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Il Waterfront di Pantelleria è salvo: TAR respinge istanza cautelare
11/12/2023Pantelleria tira un sospiro di sollievo: i Giudici hanno rigettato l’istanza cautelare per annullare il Waterfront. Il progetto e i 14,7 milioni del finanziamento sono salvi, ora si spera che l’atto non abbia causato ritardi nei lavori
LEGGI LA SENTENZA
Nel nostro articolo del 3 novembre scorso avevamo dato la notizia della presentazione di un ricorso contro la Delibera del Consiglio Comunale del 24 aprile 2023 che aveva autorizzato il progetto definitivo dei lavori del Waterfront di Pantelleria.
I ricorrenti, di cui non si conosceva l’identità, sostenevano che l’atto fosse illegittimo e, pertanto, ne chiedevano l’annullamento. Annullamento che, come abbiamo spiegato nel nostro articolo, se accolto avrebbe decretato l’impossibilità di finire i lavori in tempo con la perdita dei 14,7 milioni di euro ottenuti dall’Amministrazione Campo.
Oltre a chiedere l’annullamento della Delibera, i ricorrenti, rappresentati e difesi dagli avvocati Antonia Rossana Di Bartolo e Monica Giovanna Alagna, con il loro ricorso hanno presentato istanza cautelare per la sospensione degli effetti della Delibera e degli atti conseguenti.
Questo significa che i Giudici devono esprimersi due volte. La prima per accogliere o meno l’istanza cautelare e la seconda per il giudizio di merito.
L’Amministrazione D’Ancona, lo scorso 2 novembre ha deliberato di resistere in giudizio, dando mandato al Responsabile del Settore II di conferire un incarico ad un legale, tenendo conto “della pregressa esperienza in materia, della conoscenza della problematica e del criterio di economicità”.
Lo scorso 7 dicembre, sul sito internet della Giustizia Amministrativa, è stata pubblicata l’ordinanza dei Giudici del TAR di Palermo del 5 dicembre che hanno deciso di rigettare l’istanza cautelare.
Dalla sua lettura si evincono i nominativi dei ricorrenti, che sono Davide Angelo Valenza e Giuseppe Giuffrida, esercenti di due attività in Via Borgo Italia. L’atto pubblico ora conferma anche le voci riportate nel nostro precedente articolo: in effetti il ricorso è partito proprio da due commercianti di Borgo Italia.
Nelle motivazioni del rigetto, i Giudici scrivono: “ritenuto che, in disparte in profili di ricevibilità del ricorso eccepiti dal Comune resistente, i motivi di censura dedotti non appaiono, allo stato, supportati da sufficiente fumus boni iuris, tale da indurre ad un ragionevole previsione sull’esito favorevole del ricorso, considerato quanto dedotto dal predetto Comune in ordine al fatto che il Consiglio Comunale ha espressamente valutato la sussistenza dell’urgenza, dell’improrogabilità e della necessità dell’approvazione del progetto definitivo dei lavori di riqualificazione degli spazi pubblici del Lungo mare di Pantelleria”.
In parole povere, i Giudici amministrativi sostengono che dalla lettura degli atti presentati, le ragioni dei ricorrenti non sembrano sufficienti a far prevedere un esito favorevole del ricorso. Anche perché il Consiglio Comunale ha valutato la sussistenza dell’urgenza, dell’improrogabilità e della necessità di approvare il progetto definitivo dei lavori del waterfront.
Quindi, i Giudici non solo hanno respinto la richiesta di sospensione, ma hanno in pratica anticipato l’esito non favorevole del ricorso nel giudizio di merito.
Una buona notizia per Pantelleria che finalmente potrà vedere riqualificate le aree del lungo mare, sperando che questo mese perso per il ricorso non incida negativamente sul cronoprogramma dei lavori.
Resta comunque ignoto e incomprensibile il motivo per cui i ricorrenti hanno presentato un ricorso che, se accolto, avrebbe comportato lo stop definitivo ai lavori e la perdita del finanziamento, soprattutto alla luce del fatto che tra i principali beneficiari della riqualificazione ci sono proprio gli esercenti del lungo mare.
ECCO LA SENTENZA:
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