin­ve­nu­ta a metà otto­bre nei pres­si del resi­den­ce “Al-Qub­ba” dopo un brut­to pome­rig­gio di for­te ven­to che pro­ba­bil­men­te le avrà fat­to per­de­re l’o­rien­ta­men­to e l’ha tra­spor­ta­ta lon­ta­na dal grup­po con il qua­le sta­va effet­tuan­do la migra­zio­ne ver­so l’A­fri­ca. Dopo il suo recu­pe­ro, è sta­ta pre­sa in con­se­gna dal volon­ta­rio Lipu che fino ad ieri l’ha accudita.

In que­sto lun­go perio­do la cico­gna è sta­ta visi­ta­ta per ben due vol­te dai Vete­ri­na­ri del­l’A­sp di Tra­pa­ni per veri­fi­ca­re se aves­se pro­ble­ma­ti­che di natu­ra ala­re che le impe­dis­se­ro il recu­pe­ro fisi­co, ma per for­tu­na non è sta­to riscon­tra­to nes­sun pro­ble­ma se non un depe­ri­men­to fisico.
Duran­te la per­ma­nen­za pres­so la resi­den­za di Ansel­mo Con­so­lo, che sì è pro­di­ga­to ad accu­dir­la con­ti­nua­men­te, si è ten­ta­ta una sua rein­mis­sio­ne in liber­tà, nel­la spe­ran­za che potes­se ripren­de­re la sua rot­ta migratoria.

Pur­trop­po lo sta­to fisi­co non l’ha con­sen­ti­to in nes­su­no dei due ten­ta­ti­vi effet­tua­ti nel­lo sce­na­rio natu­ra­le del­la Fava­ra Gran­de, la zona che più è vici­na e alta, in linea d’a­ria, alla costa africana.

Alla fine con il con­tri­bu­to del Par­co Nazio­na­le di Pan­tel­le­ria ed il per­so­na­le del Cor­po Fore­sta­le che si è pro­di­ga­to pri­ma qui sul­l’i­so­la e poi a Paler­mo, si è deci­so di tra­spor­tar­la con un volo diret­to a Paler­mo al Cen­tro Regio­na­le di Recu­pe­ro del­la Fau­na Sel­va­ti­ca di Ficuz­za (CRRFS), dove ora è accu­di­ta e curata.
Que­sto raro esem­pla­re ha con­qui­sta­to tut­ti, per pri­mi pro­prio gli uomi­ni del­la Guar­dia Fore­sta­le e i tec­ni­ci del Par­co che l’han­no cir­con­da­ta, in que­sti due mesi, di atten­zio­ni continue.

 
 
 

Il Coman­dan­te del­le Guar­die Fore­sta­li, Pao­lo Lan­do­li­na, non nascon­de l’e­mo­zio­ne di aver sal­va­to que­sto splen­di­do e raro esem­pla­re di cico­gna nera: “Ci pos­sia­mo con­si­de­ra­re for­tu­na­ti ad aver­la recu­pe­ra­ta viva ed per esse­re sta­ti in gra­do, con le giu­ste atten­zio­ni, di met­ter­la nel­le con­di­zio­ni di poter sop­por­ta­re il volo di tra­sfe­ri­men­to a Paler­mo. Si trat­ta di ani­ma­li mol­to par­ti­co­la­ri e deli­ca­ti, ne sia­mo rima­sti tut­ti affascinati.”

Anche Ita­lo Cuc­ci, Com­mis­sa­rio del Par­co, con­fes­sa che chiu­de­re que­sto anno con l’e­mo­zio­ne del­la cico­gna nera, non pote­va lasciar­lo indif­fe­ren­te: “Pos­so dire che, a fine sta­gio­ne, il Par­co e Pan­tel­le­ria tut­ta chiu­do­no con una bel­la favo­la. Que­sto ani­ma­le bel­lis­si­mo e raro ha scel­to la nostra iso­la per ripo­sar­si, ma pro­ba­bil­men­te nel viag­gio ha per­so il com­pa­gno e ha avu­to qual­che inci­den­te, per­ché era feri­ta e non è più sta­ta in gra­do di ritro­va­re l’o­rien­ta­men­to ver­so l’Africa. 

Abbia­mo con­trol­la­to i suoi spo­sta­men­ti gra­zie al moni­to­rag­gio a cui è sot­to­po­sta e abbia­mo visto che Pan­tel­le­ria di fat­to non era tra le sue mete migra­to­rie usua­li. È una gran­de sod­di­sfa­zio­ne sape­re che l’ab­bia­mo sal­va­ta e che Pan­tel­le­ria è in gra­do di gesti­re ogni emer­gen­za naturale. 

Ecco, que­sto mio nuo­vo mestie­re mi ha rega­la­to una nuo­va emo­zio­ne e una nuo­va sco­per­ta con que­sto incon­tro rav­vi­ci­na­to con que­sta splen­di­da crea­tu­ra, que­sto signi­fi­ca vive­re da vici­no la natu­ra e gli ani­ma­li, come si fa in un Par­co Nazio­na­le come quel­lo di Pantelleria. 

Ringra­zio tut­te le per­so­ne che han­no con­tri­bui­to in que­sti due mesi il recu­pe­ro del­l’a­ni­ma­le, il bio­lo­go del Par­co, Andrea Bid­dit­tu, le Guar­die Fore­sta­li, Ansel­mo Con­so­lo e che ci han­no per­mes­so di por­tar­la nel­l’oa­si pro­tet­ta  di Paler­mo. È sta­ta una bel­la espe­rien­za che mi man­ca­va e chiu­de l’an­no in bel­lez­za, la bel­lez­za di que­sta mae­sto­sa cico­gna nera.”

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