Lettera Aperta ai Consiglieri Comunali e ai Responsabili delle Forze Politiche Locali Pantelleria, 19…
Pantelleria: il referendum respinto. L’amarezza di Mustacciuoli
03/09/2024Aurelio Mustacciuoli ha annunciato nel suo vlog di aver ricevuto una missiva dal Comune di Pantelleria che lo informava, come rappresentante del Comitato per il referendum, che quest’ultimo è stato rigettato dal Comitato dei Garanti. Ecco la trascrizione delle sue dichiarazioni:
“Qualche giorno fa ho ricevuto via messo comunale la comunicazione del sindaco che il Comitato dei Garanti, che ricordo è formato dal segretario comunale e da due legali, uno indicato dalla maggioranza e uno dall’opposizione, ha dichiarato all’unanimità la non ammissibilità del referendum consultivo sul Parco. La motivazione è che, cito, le iniziative referendarie devono riguardare materie di esclusiva competenza locale.
A nulla è servito specificare nella richiesta di referendum che si ritiene che il quesito referendario sia pienamente legittimo in quanto pensato per orientare le scelte del Comune, in merito a, e cito dal regolamento comunale, temi, iniziative, programmi e progetti di competenza della Giunta Comunale o del Consiglio. E quindi, nello specifico, le attuali scelte in merito al documento presentato dall’Ente, intitolato verso il Piano del Parco, che la stessa amministrazione comunale ha valutato come ricevibile per il quale ha inviato proposte di correzione non completamente trasparenti ai cittadini. Evidentemente, i garanti ritengono o che i cittadini non possano neanche orientare tali scelte comunali, o che il Comune non abbia alcuna competenza e voce in capitolo nell’approvazione del piano del Parco.
Nel primo caso, è una totale e definitiva delegittimazione dello strumento referendario. Nel secondo caso, non si capisce perché il Comune discuta con il Parco e il Sindaco faccia parte della Comunità del Parco se non ha alcuna voce in capitolo nelle scelte finali del Piano. Devo dire che questa interpretazione dei garanti è decisamente mortificante per uno strumento democratico che, ricordiamolo, è solo di tipo consultivo, cioè non può decidere nulla e che comunque ha un elevato costo sociale e non avrebbe senso usarlo, che so, per il colore dei marciapiedi.
Si tratta infatti di una procedura altamente complessa che prevede il 7% di firme di cittadini autenticate e un quorum affinché sia valido di 50% di voti più uno. La risposta dei garanti, inoltre, pare essere perentoria e non considera l’articolo 5.4 del Regolamento che afferma qualora il Comitato dei Garanti valuti che il quesito difetti del requisito di cui al precedente punto C, ovvero non sia stato formulato in maniera chiara, sintetica, univoca e corretta dal punto di vista tecnico-scientifico, convoca i promotori, ai quali formula una proposta di correzione del quesito. Il Comitato promotore potrà presentare per una sola volta una nuova formulazione del quesito entro sette giorni dalla data di convocazione da parte del Comitato dei Garanti e noi avremmo dato ampia disponibilità a modificare il quesito di riferimento.
I garanti pertanto non considerano che il quesito difetti tecnicamente dal punto di vista giuridico, in quanto non hanno fatto alcuna proposta di modifica, ma escludono la possibilità che i cittadini possano indirizzare le scelte dell’amministrazione sul parco e sull’opportunità di creare un’area marina protetta. Per cui, ancora una volta, si nega che i cittadini possano esprimere il loro desiderato e la loro idea di parco. Vorrei inoltre fare presente che, tranne trascurabili eccezioni, né il Sindaco, né i consiglieri comunali, né le forze politiche hanno supportato la mia richiesta di includere il Comitato Promotore, che potrebbe rappresentare il territorio, nella discussione in corso tra Comune e Parco sul tema del piano.”
Aurelio Mustacciuoli
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