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Perso il finanziamento per il Porto di Pantelleria? Non è così!

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Porto di Pantelleria definanziato dal Cipess? Falsa notizia. Nessun allarme per l’isola, come spiega il Sindaco, si tratta di un altro progetto. Intanto la politica regionale è in allarme per gli altri progetti persi in Sicilia

di Fran­ce­sca Marrucci

È di ieri la noti­zia che tra i 79 pro­get­ti dei Pia­ni di Svi­lup­po e Coe­sio­ne can­cel­la­ti e defi­nan­zia­ti dal CIPESS (Comi­ta­to Inter­mi­ni­ste­ria­le per la Pro­gram­ma­zio­ne Eco­no­mi­ca e lo Svi­lup­po Soste­ni­bi­le) c’è anche il Por­to di Pan­tel­le­ria. Que­sta noti­zia ha allar­ma­to in mol­ti, anche per­ché a dar­la non sono sta­te solo fon­ti del­la mino­ran­za all’ARS, ma anche fon­ti del­la maggioranza.

La que­stio­ne, così come è sta­ta posta nei vari comu­ni­ca­ti stam­pa, è però da spie­ga­re bene, per­ché per quel­lo che riguar­da Pan­tel­le­ria, alme­no, l’al­lar­me è infondato.

Abbiamo sentito a questo proposito sia l’Ufficio tecnico del Comune che il Sindaco, Fabrizio D’Ancona, che ci hanno spiegato bene la situazione.

“Non si trat­ta del pro­get­to del Por­to di Pan­tel­le­ria,” spie­ga il Pri­mo Cit­ta­di­no. “Il pro­get­to di cui si par­la sape­va­mo già da tem­po che era sta­to defi­nan­zia­to, già quan­do c’e­ra anco­ra la Giun­ta Musu­me­ci. Non riguar­da il Por­to di Pan­tel­le­ria, pro­get­to che inve­ce fa par­te di un altro pro­gram­ma e per il qua­le spe­ro avre­mo pre­sto noti­zie. Que­sto pro­get­to che era ogget­to di un finan­zia­men­to di € 12.911.422,44 era sta­to inse­ri­to in un pro­gram­ma regio­na­le dei lavo­ri del 2022. Pre­ve­de­va due lavo­ri: il Molo Tosca­no e la stra­da che dal­l’ae­ro­por­to por­ta al por­to. Que­sti sono i due pro­get­ti ogget­to del definanziamento.”

Una perdita per l’isola?

“Non direi. Il pro­get­to del­la stra­da è sta­to inse­ri­to in un nuo­vo pro­gram­ma il cui accor­do è sta­to fir­ma­to dal­la Regio­ne pro­prio lo scor­so mese, il Molo Tosca­no si ripre­sen­te­rà in qual­che altro pro­get­to. Nien­te allar­mi­smi, il pro­get­to del Por­to è un’al­tra cosa.”

Le reazioni della politica regionale

Nes­sun allar­me per Pan­tel­le­ria, quin­di, ma alcu­ni dei pro­get­ti defi­nan­zia­ti in Sici­lia sono dav­ve­ro impor­tan­ti e la deci­sio­ne di boc­ciar­li non pote­va non susci­ta­re pole­mi­che. Nel­la sola Pro­vin­cia di Tra­pa­ni sono ben 8 i pro­get­ti che han­no subi­to lo stes­so desti­no e le rea­zio­ni del­la poli­ti­ca non si sono fat­te attendere.

Il per­ché sia­no sta­ti ogget­ti di que­sta dra­sti­ca decur­ta­zio­ne è pre­sto det­to: non sono sta­te rea­liz­za­te le «obbli­ga­zio­ni giu­ri­di­ca­men­te vin­co­lan­ti» nel 2022 e nel 2023, cioè non è sta­ta rispet­ta­ta la tem­pi­sti­ca di rea­liz­za­zio­ne dei pro­get­ti. Una que­stio­ne ammi­ni­stra­ti­va, quin­di, a cui i vari grup­pi poli­ti­ci regio­na­li cer­ca­no di tro­va­re una soluzione.

Cristina Ciminnisi del M5S

«L’ennesimo fal­li­men­to del cen­tro­de­stra sici­lia­no – ha com­men­ta­to la depu­ta­ta regio­na­le Tra­pa­ne­se del M5S, Cri­sti­na Cimin­ni­si, vice­pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne esa­me del­le atti­vi­tà del­la UE all’ARS -. Il pre­si­den­te Rena­to Schi­fa­ni può, a buon dirit­to, riven­di­ca­re con­ti­nui­tà con il pre­ce­den­te gover­no di Nel­lo Musu­me­ci, sul qua­le rica­do­no le mag­gio­ri respon­sa­bi­li­tà per que­sta enne­si­ma occa­sio­ne per­sa per la Sici­lia. Nep­pu­re uno strac­cio di car­ta è sta­to pre­sen­ta­to per con­sen­ti­re l’accesso di que­sti pro­get­ti ai finan­zia­men­ti PSC».

«È para­dos­sa­le – con­ti­nua Cimin­ni­si – ascol­ta­re il Pre­si­den­te del­la Regio­ne par­la­re di aumen­to del PIL del­la Sici­lia, di mira­bo­lan­ti risul­ta­ti eco­no­mi­ci e all’indomani esse­re smen­ti­to non da una dichia­ra­zio­ne poli­ti­ca dell’opposizione, ma dal­la Gaz­zet­ta Uffi­cia­le del­la Repub­bli­ca che ha cer­ti­fi­ca­to il defi­nan­zia­men­to di 338 milio­ni di euro pub­bli­can­do l’impietoso elen­co sti­la­to dal CIPESS di ope­re che non saran­no mai rea­liz­za­te. Tra i pro­get­ti che rimar­ran­no solo nel libro dei sogni e del­le dichia­ra­zio­ni da cam­pa­gna elet­to­ra­le di Schi­fa­ni, Musu­me­ci e soci, l’atteso aggior­na­men­to del Pia­no rego­la­to­re por­tua­le di Tra­pa­ni, il polo tec­no­lo­gi­co per il trat­ta­men­to di rifiu­ti di Castel­ve­tra­no, il por­to di Pan­tel­le­ria, solo per citar­ne alcuni». 

«Il rischio che nell’immediato futu­ro, già nel pros­si­mo mese di gen­na­io, si per­da­no altri finan­zia­men­ti è con­cre­to – chio­sa la depu­ta­ta tra­pa­ne­se -. Il M5S si atti­ve­rà, a livel­lo nazio­na­le, per­ché que­sti finan­zia­men­ti sia­no ripro­gram­ma­ti e desti­na­ti nuo­va­men­te alla Sici­lia, visto che han­no uno spe­ci­fi­co vin­co­lo di uti­liz­za­zio­ne nel­le aree del mezzogiorno». 

Que­sti nel det­ta­glio i pro­get­ti defi­nan­zia­ti in Pro­vin­cia di Tra­pa­ni ed il loro ammontare

Roberta Schillaci del M5S

È dav­ve­ro inac­cet­ta­bi­le che la Sici­lia per­da anco­ra risor­se che era­no sta­te asse­gna­te per varie emer­gen­ze, ma soprat­tut­to per ridur­re il gap infra­strut­tu­ra­le con il resto del Pae­se. 338 milio­ni di euro sareb­be­ro potu­ti ser­vi­re per boni­fi­che, inva­si e pro­get­ti cul­tu­ra­li. In par­ti­co­la­re le risor­se defi­nan­zia­te dal Cipess pote­va­no esse­re impie­ga­te per com­bat­te­re il dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co e per l’emergenza idri­ca. Ave­va­no già lan­cia­to l’allarme chie­den­do con un ordi­ne del gior­no all’Ars di isti­tui­re una cabi­na di regia sui fon­di Psc”. Lo affer­ma Rober­ta Schil­la­ci, vice capo­grup­po del Movi­men­to Cin­que­stel­le all’Assemblea regio­na­le siciliana.

Salvatore Geraci della Lega

“Crea­re subi­to una strut­tu­ra di mis­sio­ne per non per­de­re ulte­rio­ri risor­se del Psc e tro­va­re una solu­zio­ne pon­te per recu­pe­ra­re le ope­re defi­nan­zia­te a cau­sa dei ritar­di. Ci sono i mar­gi­ni per un’interlocuzione con il mini­ste­ro per la Coe­sio­ne e il sud al fine di tro­va­re le solu­zio­ni uti­li. E se ci sono respon­sa­bi­li­tà a livel­lo loca­le, il gover­no regio­na­le nomi­ni dei com­mis­sa­ri ad acta affin­ché si pon­ga­no in esse­re le obbli­ga­zio­ni giu­ri­di­ca­men­te rile­van­ti (Ogv) per acce­de­re ai finan­zia­men­ti. Chie­de­re­mo al pre­si­den­te del­la Regio­ne Schi­fa­ni di avvia­re subi­to un con­fron­to con il gover­no nazio­na­le e il Cipess”. Lo affer­ma Sal­vo Gera­ci, capo­grup­po del­la Lega all’Assemblea regio­na­le siciliana.

Antonio Nicita del Pd

«In tem­pi di vac­che magre, la noti­zia è scon­vol­gen­te in sé, ma lo è ancor di più per­ché a leg­ge­re l’elenco con­te­nu­to nel­la deli­be­ra del Cipess, si sco­pre che tra i pro­get­ti defi­nan­zia­ti per sem­pre ce ne sono alcu­ni che avreb­be­ro miglio­ra­to la dram­ma­ti­ca situa­zio­ne del­la sic­ci­tà in Sici­lia. Stia­mo par­lan­do del­la diga Disue­ri di Gela (20 milio­ni per­si), del­la mes­sa in sicu­rez­za dell’invaso di Rosa­ma­ri­na di Cac­ca­mo (2 milio­ni), del­la siste­ma­zio­ne di vasche e cana­li del­le dighe Oli­vo, Scia­gua­na e Vil­la­ro­sa nell’ennese (450 mila euro). Altri ingen­ti lavo­ri, ormai sal­ta­ti, avreb­be­ro riguar­da­to la gestio­ne dei rifiu­ti, l’illuminazione, il rifa­ci­men­to di stra­de. È evi­den­te che la destra non sa gover­na­re e anche in tem­pi di vac­che magre non fa altro che disper­de­re, e per sem­pre, i fon­di euro­pei. A que­sto pun­to chie­dia­mo alla mag­gio­ran­za di cen­tro­de­stra, al gover­no del Pae­se del­la Regio­ne Sici­lia­na e del­la cit­tà di Paler­mo come inten­da pro­ce­de­re per evi­ta­re che i cit­ta­di­ni paghi­no un prez­zo sala­tis­si­mo per le inca­pa­ci­tà e le ina­dem­pien­ze del­le loro amministrazioni».

Nino Minardo della Lega

“In Sici­lia ser­vi­reb­be un meto­do Musk e la crea­zio­ne di un Dipar­ti­men­to per l’efficienza gover­na­ti­va sul­la fal­sa­ri­ga di quan­to ha in men­te la nuo­va Ammi­ni­stra­zio­ne ame­ri­ca­na. Al net­to del­le bat­tu­te la noti­zia del defi­nan­zia­men­to da par­te del Cipess di 79 pro­get­ti del­le Regio­ne e del­le tre Cit­tà metro­po­li­ta­ne impo­ne una rifles­sio­ne sull’efficienza del­la mac­chi­na ammi­ni­stra­ti­va sici­lia­na. In qual­sia­si azien­da pri­va­ta se qual­cu­no aves­se per­so 338 milio­ni come mini­mo sareb­be sta­to mes­so alla por­ta. Il Pre­si­den­te del­la Regio­ne nei gior­ni scor­si ha annun­cia­to un pro­fon­do rin­no­va­men­to dei ver­ti­ci dell’Amministrazione regio­na­le, un approc­cio che con­di­vi­do, soprat­tut­to per l’aspetto gene­ra­zio­na­le, ma che cre­do non sarà suf­fi­cien­te a garan­ti­re alti livel­li di effi­cien­za. Ser­ve una for­ma di vigi­lan­za per evi­ta­re inef­fi­cien­ze e che la nostra ter­ra per­da anco­ra risor­se preziose.”

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