Pantelleria: un progetto sperimentale per la coltivazione del tartufo

Pantelleria: un progetto sperimentale per la coltivazione del tartufo

14/02/2025 0 Di Redazione

Pantelleria: un progetto sperimentale per la coltivazione del tartufo

L’iniziativa è realizzata dal Parco di Pantelleria, il Comune di Pantelleria, il Co.Re.Ta.S, l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura e l’Università di Palermo

 

Pren­de­rà il via nel­le pros­si­me set­ti­ma­ne un’attività di ricer­ca scien­ti­fi­ca che pre­ve­de la rea­liz­za­zio­ne di pro­ve spe­ri­men­ta­li di col­ti­va­zio­ne del tar­tu­fo, attra­ver­so la mico­riz­za­zio­ne di pian­te otte­nu­te da mate­ria­le di pro­pa­ga­zio­ne autoc­to­no. Il pro­get­to è rea­liz­za­to dall’Ente Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria, in col­la­bo­ra­zio­ne con il Comu­ne di Pan­tel­le­ria, il Coor­di­na­men­to Regio­na­le Tar­tu­fi Sici­lia (Co.Re.Ta.S) dell’Assessorato Regio­na­le dell’Agricoltura e l’Università di Palermo.

L’o­biet­ti­vo dell’iniziativa, sug­ge­ri­ta dal Com­mis­sa­rio del Par­co Ita­lo Cuc­ci, è di esplo­ra­re nuo­ve oppor­tu­ni­tà per lo svi­lup­po dell’economia pan­te­sca, diver­si­fi­can­do le pro­du­zio­ni agri­co­le e valo­riz­zan­do in modo soste­ni­bi­le le risor­se del ter­ri­to­rio. La spe­ri­men­ta­zio­ne riguar­de­rà esclu­si­va­men­te i ter­re­ni agri­co­li pri­va­ti, esclu­den­do a prio­ri qual­sia­si uti­liz­za­zio­ne futu­ra nel­le aree dema­nia­li bosca­te per la ricer­ca e la rac­col­ta di fun­ghi ipo­gei. Al momen­to è nota a Pan­tel­le­ria la sola pre­sen­za di Tuber pan­ni­fe­rum, spe­cie non com­me­sti­bi­le di cui è vie­ta­to il com­mer­cio ai sen­si del­l’art. 2 del­la L. 752/1985 “Nor­ma­ti­va qua­dro in mate­ria di rac­col­ta e com­mer­cio dei tar­tu­fi fre­schi o con­ser­va­ti desti­na­ti al con­su­mo”, rece­pi­ta dal­la Regio­ne Sici­lia­na con L.R. n. 35/2020.
Il pri­mo step del­la ricer­ca sarà un’at­ten­ta valu­ta­zio­ne dell’incidenza ambien­ta­le, per indi­vi­dua­re pos­si­bi­li inter­fe­ren­ze sugli eco­si­ste­mi dell’isola dovu­te all’introduzione di fun­ghi ipo­gei alloctoni.