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Pantelleria, Siremar: ancora corse cancellate e proteste per il rumore a Trapani
13/05/2019Ancora traghetti annullati ieri per Pantelleria e a Trapani i residenti del porto raccolgo firme contro il rumore del traghetto Siremar
di Francesca Marrucci
La situazione dei traghetti che collegano Trapani a Pantelleria è ormai diventata una telenovela dal copione tanto assurdo quanto drammatico. Non è bastata la lettera del Sindaco Campo che ad aprile denunciava l’inadeguatezza da parte della Caronte&Tourist (Siremar) riguardo alla gestione delle tratte, a fronte dei continui guasti alle navi, problemi sui traghetti e cancellazioni per maltempo continuano. Anche ieri la Siremar ha reso noto che sarebbe stata annullata la corsa delle 23 per Pantelleria, causa maltempo.
Oltre al maltempo, che quest’anno è stato una vera piaga, e ad i guasti, le navi che servono Pantelleria, ora incontrano un altro problema, ma sull’Isola Madre.
I residenti della zona del porto di Trapani, infatti, hanno avviato una petizione, con relativa raccolta firme, contro il traghetto della Siremar, che collega il capoluogo con Pantelleria. Perché? La nave, attracca nei pressi della stazione marittima e mentre staziona deve usare un gruppo elettrogeno che disturba l’intero quartiere con il rumore che produce durante il giorno, ma spesso anche durante la notte, se le condizioni atmosferiche non consentono alla nave di partire per Pantelleria, come è successo ieri sera.
A denunciare la situazione non sono solo i residenti, ma anche gli imprenditori che gestiscono B&B ed altre infrastrutture che hanno recepito le lamentele dei propri ospiti. E se mentre in inverno, le finestre chiuse aiutano ad attutire il rumore, con l’arrivo della bella stagione e del caldo, il problema inizia ad essere davvero serio.
Le firme raccolte sono già state consegnate alla Capitaneria di Porto di Trapani, anche se questa non è la prima volta che i residenti di Viale Regina Elena protestano. Finora la loro voce è rimasta però sempre inascoltata.
Foto di Tommaso Brignone
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
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