Quella volta in cui Claudio Bisio, in vacanza a Pantelleria, scoprì di essere in cima alle classifiche italiane con il singolo “Rapput”
di Flavio Silvia
Nell’estate del 1991, Claudio Bisio si trovava a Pantelleria, lontano dalla frenesia cittadina e dalle notizie che accompagnavano i suoi successi professionali. Era un periodo intenso per l’attore e comico milanese: il suo singolo “Rapput”, inciso insieme a Rocco Tanica, stava scalando le classifiche italiane, e nello stesso anno Bisio aveva recitato in “Mediterraneo”, il film di Gabriele Salvatores che avrebbe vinto l’Oscar come Miglior Film Straniero nel 1992.
“Rapput” non era una canzone convenzionale. Nato come esperimento satirico, il brano ironizzava sulla scena musicale rap del periodo, giocando con cliché e parodie di testi ricchi di rime improbabili. L’accompagnamento musicale, firmato da Rocco Tanica, aggiungeva un tocco grottesco che amplificava il carattere surreale del pezzo. Il singolo, concepito quasi per gioco, aveva trovato un’immediata risposta nel pubblico, diventando un fenomeno culturale. Contro ogni previsione, “Rapput” raggiunse il vertice delle classifiche italiane, arrivando persino a superare un mostro sacro della musica internazionale come Michael Jackson.
Una serata inaspettata
Fu durante una sera, in un locale dell’isola, che accadde qualcosa di surreale. Come raccontato dallo stesso Bisio nella puntata 231 del podcast “Tintoria”, lui e i suoi amici si trovavano a un tavolo, mentre un cantante intratteneva il pubblico con il suo repertorio da piano bar. Tra i brani proposti, in mezzo a canzoni classiche italiane e internazionali, accadde l’impensabile: il pianista iniziò a cantare proprio “Rapput”.
Bisio, sorpreso, rimase ad ascoltare in silenzio. Il cantante, con ogni probabilità, non si era accorto della presenza dell’autore del brano tra il pubblico e portò avanti la sua esibizione come se nulla fosse.
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Non possedendo un cellulare, come era comune all’epoca, Bisio non aveva avuto modo di tenersi aggiornato sull’andamento del singolo. Fu proprio quell’episodio a spingerlo a contattare Rocco Tanica, il coautore del brano. Racconta di aver telefonato a Sergio (il vero nome di Rocco Tanica) per avere conferma del successo del pezzo. La telefonata, oltre all’inaspettato successo della canzone nel locale isolano, sancì per Bisio la consapevolezza che “Rapput” non solo stava andando bene, ma era diventato un vero fenomeno popolare a Pantelleria come nel resto d’Italia.
In un mondo senza cellulari e senza social network, quell’estate a Pantelleria racconta di un tempo in cui le notizie si scoprivano attraverso episodi casuali, come una canzone intonata da un pianista di un’isola lontana. L’ironia del destino volle che Claudio Bisio, autore e interprete del brano, prendesse coscienza del successo della sua opera in uno dei luoghi più distanti dai riflettori.
Pantelleria, con la sua atmosfera unica e il suo ritmo lento, divenne il teatro perfetto per un episodio che oggi sembra quasi malinconico nella sua semplicità. Quella sera, sotto il cielo pantesco, Bisio scoprì che “Rapput” era diventato parte delle voci degli altri, raggiungendo anche i luoghi più remoti.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
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