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Pantelleria, a Scauri grande partecipazione per l’altarino di San Giuseppe
20/03/2025Benedetto l’altarino di San Giuseppe al Circolo Agricolo di Scauri: ecco il video dell’evento e l’intervista a chi mantiene viva la tradizione
di Tatiana Brignone
Martedì 18 marzo si è tenuta al Circolo Agricolo di Scauri la benedizione dell’altarino di San Giuseppe. L’evento ha visto la partecipazione del Presidente del Circolo Salvino Marino, di don Ramesh e del sindaco Fabrizio D’Ancona.
La cerimonia ha preso avvio con i saluti del Presidente Salvino Marino, che ha ribadito l’unità d’intenti che ha caratterizzato la costruzione dell’altarino di San Giuseppe: “portare sempre avanti la tradizione”.
La parola è, poi, passata a don Ramesh, il quale ha ricordato: “Ancora oggi, a distanza di secoli, nella vostra isola vengono realizzati gli altarini di San Giuseppe. Vengono realizzati con amore e con attenzione da uomini e donne devoti a San Giuseppe”.
Dopo la benedizione dell’altarino, il Presidente Marino ha aggiunto: “Non è facile fare una struttura del genere, perché ci vuole anche dedizione, ci vuole il sapere: non è da tutti farlo. Noi abbiamo creato questo e spero che si creerà anche in altre strutture, per far vedere quello che effettivamente c’era una volta a Pantelleria al turista e alle persone locali. Questa è una cosa importante per l’isola, perché se perdiamo le tradizioni non abbiamo più nulla.”
Per raggiungere questo obiettivo, l’altarino di San Giuseppe sarà visitabile fino a Pasqua: infatti, grazie ai componenti del Centro Seconda e Terza Età, il Circolo Agricolo di Scauri resterà aperto al pubblico la mattina, il pomeriggio e la sera.
La cerimonia è proseguita con l’intervento del sindaco Fabrizio D’Ancona, che ha espresso riconoscenza nei confronti dei membri del Circolo per la loro attiva e continua collaborazione. Il primo cittadino ha, poi, raccontato un aneddoto personale sulla tradizione degli altarini e ha riaffermato l’importanza e la potenzialità, anche dal punto di vista turistico, di: “Rappresentare all’esterno del nostro territorio che Pantelleria ha ancora radici profonde e, tra queste, c’è la rappresentazione della festività di San Giuseppe “.
L’evento si è concluso con l’ampio e dettagliato elenco dei ringraziamenti, letto dal Presidente Marino tra gli applausi della gremita sala del Circolo.
Dopo la galleria di immagini, troverete la nostra intervista alle signore Antonia Lo Pinto e Fortuna Ferrandes.
Signora Lo Pinto, lei ci è stata indicata come la veterana del gruppo. Che cosa significa questa tradizione per lei?
Questa è una tradizione che è stata sempre, sempre fatta: sono convinta che bisogna rispettarla e proseguirla. Noi speriamo che tutti i ragazzi che stanno crescendo adesso la continueranno: io ho sempre fatto il San Giuseppe da giovane.
Signora Ferrandes, lei che cosa ricorda di questa tradizione?
Quando ero ragazza, andavamo a visitare tutti gli altarini: non se ne faceva solo uno, ma si facevano in molte case. Quindi noi, il giorno di San Giuseppe o i giorni a seguire, li andavamo a visitare tutti. Naturalmente, ciascuno era diverso dall’altro, quindi la nostra curiosità stava anche nel fare il paragone tra quale fosse più piccolo, quale fosse più grande e in quale ci fossero più elementi: era naturale. Questo altarino ha una struttura abbastanza grande. Solitamente, nelle case si realizzavano altarini più piccoli: si faceva nella camera da letto, la famosa “camera”, che offriva, ovviamente, uno spazio più piccolo di quello di un circolo. Quindi, magari, l’altarino era più piccolino, ma era, allo stesso modo, davvero carino.
Signora Ferrandes, c’è un dettaglio della composizione e della costruzione dell’altarino che ha sempre amato più degli altri?
Forse le statue e la scelta delle statue: credo sia sempre stata la mia parte preferita. Mi ricordo che, quando ero ragazza, mia nonna aveva delle statue di animaletti, che prestava a tutte le signore. Purtroppo ora sono andati perduti, ma ricordo bene i cerbiatti, la Madonnina e le statue che lei prestava sempre nel periodo di San Giuseppe a chi faceva il San Giuseppe. Poi, la parte più classica e bella, invece, sono questi pani: guardate un po’ che opera d’arte! Sono veramente, veramente belli.
Mentre le signore rispondono alle nostre domande, gettano dei piccoli sguardi al grande altarino: i loro occhi brillano di mille storie di una tradizione, custodite da ogni piega dei merletti devoti a San Giuseppe.
ECCO UN BREVE RIASSUNTO VIDEO:

Tatiana Brignone frequenta il Liceo scientifico a Pantelleria. Le sue passione sono la lettura, la scrittura e la musica.