Nave Vespucci, Terrone racconta la sua esperienza a bordo

Nave Vespucci, Terrone racconta la sua esperienza a bordo

24/08/2022 0 Di Flavio Silvia

Intervista al Comandante Antonio Terrone della Capitaneria di Porto di Pantelleria, che ci racconta la sua esperienza su Nave Vespucci

di Fla­vio Silvia

Intor­no alle ore 7.00 del 25 ago­sto sarà pos­si­bi­le per tut­ti i pan­te­schi e non ammi­ra­re, sep­pur dal­la costa, la nave più sto­ri­ca tra la flot­ta del­la Mari­na Mili­ta­re, Nave Ame­ri­go Vespucci.

Lo sto­ri­co velie­ro sta­rà in rada nel­la zona di Bue Mari­no per cir­ca 7 ore. Tra le varie testi­mo­nian­ze ed espe­rien­ze vis­su­te sul­l’A­me­ri­go Vespuc­ci c’è una mol­to vici­na a pan­te­schi che è quel­la rac­con­ta­ta, in esclu­si­va per Pan­tel­le­ria Noti­zie, dal Coman­dan­te del­la Guar­dia Costie­ra di Pan­tel­le­ria T.V. Anto­nio Terrone.

Il Comandante Terrone in occasione dello storico evento ci ha raccontato la propria esperienza a bordo di nave Amerigo Vespucci

“Come ogni allie­vo for­ma­to­si pres­so l’Acca­de­mia Nava­le di Livor­no anche per me al ter­mi­ne del pri­mo anno acca­de­mi­co, nell’esta­te del 2007, è arri­va­to momen­to di imbar­ca­re su Nave Vespuc­ci per la con­sue­ta cam­pa­gna d’istruzione. Mi lega­no a quel perio­do, sep­pur fati­co­so dal pun­to di vista fisi­co e men­ta­le, solo splen­di­di ricor­di. Se doves­si sce­glie­re tra i ricor­di di quel perio­do, il più bel­lo in asso­lu­to, direi il lega­me for­te ed indis­so­lu­bi­le che si crea, in un luo­go qua­si magi­co, tra i com­pa­gni di cor­so, ispi­ra­to ai prin­ci­pi di leal­tà e sin­ce­ri­tà tipi­ci di ogni equi­pag­gio che si rispetti.

Le giornate sul Vespucci

Le gior­na­te su Nave Vespuc­ci pas­sa­no velo­ce­men­te nel fre­ne­ti­smo del­le nume­ro­se atti­vi­tà di bor­do: gli allie­vi, dopo un bre­ve perio­do di ambien­ta­men­to, ven­go­no inse­ri­ti nei ser­vi­zi di guar­dia su un tur­no che pre­ve­de media­men­te 4 ore di lavo­ro ed 8 di ripo­so. La gior­na­ta tipo dell’allievo pri­ma clas­se a bor­do di Nave Vespuc­ci, quan­do non impie­ga­ti nei vari ser­vi­zi di guar­dia (es. timo­nie­re, vedet­ta, scol­ta, dispo­ni­bi­le alle vele, ecc.), pre­ve­de atti­vi­tà fisi­ca mat­ti­na­le, par­te­ci­pa­zio­ne a con­fe­ren­ze sia in qua­li­tà di udi­to­re che di con­fe­ren­zie­re, osser­va­zio­ni astro­no­mi­che, oltre alla par­te­ci­pa­zio­ne alle varie atti­vi­tà tec­ni­che e manu­ten­ti­ve di bordo.

La formazione a bordo

Navi­ga­re con Nave Vespuc­ci non è sicu­ra­men­te como­do dal pun­to di vista logi­sti­co, essen­do una nave di anti­ca con­ce­zio­ne ma sol­ca­re i mari del mon­do con la Regi­na del­le Navi ti da una cari­ca ed un entu­sia­smo capa­ci di far­ti supe­ra­re qual­sia­si dif­fi­col­tà. La for­ma­zio­ne degli allie­vi a bor­do di Nave Vespuc­ci è sen­za dub­bio una costan­te di tut­ta la cam­pa­gna: vive­re la pri­ma espe­rien­za di bor­do al fian­co di un equi­pag­gio di esper­ti mari­nai è un’esperienza uni­ca ed indi­men­ti­ca­bi­le. Ogni allie­vo in base al pro­prio cor­po di appar­te­nen­za met­te in pra­ti­ca sul “cam­po” tut­ti i con­cet­ti teo­ri­ci acqui­si­ti nel cor­so dell’anno acca­de­mi­co tra­scor­so a terra.

Ricor­do con la stes­sa emo­zio­ne di allo­ra l’esperienza dei cosid­det­ta TRE GIORNI. Tut­ta la pri­ma clas­se dell’accademia si riu­ni­sce per tre gior­ni con­se­cu­ti­vi all’interno dei loca­li del­la ter­za squa­dra (il loca­le di vita posto al pon­te più bas­so) per deci­de­re tut­ti insie­me il nome, il mot­to e rea­liz­za­re la ban­die­ra del nuo­vo Cor­so uffi­cia­li dell’Accademia Navale.

Non chi comincia, ma quel che persevera

Pen­sa­re che la nave più bel­la del mon­do, che mi ha avvia­to sul­lo splen­di­do per­cor­so del­la car­rie­ra di Uffi­cia­le di Mari­na, doma­ni sol­che­rà i mari del Cir­con­da­rio marit­ti­mo che mi pre­gio di Coman­da­re sarà un vero ono­re ed un gran­de orgo­glio. Con­clu­do facen­do rife­ri­men­to al mot­to di Nave Vespuc­ci: “NON CHI COMINICA MA QUEL CHE PERSERVERA”, paro­le che per sem­pre segne­ran­no il mio cuo­re di mari­na­io e mi han­no accom­pa­gna­to in que­sti pri­mi anni di car­rie­ra mili­ta­re sino a dive­ni­re per me un vero e pro­prio cre­do: quan­do vuoi qual­co­sa devi cre­der­ci fino in fon­do e fare di tut­to per raggiungerla!