Transizione energetica, il cammino condiviso tra Politecnico e Pantelleria

Transizione energetica, il cammino condiviso tra Politecnico e Pantelleria

03/01/2025 0 Di Redazione

Transizione energetica, il cammino condiviso tra Politecnico e Pantelleria

Quel­la tra il Poli­tec­ni­co e il Comu­ne di Pan­tel­le­ria è una sto­ria di buo­na col­la­bo­ra­zio­ne tra ricer­ca e isti­tu­zio­ne loca­le. Una sto­ria che deve esse­re cono­sciu­ta e che, soprat­tut­to, può esse­re repli­ca­ta in altre aree ita­lia­ne. Una sto­ria di suc­ces­so di una ormai lun­ga col­la­bo­ra­zio­ne basa­ta sul­la volon­tà del­le per­so­ne e sull’utilità per il ter­ri­to­rio di una serie di ricer­che dell’Ateneo. Tema prin­ci­pa­le: l’ener­gia.

Sal­va­to­re Gam­bi­no – respon­sa­bi­le dell’Ufficio “Lavo­ri Pub­bli­ci, ener­gia e Ambien­te” dell’Amministrazione comu­na­le Pan­te­sca – spie­ga come la col­la­bo­ra­zio­ne sia nata nel 2009 da una serie di spe­ri­men­ta­zio­ni sul moto ondo­so e sul ven­to in vir­tù del­la par­ti­co­la­re col­lo­ca­zio­ne dell’isola. “Dal­le pri­me ricer­che la col­la­bo­ra­zio­ne è anda­ta avan­ti con un reci­pro­co scam­bio di van­tag­gi – com­men­ta Gam­bi­noPan­tel­le­ria ha sem­pre rice­vu­to dal Poli­tec­ni­co una pun­tua­le assi­sten­za scien­ti­fi­ca e tec­ni­ca che dif­fi­cil­men­te avreb­be potu­to ave­re in altro modo”. Un lavo­ro che è anda­to anche al di là degli aspet­ti scien­ti­fi­ci e tec­ni­ci lega­ti all’energia. Gam­bi­no infat­ti aggiun­ge: “Una nostra par­ti­co­la­re mani­fe­sta­zio­ne musi­ca­le è diven­ta­ta inte­ra­men­te green pro­prio per­ché ha frui­to di un impian­to foto­vol­tai­co di pro­du­zio­ne di ener­gia instal­la­to su un edi­fi­cio comu­na­le”.

Enri­co Giglio, asse­gni­sta di ricer­ca del Dipar­ti­men­to di Inge­gne­ria Mec­ca­ni­ca e Aero­spa­zia­le-DIMEAS e mem­bro del MORE­ner­gy Lab che ha segui­to le atti­vi­tà, pre­ci­sa che per quan­to riguar­da le ricer­che attor­no al tema dell’energia, il pun­to di svol­ta più impor­tan­te è con­si­sti­to nel lavo­ro, ini­zia­to nel 2019, per arri­va­re ad una Agen­da per la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca dell’isola. “L’Ue ha costi­tui­to da tem­po un Segre­ta­ria­to che sup­por­ta la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca del­le iso­le euro­pee, lavo­ran­do su ter­ri­to­ri suscet­ti­bi­li più di altri nei con­fron­ti dei pro­ces­si di tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca – spie­ga GiglioPan­tel­le­ria è sem­pre risul­ta­ta tra i ter­ri­to­ri sele­zio­na­ti nell’ambito del pro­gram­ma Clean Ener­gy for EU Islands, con il sup­por­to dell’Ateneo”. Oggi l’Agenda per la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca di Pan­tel­le­ria è una real­tà che sta dan­do i suoi frutti.

La col­la­bo­ra­zio­ne tra il Poli­tec­ni­co e l’Amministrazione comu­na­le Pan­te­sca ha inol­tre avu­to, e ha tutt’ora, note­vo­li risvol­ti socia­li. La reda­zio­ne dell’Agenda, ad esem­pio, è sta­ta resa pos­si­bi­le anche da una con­sul­ta­zio­ne pub­bli­ca e un pro­ces­so par­te­ci­pa­ti­vo impor­tan­te. Più in gene­ra­le, la popo­la­zio­ne dell’isola è sta­ta coin­vol­ta nel­le rile­va­zio­ni e nel­le inda­gi­ni sul campo. 

Tra i pro­get­ti rea­liz­za­ti con la par­te­ci­pa­zio­ne del­la popo­la­zio­ne, anche un’iniziativa nell’ambito del pro­get­to euro­peo “Wim­by – Wind in my bac­kyard” che ha coin­vol­to nume­ro­si cit­ta­di­ni in una serie di incon­tri dedi­ca­ti alla cono­scen­za di stru­men­ti per la valu­ta­zio­ne degli impat­ti per la pro­du­zio­ne da eoli­co Di note­vo­le inte­res­se per l’isola anche il pro­get­to RETRIEVE, che ha stu­dia­to solu­zio­ni per la gene­ra­zio­ne di ener­gia rin­no­va­bi­le attra­ver­so il riu­ti­liz­zo di siti abbandonati. 

Gam­bi­no con­clu­de: “Attra­ver­so il Poli­tec­ni­co di Tori­no abbia­mo avu­to anche l’opportunità di valo­riz­za­re le nostre ere­di­tà sto­ri­che, ad esem­pio la par­ti­co­la­re archi­tet­tu­ra dei dam­mu­si, che testi­mo­nia­no la sen­si­bi­li­tà all’ambiente e al recu­pe­ro dell’energia che a Pan­tel­le­ria è sem­pre esi­sti­ta”

Il Sin­da­co di Pan­tel­le­ria Fabri­zio D’Ancona sin­te­tiz­za così il valo­re del­la col­la­bo­ra­zio­ne Il nostro obiet­ti­vo è sta­to fin dall’inizio quel­lo di ren­de­re Pan­tel­le­ria un esem­pio vir­tuo­so di soste­ni­bi­li­tà ener­ge­ti­ca. Gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne con il Poli­tec­ni­co di Tori­no, non solo abbia­mo intra­pre­so un per­cor­so di inno­va­zio­ne tec­no­lo­gi­ca, ma abbia­mo anche costrui­to un model­lo che coniu­ga tute­la ambien­ta­le e svi­lup­po eco­no­mi­co e socia­le. Que­sto pro­get­to rap­pre­sen­ta una spe­ran­za con­cre­ta per tut­te le pic­co­le comu­ni­tà insu­la­ri che voglio­no intra­pren­de­re la stra­da del­la tran­si­zio­ne energetica”. 

Il lavo­ro che svol­gia­mo sul cam­po in col­la­bo­ra­zio­ne con le Pub­bli­che Ammi­ni­stra­zio­ni arric­chi­sce la ricer­ca del nostro Ate­neo, per­met­ten­do­ci di svi­lup­pa­re solu­zio­ni più pron­te per rispon­de­re alle neces­si­tà del­la socie­tà – affer­ma la pro­fes­so­res­sa Giu­lia­na Mat­tiaz­zo, Vice­ret­tri­ce per l’innovazione scien­ti­fi­co-tec­no­lo­gi­ca – Il pre­zio­so sup­por­to degli Enti loca­li che ci affian­ca­no nell’approccio ai pro­ble­mi e nel­la matu­ra­zio­ne del­le idee, for­nen­do­ci una pro­spet­ti­va arric­chi­ta dal­le dif­fi­col­tà che affron­ta­no quo­ti­dia­na­men­te nel­la gestio­ne del ter­ri­to­rio, influen­za­no posi­ti­va­men­te il nostro pun­to di vista, a vol­te più distan­te da que­ste sfi­de pra­ti­che. Que­ste ini­zia­ti­ve, inol­tre, con­tri­bui­sco­no alla for­ma­zio­ne di una nuo­va gene­ra­zio­ne di pro­fes­sio­ni­sti, con­sa­pe­vo­li che svi­lup­pa­re solu­zio­ni otti­ma­li rap­pre­sen­ta solo una par­te del nostro lavo­ro. Tale pro­ces­so, infat­ti, deve esse­re com­ple­ta­to da una fase cru­cia­le di stu­dio del­le stra­te­gie per imple­men­ta­re le solu­zio­ni nei con­te­sti ter­ri­to­ria­li”.

Entram­be le isti­tu­zio­ni con­cor­da­no però che il lavo­ro è tutt’altro che con­clu­so: nel­le inten­zio­ni del­le due par­ti, oltre all’applicazione dell’Agenda per la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca, vi sono altre ricer­che ma anche la volon­tà di repli­ca­re quan­to fat­to in ter­ri­to­ri dif­fe­ren­ti. È il caso di un pro­get­to per la valo­riz­za­zio­ne del patri­mo­nio edi­le attra­ver­so l’uso dell’energia minieo­li­ca che è in cor­so e potreb­be esse­re espor­ta­to su altre iso­le, a par­ti­re da Lampedusa.

Poli­tec­ni­co di Torino


Foto di coper­ti­na: Work­shop del pro­get­to WIMBY tenu­to­si a Pan­tel­le­ria dal 16 al 20 set­tem­bre 2024