Ecco le prime dichiarazioni e commenti politici a Pantelleria sulla situazione del sequestro delle navi…
Pantelleria. Siremar, corsa straordinaria e i veri motivi del sequestro
20/06/2023Corsa straordinaria Trapani-Pantelleria oggi alle 14.00: lo annuncia la Caronte & Tourist. Intanto nuove notizie emergono sulle ragioni del sequestro: non barriere architettoniche, ma 29 milioni di euro che, non essendoci liquidità, sono stati sequestrati sotto forma di navigli
di Francesca Marrucci
Caronte & Tourist Isole Minori comunica che giorno 20 giugno alle ore 14.00 verrà effettuata una partenza straordinaria della linea Trapani-Pantelleria, prevista dal contratto integrativo regionale effettuata dal vettore Traghetti delle Isole. Una notizia importante per l’isola, nel mentre si attende di capire quale sarà il destino delle navi sequestrate nei prossimi giorni. Già, perché da una ricostruzione dell’Agenzia di Stampa ANSA, le ragioni del sequestro non sarebbero direttamente legate al mancato possesso di requisiti legati alle barriere architettoniche come diffuso nella serata di ieri, ma a ragioni finanziarie.
Sarebbe stato infatti strano che, se dipeso dalle barriere architettoniche, fosse sequestrata solo la Sansovino e non pure la sua ‘gemella’ Laurana che collega le Eolie a Napoli e tra le più moderne della flotta, in quanto entrate in servizio nel 1989 e nel 1992, a differenza della altre navi della flotta risalenti ad epoca precedente. Infatti, essendo ‘gemelle’ avrebbero presentato le stesse criticità.
Il problema non risiede nelle barriere architettoniche, ma nelle ragioni del precedente sequestro, quello del 6 giugno scorso. Infatti, 2 settimane fa, 3 traghetti e fondi in contanti erano stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo alla compagnia di navigazione Caronte & Tourist Isole minori. I sigilli erano stati apposti solamente a quesi traghetti, ritenuti dalla Procura di Messina non a norma rispetto ai passeggeri con mobilità ridotta.
“Adesso, come pubblica stamane la Gazzetta del Sud, ci sarebbero nuove acquisizioni perché per raggiungere la cifra decisa dal gip di 29 milioni di euro del sequestro, le prime non erano sufficienti.
Il sequestro preventivo disposto ai primi di giugno dal gip Maria Militello («i contributi regionali costituiscono l’ingiusto profitto del reato di truffa»), era in pratica il seguito dell’operazione “Alto Mare”, che già nel 2020 aveva portato al sequestro di altre tre navi della società messinese (il processo per questa prima tranche si sta concludendo in primo grado a Messina, ndr).
Sotto esame in questa inchiesta c’è la gara regionale da 44 milioni del 2016 e ancora vigente. Il provvedimento ai primi di giugno aveva interessato la nave “Bridge” attiva sulle isole Eolie, la “Helga” impiegata sulla rotta Palermo-Ustica, e la “Ulisse” utilizzata nel traffico merci sullo Stretto. In base a quanto accertato dalla Finanza le unità navali non sarebbero idonee al trasporto di disabili, anziani, donne in gravidanza, persone con passeggini al seguito e quindi con mobilità ridotta, nonostante questo fosse un requisito garantito dalla società in occasione della partecipazione al bando regionale per le linee Milazzo-Eolie e Palermo-Ustica. Adesso la Guardia di Finanza sta procedendo in queste ore -, al “fermo” di altre sei navi. Si tratterebbe di traghetti Vesta, Isola di Vulcano, Sansovino, Isola di Stromboli, Antonello da Messina e Pietro Novelli.”
La Caronte & Tourist ha fatto uscire una nota per rassicurare le comunità interessate dal disservizio: “Faremo di tutto per garantire i servizi per le isole minori utilizzando altre navi ed evitare problematiche per i trasporti in questo periodo, dove sono maggiori le presenze di turisti. Siamo al lavoro per garantire tutte le tratte previste e fare in modo che non ci siano disguidi per gli utenti. Già oggi ci sarà una prima nave in servizio di pomeriggio per garantire la tratta Trapani Pantelleria”.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
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