Anche Pantelleria presente al ‘Viaggio della Memoria’ dell’ANPPIA

04/10/2024 0 Di Redazione

VIAGGIO DELLA MEMORIA A USTICA PER RICORDARE I CONFINATI POLITICI

Sandro Casano, che da anni si occupa di ricostruire la storia dei confinati a Pantelleria, ha partecipato al ‘Viaggio della Memoria’ organizzato dall’ANPPIA

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L’isola di Usti­ca ha ospi­ta­to nei gior­ni scor­si  il secon­do “Viag­gio del­la Memo­ria” orga­niz­za­to dall’ ANPPIA (Asso­cia­zio­ne Nazio­na­le Per­se­gui­ta­ti Poli­ti­ci Ita­lia­ni Anti­fa­sci­sti) dopo quel­lo rea­liz­za­to nel 2023 nell’isola di Ponza. 

A Usti­ca si sono dati appun­ta­men­to una cin­quan­ti­na di par­te­ci­pan­ti pro­ve­nien­ti dal­le altre iso­le e discen­den­ti  di anti­fa­sci­sti che furo­no con­fi­na­ti duran­te il ven­ten­nio nel­la pic­co­la iso­la in pro­vin­cia di Palermo. 

L’iniziativa di Usti­ca  era inse­ri­ta nel pro­gram­ma del­le atti­vi­tà del­la Rete Iso­le di Con­fi­no, recen­te­men­te costi­tui­ta dai cen­tri stu­di ope­ran­ti nel­le iso­le di Ven­to­te­ne, Pon­za, Usti­ca, Lipa­ri, Tre­mi­ti con l’ANPPIA capofila. 

L’obiettivo è quel­lo di  valo­riz­za­re pagi­ne impor­tan­ti del­la nostra sto­ria nazio­na­le come quel­la del con­fi­na­men­to inflit­to per moti­vi poli­ti­ci nel­le iso­le mino­ri in tut­te le epo­che, e in par­ti­co­la­re nel perio­do fasci­sta, a uomi­ni e don­ne che, ani­ma­ti da gran­di idea­li, han­no con­tri­bui­to con le loro vicen­de per­so­na­li e col­let­ti­ve, sep­pu­re nel­la con­di­zio­ne del­la rele­ga­zio­ne, alla Libe­ra­zio­ne del nostro pae­se, alla costru­zio­ne del­la lun­ga e tor­men­ta­ta sto­ria del­la nostra demo­cra­zia e dei valo­ri del­la nostra Costituzione. 

A fare gli ono­ri di casa è sta­to il Cen­tro Stu­di di Usti­ca con il suo pre­si­den­te, Vito Aila­ra, che ha con­tri­bui­to ad appro­fon­di­re la cono­scen­za di que­sta tri­ste e bel­la pagi­na del­la sto­ria ita­lia­na e agli ospi­ti è sta­to offer­to un pro­gram­ma di atti­vi­tà lun­go un per­cor­so sto­ri­co svi­lup­pa­to in più tappe. 

E’ sta­ta que­sta  un’occasione per sot­to­li­nea­re quan­to sia costa­to al nostro popo­lo la con­qui­sta del­la liber­tà e del­la demo­cra­zia. A Usti­ca  duran­te il “Viag­gio del­la Memo­ria” è sta­ta fat­ta cono­sce­re l’area con­fi­na­ria, dove risie­de­va­no i con­fi­na­ti, e di tan­ti sono sta­te indi­ca­te le case dove i con­fi­na­ti vive­va­no come quel­la che ospi­tò Giu­sep­pe Sca­la­ri­ni, il vignet­ti­sta de L’Avanti, quel­la di Anto­nio Gram­sci e quel­la di Ame­deo Bordiga. 

E poi anco­ra i came­ro­ni che allo­ra ospi­ta­va­no i coat­ti e che  ora sono sta­ti sapien­te­men­te restau­ra­ti dal Comu­ne e ven­go­no uti­liz­za­ti come cen­tri di aggre­ga­zio­ne socia­le e cul­tu­ra­le. A Usti­ca, tra il 1911 e il 1934, furo­no man­da­ti al con­fi­no  anche miglia­ia di pri­gio­nie­ri  libi­ci,  frut­to del­la poli­ti­ca di aggres­sio­ne colo­nia­le con­dot­ta pri­ma dai gover­ni gio­lit­tia­ni e poi dal regi­me fasci­sta e una par­te del cimi­te­ro usti­ce­se è a loro dedicato. 

Nel cor­so del “Viag­gio del­la Memo­ria” è sta­ta sve­la­ta, in via Sin­da­co I°, alla pre­sen­za del pre­si­den­te del­l’ANP­PIA Spar­ta­co Gep­pet­ti, del­l’as­ses­so­re alla cul­tu­ra del Comu­ne di Usti­ca Patri­zia Lon­go e del pre­si­den­te del Cen­tro Stu­di Vito Aila­ra, una Tar­ga che ricor­da i con­fi­na­ti poli­ti­ci di tut­te le epo­che, ed in par­ti­co­la­re gli anti­fa­sci­sti del 1926 che, con l’i­sti­tu­zio­ne del­la scuo­la di cul­tu­ra orga­niz­za­ta da Gram­sci e Bor­di­ga, sep­pe­ro pro­por­re e svi­lup­pa­re con essa, pur nel­la costri­zio­ne, una “resi­sten­za lun­ga” alla dit­ta­tu­ra che, ani­ma­ta e con­ti­nua­ta poi negli altri luo­ghi di rele­ga­zio­ne, nel­le car­ce­ri, nel­l’e­si­lio e nel­la clan­de­sti­ni­tà in Ita­lia e all’e­ste­ro, coglie­rà i suoi frut­ti più matu­ri nel­la guer­ra di Libe­ra­zio­ne e nel­la ela­bo­ra­zio­ne dei valo­ri fon­dan­ti  del­la nostra demo­cra­zia e del­la nostra Costi­tu­zio­ne.   

Al “Viag­gio del­la Memo­ria” era anche pre­sen­te il Dott. San­dro Casa­no che da anni si occu­pa del­la sto­ria del con­fi­no poli­ti­co a Pan­tel­le­ria che ha dona­to al pre­si­den­te del Cen­tro Stu­di di Usti­ca, Vito Aila­ra, dei docu­men­ti ine­di­ti che pro­ven­go­no dall’archivio di fami­glia, che riguar­da­no il Prof. Fabri­zio Maf­fi, medi­co, con­fi­na­to nel 1926 a Pan­tel­le­ria e poi l’anno suc­ces­si­vo man­da­to al con­fi­no di poli­zia a Usti­ca e una copia del libro sul decen­na­le del­la vite ad albe­rel­lo edi­ta dal Par­co Nazio­na­le di Pantelleria.

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