Chiudono tre supermercati a Pantelleria: preoccupazione e rabbia

Chiudono tre supermercati a Pantelleria: preoccupazione e rabbia

09/04/2025 0 Di Francesca Marrucci

Chiudono tre supermercati a Pantelleria Centro, si spera si salvi il quarto. La preoccupazione della gente, la rabbia di chi è rimasto senza lavoro, ma come ci spiega il Sindaco, forse chiusa una porta, si aprirà un portone…

di Fran­ce­sca Marrucci

La noti­zia si è dif­fu­sa ieri in poche ore e tut­ti ne par­la­va­no, più o meno sot­to­vo­ce. Han­no chiu­so ben tre super­mer­ca­ti lega­ti ad uno stes­so pro­prie­ta­rio che, sem­bra, sia agli arre­sti domi­ci­lia­ri per serie que­stio­ni finan­zia­rie. Il quar­to super­mer­ca­to, sem­pre del­la stes­sa pro­prie­tà for­se si sal­ve­rà. È da vedere.

A pre­scin­de­re dal­le vicen­de giu­di­zia­rie del­la pro­prie­tà che saran­no poi accer­ta­te dal­la magi­stra­tu­ra, c’è un fat­to che pre­oc­cu­pa di più la popo­la­zio­ne pan­te­sca: quan­te fami­glie che già per­ce­pi­va­no a sin­ghioz­zo lo sti­pen­dio da un po’ si tro­va­no ora sen­za lavoro?

Un pro­ble­ma non da poco, per­ché in un’i­so­la le pos­si­bi­li­tà di tro­va­re lavo­ro in alter­na­ti­va, anche non neces­sa­ria­men­te nel­lo stes­so set­to­re, come ben si sa, sono scarse.

Ma non solo que­sto. Di fat­to così tre degli eser­ci­zi com­mer­cia­li più gran­di di Pan­tel­le­ria cen­tro han­no chiu­so, e sta­mat­ti­na le ser­ran­de tri­ste­men­te abbas­sa­te non lascia­va­no spa­zio ad inter­pre­ta­zio­ni pur­trop­po, e per l’i­so­la che attual­men­te già fati­ca­va a rispon­de­re alla doman­da inter­na, ora la situa­zio­ne si pre­sen­ta ancor più grave.

Imma­gi­nia­mo cosa suc­ce­de­rà quan­do arri­ve­ran­no i turi­sti. La situa­zio­ne, così com’è ora, sareb­be insostenibile.

Tra l’al­tro, già dopo la chiu­su­ra del­la Macel­le­ria del­le Sorel­le Pavia, per moti­vi total­men­te diver­si e sen­za alcu­no stra­sci­co giu­di­zia­rio, pre­ci­sia­mo­lo, un vuo­to for­te si è crea­to e la sola Macel­le­ria Mac­cot­ta non rie­sce a sod­di­sfa­re le esi­gen­ze del­l’in­te­ra iso­la. Insom­ma, più pas­sa il tem­po più i pan­te­schi sono pena­liz­za­ti e isolati.

Il fat­to di aver per­mes­so negli anni di con­cen­tra­re nel­le mani di un uni­co pro­prie­ta­rio tan­ti eser­ci­zi com­mer­cia­li dedi­ca­ti soprat­tut­to ai gene­ri ali­men­ta­ri, non apren­do ad altra con­cor­ren­za se non quel­la già pre­sen­te, non ha tenu­to con­to del­la pos­si­bi­li­tà con­cre­ta di una situa­zio­ne come quel­la che ci si pre­sen­ta oggi. Fal­li­men­to, ban­ca­rot­ta e altri incon­ve­nien­ti pos­so­no col­pi­re gli impren­di­to­ri, cer­to, ma se col­pi­sco­no chi ha la con­cen­tra­zio­ne dei super­mer­ca­ti sul­l’i­so­la ecco che l’im­pat­to è dav­ve­ro pesan­te sul­la vita quo­ti­dia­na del­la popolazione.

Non solo negli anni que­sta con­cen­tra­zio­ne non ha per­mes­so una rea­le con­cor­ren­za e quin­di una varie­tà rea­le di prez­zi e una mag­gio­re qua­li­tà dei pro­dot­ti, ma sen­za alter­na­ti­ve se non quel­le degli eser­ci­zi già pre­sen­ti e che già lavo­ra­no (for­tu­na­ta­men­te) a pie­no rit­mo, si rischia il collasso.

Sta­mat­ti­na anche i più pic­co­li bugi­gat­to­li con qual­che ripia­no di pro­dot­ti sono sta­ti pre­si d’as­sal­to, ma que­sto non signi­fi­ca che si abbia una offer­ta ampia e buo­ni prezzi.

Insom­ma, in tan­ti sono pre­oc­cu­pa­ti e lo sono da un po’, visto che l’a­ria che tira­va da tem­po non era pro­prio sere­na nei super­mer­ca­ti in que­stio­ne, dove ripia­ni vuo­ti ogni gior­no han­no potu­to esse­re par­zial­men­te giu­sti­fi­ca­ti quan­do non arri­va­va­no le navi, ma quan­do le navi han­no ripre­so ad arri­va­re la gen­te ha comin­cia­to a fare doman­de che rima­ne­va­no sen­za rispo­sta o al mas­si­mo con un’al­za­ta di spalle.

Del resto, le fac­ce scon­so­la­te del per­so­na­le non lascia­va­no mol­te spe­ran­ze: per­so­ne che han­no fami­glie sul­le spal­le e che dopo aver tira­to la cin­ghia per mesi, oggi con­sta­ta­no con rab­bia che dopo il sacri­fi­cio si ritro­va­no comun­que sen­za lavo­ro. Alme­no nell’immediato.

Sì, per­ché in que­sto qua­dro nero e pre­oc­cu­pan­te for­se una spe­ran­za si affac­cia all’o­riz­zon­te. Ce ne ha par­la­to pro­prio il Sin­da­co, Fabri­zio D’An­co­na, che inter­pel­la­to dal­la nostra testa­ta ci ha det­to che for­se, chiu­sa una por­ta, potreb­be aprir­si un portone.

Sindaco, c’è preoccupazione in giro, inutile negarlo. Tante famiglie stanno passando ore di angoscia per il loro futuro.

Que­sta situa­zio­ne ci dispia­ce dav­ve­ro tan­to e sono per­so­nal­men­te soli­da­le con que­ste fami­glie che stan­no pas­san­do un momen­to buio. Però non è det­to che tut­ti i posti di lavo­ro sia­no a rischio. A pre­scin­de­re dal­la situa­zio­ne nel­l’im­me­dia­to for­se ci sono buo­ne spe­ran­ze per una riso­lu­zio­ne posi­ti­va del­la questione.

Cosa significa?

Sono fidu­cio­so per­ché so per cer­to che alcu­ni impren­di­to­ri da fuo­ri stan­no valu­tan­do la situa­zio­ne, il tipo di inve­sti­men­to eco­no­mi­co neces­sa­rio e stan­no pro­van­do a valu­ta­re un inse­ri­men­to, anche par­zia­le, nel tes­su­to eco­no­mi­co iso­la­no, per por­re rime­dio a que­sta gra­ve man­can­za in cui ci sia­mo tut­ti venu­ti a trovare.

Questa è un’ottima notizia. Investire da fuori su Pantelleria forse garantirebbe anche una maggiore varietà, qualità e concorrenza sui prezzi che per troppo è mancata.

Me lo auspi­co. Ho visto un serio inte­res­se e, pur non anti­ci­pan­do nien­te, stia­mo par­lan­do di una cate­na impor­tan­te, che sareb­be anche in gra­do di rias­sor­bi­re par­te del personale.

Ovviamente ora c’è il problema per gli isolani, ma tra poche settimane inizierà l’arrivo dei turisti, che già lamentavano scarsità di scelta negli anni passati, con questa situazione non sarebbe possibile far fronte al fabbisogno collettivo.

Asso­lu­ta­men­te. Già sof­fria­mo le cri­ti­ci­tà in bas­sa sta­gio­ne con i soli iso­la­ni, l’ar­ri­vo dei turi­sti ampli­fi­che­reb­be la gra­vi­tà del­la situa­zio­ne a dismi­su­ra. Ecco per­ché spe­ro vera­men­te che que­st’o­pe­ra­zio­ne vada a buon fine, innan­zi tut­to per noi iso­la­ni, ma anche per i turisti.

Men­tre regi­stria­mo le paro­le del Pri­mo Cit­ta­di­no ci giun­ge un’al­tra buo­na noti­zia. Pare che anche la Macel­le­ria del­le Sorel­le Pavia tor­ne­rà in atti­vi­tà con una nuo­va gestio­ne. Anche in que­sto caso, c’è da augu­rar­se­lo, per­ché è inne­ga­bi­le che la pre­sen­za di diver­se scel­te e del­la con­cor­ren­za vada a tota­le van­tag­gio dei cit­ta­di­ni, in spe­cie gli iso­la­ni, che da anni aspet­ta­no prez­zi più giu­sti e qua­li­tà e varie­tà dei pro­dot­ti sicura.

Sen­za que­ste pre­mes­se, chi ci gua­da­gne­rà sarà solo Amazon.