Site icon Pantelleria Notizie - Punto a Capo Online

Ritardi negli esami istologici Asp Trapani. Ciminnisi (M5S): inaccettabili

Ritardi negli esami istologici Asp Trapani. Ciminnisi (M5S): «inaccettabile che la lentezza della risposta sanitaria possa determinare l’esito di una vita umana».

Tra­pa­ni, 28 feb­bra­io 2025 «Mesi e mesi per refer­ta­re esa­mi isto­lo­gi­ci, non è solo inac­cet­ta­bi­le, è let­te­ral­men­te scan­da­lo­so. Così si met­te in peri­co­lo la vita dei pazien­ti che potreb­be­ro ave­re i risul­ta­ti degli esa­mi quan­do la loro salu­te è ormai irri­me­dia­bil­men­te com­pro­mes­sa. Voglia­mo cono­sce­re qual è la situa­zio­ne non solo nel Tra­pa­ne­se, ma in tut­ta la Sici­lia. L’as­ses­so­re Farao­ni ven­ga a rife­ri­re in com­mis­sio­ne Salu­te all’Ars».

Lo affer­ma­no il capo­grup­po del M5S All’Ars Anto­nio De Luca e la depu­ta­ta Cri­sti­na Cimin­ni­si in rife­ri­men­to ai recen­ti casi, denun­cia­ti dai media, di gros­si ritar­di nel­la refer­ta­zio­ne di esa­mi isto­lo­gi­ci ad una don­na di Maza­ra del Val­lo e ad un uomo di Sale­mi, che han­no dovu­to aspet­ta­re rispet­ti­va­men­te 8 e 4 mesi per ave­re l’e­si­to che atten­de­va­no con ansia. La don­na, il cui tumo­re nel frat­tem­po sareb­be anda­to in meta­sta­si, ha pre­sen­ta­to una denun­cia alla Pro­cu­ra di Marsala.

«È inac­cet­ta­bi­le - dice Cri­sti­na Cimin­ni­si – che la len­tez­za del­la rispo­sta sani­ta­ria pos­sa deter­mi­na­re l’e­si­to di una vita uma­na. La man­can­za di effi­cien­za ormai sem­bra anda­re oltre sin­go­li casi, gene­ran­do una costan­te pre­oc­cu­pa­zio­ne nei cit­ta­di­ni che si affi­da­no al siste­ma sani­ta­rio regio­na­le per la pro­pria vita e quel­la dei loro cari. Ci scon­tria­mo ogni gior­no con una real­tà sani­ta­ria in cui i cit­ta­di­ni del Tra­pa­ne­se non han­no un acces­so tem­pe­sti­vo alle cure e, come se non fos­se già abba­stan­za gra­vo­so affron­ta­re una bat­ta­glia con­tro pato­lo­gie spes­so mol­to serie, si aggiun­ge il para­dos­so di un’or­ga­niz­za­zio­ne sani­ta­ria che met­te a rischio la vita dei pazien­ti».

«Quan­to acca­du­to – dice Anto­nio De Luca - è la car­ti­na di tor­na­so­le di una sani­tà ormai al col­las­so e che pro­prio in que­sti gior­ni le clas­si­fi­che mini­ste­ria­li, in rela­zio­ne al moni­to­rag­gio dei livel­li essen­zia­li di assi­sten­za, rele­ga­no alle ulti­mis­si­me posi­zio­ni in Ita­lia. Se il gover­no dedi­cas­se meno tem­po alla lot­tiz­za­zio­ne del­le pol­tro­ne e più tem­po al miglio­ra­men­to del­la qua­li­tà del­l’as­si­sten­za, for­se potrem­mo spe­ra­re di risa­li­re la chi­na. Inve­ce dob­bia­mo fare i con­ti, con inac­cet­ta­bi­le fre­quen­za, con epi­so­di di mala­sa­ni­tà che costi­tui­sco­no solo la pun­ta del­l’i­ce­berg di un siste­ma qua­si al disar­mo e con le immor­ta­li liste d’at­te­sa per le visi­te e gli esa­mi stru­men­ta­li. Su que­sto ver­san­te atten­dia­mo con ansia le rigo­ro­se veri­fi­che pro­mes­se da Schi­fa­ni a cui ricor­dia­mo l’im­pe­gno da lui stes­so spon­ta­nea­men­te assun­to di licen­zia­re quei mana­ger che doves­se­ro dimo­strar­si inca­pa­ci di abbat­te­re le liste d’at­te­sa allo sca­de­re di un anno dal­la pro­pria nomi­na, ter­mi­ne che sca­drà tra qual­che mese»

Exit mobile version