Anno Giubilare a Pantelleria: aperta la Porta Santa alla Margana

Anno Giubilare a Pantelleria: aperta la Porta Santa alla Margana

31/03/2025 0 Di Redazione

Aperto l’Anno giubilare: celebrazione al Santuario della Margana a Pantelleria

Aper­tu­ra dell’Anno giu­bi­la­re 2025 al San­tua­rio Madon­na del­la Mar­ga­na, saba­to 29 mar­zo, sull’isola di Pan­tel­le­ria. La cele­bra­zio­ne era in pro­gram­ma qual­che set­ti­ma­na addie­tro ma è sta­ta rin­via­ta a ieri a cau­sa del mal­tem­po. Il Vesco­vo mon­si­gnor Ange­lo Giur­da­nel­la ha aper­to la por­ta del San­tua­rio e ha pre­sie­du­to la cele­bra­zio­ne euca­ri­sti­ca. «Pan­tel­le­ria è una scuo­la di mitez­za evan­ge­li­ca che aiu­ta a rimo­ti­var­si con­ti­nua­men­te, a non per­de­re la spe­ran­za, a lot­ta­re e pre­pa­ra­re per te poi pos­si­bi­li impre­vi­sti. Mitez­za e capa­ci­tà di pre­vi­sio­ne che aiu­ta ad acco­glie­re prov­vi­so­rie­tà e impre­vi­sto come una sor­te di espe­rien­ze del limi­te», ha det­to il Vesco­vo, facen­do rife­ri­men­to al sen­so di «ras­se­gna­zio­ne mite e abi­tu­di­ne» col qua­le i pan­te­schi han­no accol­to il rin­vio del­la ceri­mo­nia per il maltempo.

«L’Anno san­to, pel­le­gri­ni di spe­ran­za, met­te in cam­po la gra­zia (il vitel­lo gras­so), supe­ran­do la giu­sti­zia (il capret­to), e gua­ren­do l’istinto (i por­ci) – ha det­to il Vesco­vo nell’Omelia – non pos­sia­mo pen­sa­re che la mise­ri­cor­dia di Dio si fac­cia spa­ven­ta­re dal­la nostra mise­ria. Il pec­ca­to allon­ta­na noi dal padre, ma no Lui da noi. Il vitel­lo gras­so è per il figlio mino­re che “era mor­to ed è tor­na­to in vita” ma alla festa è tor­na­ta l’intera fami­glia, com­pre­so il figlio maggiore».

La Mar­ga­na è la pro­tet­tri­ce dei cam­pi, in un’isola in cui l’agricoltura è eroi­ca, così come gli agri­col­to­ri: «per­ché dan­no alla ter­ra il pro­prio chi­nar­si per­ché pos­sa por­ta­re frut­to, pos­sa dare vita. È un rivol­ger­si ver­so il bas­so del­la ter­ra fin dove sor­ge la vita come nutri­men­to. L’abitudine vir­tuo­sa e umi­le alla ter­ra. La vir­tù più bel­la per uomi­ni e don­ne cir­con­da­ti dal mare, i cui vol­ti sono sca­va­ti dal sale e dal mare e nei cui sol­chi abi­ta il ven­to», è un altro pas­sag­gio dell’Omelia del Vesco­vo. Alla ceri­mo­nia han­no pre­so par­te auto­ri­tà civi­li e mili­ta­ri, sei pre­sbi­te­ri, il dia­co­no per­ma­nen­te sull’isola, le suo­re, le cora­li del­le tre par­roc­chie, gli scou­ts con i capi, i ragaz­zi del­la cate­che­si e tan­tis­si­mi fedeli.

Dio­ce­si di Maza­ra del Vallo

Don Vincenzo

Imma­gi­ni del­la Dio­ce­si e del Coro SS Salvatore