AVVISO IMPORTANTE PER LA CITTADINANZA L’arrivo a Pantelleria della nave Palinuro con sosta presso molo…
La Palinuro incontra le lance pantesche: Pantelleria torna alla tradizione
18/07/2019La Palinuro entra in porto stasera, ma sabato si potrà visitare, gratis e senza prenotazione solo di mattina e incontrerà le lance pantesche, in un saluto che sia auspicio di un lungo e florido futuro per la tradizionale imbarcazione pantesca
di Francesca Marrucci
Stasera alle 20.00 l’appuntamento sarà al Porto di Pantelleria per dare il benvenuto, da parte di istituzioni e cittadinanza, alla nave Palinuro che attraccherà subito dopo la partenza del Lampedusa.
Il veliero è già stato avvistato da molti in giornata mentre veleggiava intorno all’isola e c’è grande fermento da parte dei panteschi e dei turisti presenti a Pantelleria in questo periodo, però è bene ribadire che le visite sulla nave saranno possibili solo sabato 20 luglio mattina, dalle 9.00 alle 12.00, gratuite e senza alcun bisogno di prenotazione.
Domani la Palinuro ospiterà in mattinata un laboratorio didattico per i ragazzi e poi nel pomeriggio l’iniziativa di Marevivo alle 17.00.
Importante momento della presenza del veliero a Pantelleria per la prima volta nella Storia dell’isola, sarà l’incontro tra il veliero e le lance pantesche che lo saluteranno sabato mattina e al suono della sirena, alle 10.00, partiranno per una regata intorno all’isola.
Le lance pantesche sono ormai pochissime, eppure si tratta di una delle tradizioni più importanti dell’isola, tradizione che rischia di scomparire. Proprio per invogliare le nuove generazioni a recuperare la storia marinaresca di Pantelleria, l’Amministrazione Comunale, ed in particolare l’Assessore Claudia della Gatta, hanno fortemente voluto la partecipazione delle lance, per poter dare nuova visibilità ad un mezzo che, se recuperato, potrebbe creare nuove opportunità lavorative conservando una tradizione centenaria.
Le lance pantesche nascono dall’esigenza dei pescatori di utilizzare una barca che fosse molto sicura in mare e soprattutto molto resistente e quindi che durasse nel tempo, infatti sull’isola vi sono lance che hanno anche 50 anni dalla data di costruzione. Durante il periodo della seconda guerra mondiale i motori che permettevano a queste lance, che allora misuravano di lunghezza circa m. 4,40, di andare per mare vennero a mancare sull’isola e quindi i pescatori per ovviare a tale inconveniente cominciarono ad armare le barche a vela utilizzando tutto quello che avevano (pezzi di tela , sacchi ecc..) per confezionare le vele. L’armatura utilizzata era a “vela latina” fissata su un’antenna fatta dal fiore dell’agave che risultava molto resistente e nello stesso tempo molto flessibile che veniva legata ad un’albero fatto di legno che non superava i 2 metri.
Negli ultimi trentanni le lance sono state modificate strutturalmente fino a quando si è costituita l’Associazione Armatori Barche Pantesche nel 1998, con la stesura dello statuto e il primo regolamento e successiva integrazione nel 2000, che ha permesso di regolamentare sia nella costruzione delle lance che in tutti gli accessori (vele, timone, albero, bompresso ecc..), in modo tale che la differenza non doveva farla la barca, ma la bravura del timoniere, infatti adesso tutte le barche sono tutte simili sia nell’attrezzatura che nelle misure. (cit. Associazione Lance Pantesche)
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
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