Il M5S Pantelleria risponde al Pd: basta strumentalizzazioni!

Il M5S Pantelleria risponde al Pd: basta strumentalizzazioni!

02/10/2019 0 Di Redazione

Il M5S di Pantelleria risponde al Pd: basta con le strumentalizzazioni politiche, con la vita umana non si scherza!

È ora di finir­la con le stru­men­ta­liz­za­zio­ni poli­ti­che mes­se in atto in que­sti gior­ni da alcu­ni par­ti­ti che stan­no caval­can­do, infan­gan­do la sua scel­ta corag­gio­sa e civi­le, la pro­te­sta mes­sa in atto da Bat­ti­sta Bel­vi­si che, come scrit­to da lui stes­so in un car­tel­lo che nes­su­no di que­sti signo­ri sem­bra aver com­pre­so, vuo­le oppor­si ad un siste­ma che sem­bra pri­vi­le­gia­re gli inte­res­si del­le impre­se piut­to­sto che quel­lo dei cittadini.

Ricor­dia­mo a que­sti signo­ri, che tut­to ad un trat­to si sono sve­glia­ti per chie­de­re non si capi­sce bene cosa, che la stra­da del lago non è sta­ta chiu­sa per un vez­zo dell’amministrazione, ma per­ché dal costo­ne sono cadu­ti dei gros­si bloc­chi che solo per for­tu­na non han­no col­pi­to uno scuo­la­bus pie­no di bambini.

Subi­to dopo il crol­lo, l’amministrazione si è subi­to atti­va­ta per veri­fi­ca­re lo sta­to del costo­ne roc­cio­so e solo dopo aver rice­vu­to esi­ti nega­ti­vi riguar­do lo sta­to di sicu­rez­za (sopral­luo­ghi tec­ni­ci e del grup­po SAF, peri­zie tec­ni­che ecc.), ha con­ti­nua­to, anco­ra con più con­vin­zio­ne, a spin­ge­re sul­l’i­ter pro­get­tua­le (pro­get­to del 2016 non segui­to, fino al 2018, dal­la giu­sta atten­zio­ne), chie­den­do inces­san­te­men­te all’Ufficio del Com­mis­sa­rio per la miti­ga­zio­ne del rischio idro­geo­lo­gi­co che  lo finan­zias­se con i fon­di del pat­to per il Sud. Finan­zia­men­to che è sta­to con­ces­so con il Decre­to n. 1317 del 14/12/2018.

Gra­zie a quel finan­zia­men­to è sta­to pos­si­bi­le indi­re la gara e arri­va­re, in tem­pi rapi­di per il “siste­ma Ita­lia”, all’aggiudicazione prov­vi­so­ria dei lavo­ri. A quel pun­to una del­le dit­te pre­sen­ta un ricor­so al TAR chie­den­do la sospen­sio­ne degli atti in atte­sa del giu­di­zio nel meri­to e lo scor­so 23 set­tem­bre il Tri­bu­na­le l’ha accol­ta, con una deci­sio­ne che rispet­tia­mo ma non ci sen­tia­mo di condividere.

La que­stio­ne è tut­ta qui: un Tri­bu­na­le pren­de una sen­ten­za di un altro Tri­bu­na­le e dà ragio­ne ad una dit­ta pri­va­ta non tenen­do con­to del­le dif­fi­col­tà ogget­ti­ve di una comu­ni­tà che non ne può più. Ripe­tia­mo, pren­den­do a spun­to un’al­tra sen­ten­za che, a nostro mode­sto pare­re, dif­fe­re­sce nel merito.

Com­pren­dia­mo i disa­gi subi­ti dagli abi­tan­ti di Buge­ber, ma al momen­to attua­le non ci sono le con­di­zio­ni per ria­pri­re la stra­da del lago. E lo dicia­mo nel loro inte­res­se. Per­ché sono loro e i loro figli che dovran­no per­cor­rer­la ogni gior­no e non cre­dia­mo che far­lo con il rischio che un altro bloc­co li col­pi­sca signi­fi­chi fare il loro bene.

Il trat­to di costo­ne roc­cio­so è clas­si­fi­ca­to nel Pia­no di Asset­to Idro­geo­lo­gi­co come zona R4 a rischio mol­to ele­va­to. Si trat­ta del mas­si­mo livel­lo di rischio e vie­ne descrit­to come il rischio “per il qua­le sono pos­si­bi­li LA PERDITA DI VITE UMANE E LESIONI GRAVI ALLE PERSONE, dan­ni gra­vi agli edi­fi­ci, alle infra­strut­tu­re e al patri­mo­nio ambien­ta­le, la distru­zio­ne di atti­vi­tà socioe­co­no­mi­che”. Quin­di di fron­te ad una situa­zio­ne del gene­re, di fron­te ad un rischio per il qua­le è pos­si­bi­le la per­di­ta di vite uma­ne, di fron­te al fat­to che il costo­ne si è dimo­stra­to più vol­te insta­bi­le, di fron­te il non vole­re ese­gui­re un ulte­rio­re inter­ven­to da par­te di chi (grup­po SAF) ave­va con­sen­ti­to nel pas­sa­to la ria­per­tu­ra del­la stra­da, viste le ripe­tu­te cadu­te di bloc­chi roc­cio­si, non si può più far fin­ta di nul­la e si deve inter­ve­ni­re per­ché il costo­ne sia mes­so in sicu­rez­za, il livel­lo di rischio sia, come si dice in ter­mi­ni tec­ni­ci, miti­ga­to e solo a quel pun­to si potrà tor­na­re a cir­co­la­re su quel trat­to di stra­da in sicurezza.

Agli espo­nen­ti del PD che ades­so se ne esco­no scri­ven­do una mozio­ne in cui chie­do­no all’amministrazione di ese­gui­re degli inter­ven­ti prov­vi­so­ri di mes­sa in sicu­rez­za del costo­ne roc­cio­so, vor­rem­mo chie­de­re qua­li sareb­be­ro que­sti inter­ven­ti sul costo­ne che l’amministrazione dovreb­be eseguire?

Il disgag­gio dei bloc­chi instabili?

Ebbe­ne, li infor­mia­mo che que­sti inter­ven­ti sono già sta­ti pre­vi­sti e sono ogget­to dei lavo­ri anda­ti a gara e che da soli non baste­reb­be­ro e per que­sto invi­tia­mo a pren­de­re visio­ne del pro­get­to che risa­le ai tem­pi di un gover­no del­l’i­so­la vici­no ed appog­gia­to da loro stessi.

Se, inve­ce, con “inter­ven­ti prov­vi­so­ri” inten­da­no la rimo­zio­ne dei bloc­chi e la ria­per­tu­ra del­la stra­da, come è sta­to fat­to fino­ra ogni vol­ta che da quel costo­ne è cadu­to un mas­so, allo­ra sap­pia­no che da par­te dell’amministrazione e degli uffi­ci rice­ve­ran­no come rispo­sta un sec­co NO!

Non per­ché sia­mo cat­ti­vi, non per­ché voglia­mo crea­re disa­gi agli abi­tan­ti di Buge­ber, ma per­ché non voglia­mo pren­de­re in giro nes­su­no lascian­do inten­de­re che sia­no sta­te ripri­sti­na­te le con­di­zio­ni di sicu­rez­za quan­do sap­pia­mo benis­si­mo che non sarà così.

Quin­di se vera­men­te voles­se­ro il bene del­la col­let­ti­vi­tà, lo dimo­stri­no soste­nen­do la bat­ta­glia che sta com­bat­ten­do l’amministrazione per­ché i lavo­ri di mes­sa in sicu­rez­za ini­zi­no nel più bre­ve tem­po pos­si­bi­le, inve­ce che pren­de­re in giro tut­ti par­lan­do di “inter­ven­ti prov­vi­so­ri” che, alla luce dei fat­ti e di tut­ti gli stu­di ese­gui­ti in que­sti mesi da tec­ni­ci ed esper­ti, non è pos­si­bi­le in via provvisoria.

Que­sta non è poli­ti­ca ma scia­cal­lag­gio e quin­di rispe­dia­mo al mit­ten­te qual­sia­si solu­zio­ne e/o pro­vo­ca­zio­ne sul­le spal­le di una comu­ni­tà che ora­mai non ne può più.

M5S Pan­tel­le­ria