Pantelleria ancora primo Comune del trapanese per la raccolta differenziata nel primo quadrimestre 2019. La…
Pantelleria, nuovo sistema di raccolta dei rifiuti: più servizi, migliore resa e risparmio per i cittadini
10/06/2021Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti ha aperto un dibattito per il mantenimento della raccolta porta a porta estesa su tutta l’isola.
L’Assessore Parisi descrive il nuovo modello e spiega le ragioni che hanno portato a scegliere di modificare la raccolta.
di Angelo Parisi
Il nuovo modello di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti di Pantelleria ha aperto un acceso dibattito tra alcuni turisti e proprietari di seconde case che hanno dichiarato di non condividere la scelta dell’amministrazione di cambiare il sistema di raccolta dei rifiuti.
Dal tenore delle lettere inviate ad un giornale locale, sembrerebbe che tale scelta porterebbe alla nascita di discariche incontrollate sparse sul territorio.
A dire il vero non comprendo la ragione per cui si facciano tali affermazioni. Infatti non credo che chi contesta il nuovo sistema di raccolta voglia dichiarare che smetterà di conferire i rifiuti in modo corretto, come ha fatto fino ad oggi. Quindi devo desumere che l’intenzione sia quella di puntare il dito contro gli altri utenti. Gli stessi utenti che fino ad oggi non solo hanno dimostrato di saper differenziare i rifiuti, permettendo di superare il 70% di raccolta differenziata, ma anche di saperlo fare bene vista l’ottima qualità delle frazioni differenziate.
Altri utenti, con un tono sarcastico che ritengo fuori luogo, affermano che così facendo Pantelleria si trasformerà in Roma dove, secondo loro, le strade sono piene di rifiuti, anche se da quanto ho potuto constatare personalmente durante le visite della città eterna non ho visto queste discariche a cielo aperto. Magari sarebbe stato il caso di citare esempi più vicini a Pantelleria, tipo Palermo o Catania, che con la loro bassa percentuale di raccolta differenziata contribuiscono a non far superare la soglia del 40% alla Sicilia. Mi chiedo come mai, allora, citare proprio Roma? Non sarà perché alle ragioni ‘ambientaliste’ si antepongono le ragioni ‘politiche’?
Ma preferisco sorvolare sulle polemiche strumentali per rispondere con numeri e fatti alle critiche, anche se di numeri e di fatti ne contenevano ben pochi.
Intanto, comincio con il descrivere il sistema attuale e le criticità evidenziate in questi anni.
Sì, perché il sistema attuale di raccolta dei rifiuti, al contrario di quanto affermato da queste persone, non è privo di problemi. Basti pensare a cosa succede nel periodo estivo, quando il numero elevato di utenze non consente una raccolta dei rifiuti ottimale e costringe il personale a fare i salti mortali per svolgere il servizio in modo regolare nei tempi stabiliti.
Il servizio attuale prevede una raccolta porta a porta estesa su tutti gli 84 chilometri quadrati dell’isola.
Una modalità che costringe il personale ad arrivare anche presso la singola utenza in cima alla montagna raggiungibile con una mulattiera in terra battuta o presso le zone meridionali dell’isola che distano anche 30 km dal centro.
Nel periodo invernale, quando la maggior parte di queste utenze non sono abitate, non si pone alcun problema, ma in estate, quando arrivano i turisti e i proprietari delle seconde case, quelle località si popolano e cominciano i problemi con i mezzi che devono sfrecciare sulle strette strade dell’isola per riuscire a servire tutte le utenze.
Sappiamo tutti che la situazione delle strade non consente l’utilizzo di mezzi di grandi dimensioni e, per tale ragione, quelli in uso devono fare più volte avanti e indietro tra le contrade ed il centro per svuotare il carico di rifiuti.
En perché succede questo?
Perché questa situazione è figlia del fatto che il servizio, quando fu ideato, circa 7 anni fa, fu dimensionato solo per circa 3.500 utenze. Quando il nuovo servizio è iniziato, però, si è riscontrato un numero doppio delle utenze da servire. In pratica, in questi anni si sono dovute servire 7.000 utenze, principalmente nei mesi estivi, con personale e mezzi dimensionati per 3.500. Se il servizio ha funzionato è grazie al lavoro di tutti gli addetti e operatori.
Per queste ragioni, in prossimità della scadenza dell’attuale affidamento, che per legge deve durare almeno 7 anni appunto, ci si è posto il problema di una revisione, studiando la fattibilità di un sistema misto di raccolta: porta a porta per le zone più densamente popolate e raccolta stradale di prossimità per le utenze più isolate e disperse. Sistema che è in funzione in moltissime località italiane.
Per stabilire quanta parte delle utenze bisognasse servire con il porta a porta e quanta con il servizio di raccolta stradale, sono stati ipotizzati tre scenari:
- porta a porta esteso su tutto il territorio (attuale)
- porta a porta solo in centro e nelle contrade maggiori
- porta a porta limitato solo al centro (futuro)
L’analisi del primo scenario, che prevedeva il mantenimento della raccolta attuale, ha mostrato che il personale attualmente impiegato è appena sufficiente per gestire solo la raccolta. Quindi per tutti gli altri servizi (spazzamento, raccolta degli ingombranti, cura del decoro urbano, vigilanza sul corretto conferimento, rimozione degli abbandoni, ecc.) sarebbe necessario assumere altro personale, con un aggravio dei costi.
Dei tre scenari, quello che ha mostrato il costo industriale più basso è il terzo, quello che prevede la raccolta porta a porta limitata solo al centro di Pantelleria e la raccolta stradale sulla restante parte del territorio (contrade), con la realizzazione di 23 isole ecologiche seminterrate, dotate di sistema di controllo degli accessi e di videosorveglianza.
Questo scenario richiede meno personale per la raccolta, rispetto al metodo utilizzato adesso, questo significa che il personale che non sarà impiegato nella raccolta, potrà essere impiegato negli altri servizi di igiene urbana che oggi sono in sofferenza, come pulizia delle strade, diserbo, raccolta degli ingombranti e decoro urbano, tutti servizi indispensabili, come i cittadini sanno.
Per tali ragioni, tale scenario appare essere il migliore dei tre.
Il sistema di raccolta misto che si vuole attuare a Pantelleria, come ho detto, è già operativo in molte località d’Italia, anche turistiche, dove vengono ottenuti ottimi risultati in termini di raccolta differenziata, con percentuali anche dell’80%. Quindi, non si sta facendo nulla di nuovo o non sperimentato. Naturalmente il modello andrà cucito su Pantelleria, ed quello che si farà.
Parlando, poi, del servizio integrato dei rifiuti urbani, è prevista la realizzazione di un impianto di trattamento della frazione umida, già inserito nella programmazione regionale, che consentirà di non dipendere dai pochi impianti presenti in Sicilia e di risparmiare sul costo del conferimento.
Si pensi che oggi conferire una tonnellata di umido agli impianti siciliani comporta un costo che può andare dai 200 ai 300 euro, a cui bisogna aggiungere il costo del trasporto via mare sostenuto dalla Regione.
Oltre a questo, l’Amministrazione intende anche migliorare la percentuale e la qualità della raccolta differenziata, con la realizzazione di un impianto di selezione, grazie al quale si ridurrà il conferimento in discarica con un’ulteriore riduzione dei costi di conferimento sostenuti dagli utenti panteschi.
Il nuovo servizio integrato dei rifiuti che si vuole mettere in atto a Pantelleria è quindi studiato per:
- migliorare la percentuale di raccolta differenziata e la qualità delle frazioni differenziate,
- aumentare e migliorare i servizi di igiene ambientale,
- risolvere le criticità del servizio attuale
- permettere di risparmiare sui costi legati sia alla raccolta che al conferimento dei rifiuti.
Il nostro scopo è ottenere il servizio qualitativamente migliore, garantendo anche servizi ulteriori per la comunità e facendo risparmiare il cittadino. Ricordiamo che questo cambiamento interesserà i prossimi 7 anni di gestione dei rifiuti sull’isola e non è pensabile il perdurare di una situazione già al limite adesso.
Siamo sicuri che i panteschi, che sono stati finora un esempio per la raccolta differenziata, non cambieranno certo sensibilità e amore per l’isola solo per un piccolo cambio di conferimento che farà sì che le strade siamo più pulite e curate, che si riesca a selezionare ancor di più i rifiuti e che comporterà anche un risparmio in bolletta.
Mi chiamo Angelo Parisi, sono nato a Leonforte (EN) e faccio l’ingegnere di professione. Fino al 30 maggio 2023 ho rivestito il ruolo di assessore comunale a Pantelleria.
La mia specializzazione sono le tematiche ambientali, soprattutto le energie rinnovabili. Sono sicuro che nel futuro prossimo, tutta l’energia di cui avremo bisogno sarà prodotta grazie al sole, al vento, al mare e al calore della terra e che l’uomo potrà solo rallentare questo traguardo.
Nella mia attività professionale cerco di coniugare lo sviluppo tecnologico con la sostenibilità cercando di dimostrare ai committenti che un euro speso oggi si trasformerà in cento euro risparmiati nel corso della vita dell’opera.
Ritengo che Pantelleria sia il luogo ideale dove mettere in pratica le mie idee e con questa collaborazione cercherò di raccontare i semini che ogni giorno pianterò per rendere l’isola energeticamente autosufficiente.